Roscoe Mitchell ad Along Came Jazz

Roscoe Mitchell

Roscoe Mitchell

Associazione Culturale “Costa della Forma”
Chiostro di Villa D’Este (Tivoli), 28 giugno 2009

Un concerto soltanto, ma di caratura planetaria. Il quartetto è guidato dal sassofonista, flautista e compositore Roscoe Mitchell, mitico componente dell’Art Ensemble of Chicago (il gruppo si esibì a Tivoli una trentina di anni fa), appartenente al seminale “giro” dell’AACM, associazione cooperativistica nata nel ‘65 nella “città del vento” per promuovere gli artisti afroamericani. Tra i padri fondatori dell’AACM spiccano Muhal Richard Abrams, Anthony Braxton e Leo Smith.
Il lessico dei jazzisti d’avanguardia chicagoani si distingue dalle proposte dei coevi colleghi newyorchesi, pur condividendone rabbia e orizzonti politico/culturali. Si accentuano i riferimenti a Madre Africa (fin dai costumi). Le reminiscenze tribali non cozzano con gli influssi della scuola accademica europea, dando forma a prototipici sincretismi: si intersecano parentesi colte e complesse “addizioni metriche” africano/occidentali, vecchia polifonia neworleansiana e frenetico be bop, umori soul/blues/gospel e free radicale.
Il gruppo di Roscoe Mitchell aggiorna l’innovativo “manifesto” partorito dall’AACM quasi mezzo secolo fa.
Nella 15a edizione di Along Came Jazz ricordiamo Billie Holiday (Lady Day), Lester Young (Pres), Sidney Bechet e Charles Mingus: i primi tre scomparsi nel ‘59, l’ultimo nel ‘79.
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Coleman e Rava aprono “Luglio Suona Bene”

Ornette Coleman

Ornette Coleman

Il 25 giugno alla Cavea dell’Auditorium

Un doppio concerto da antologia della storia della musica inaugurerà giovedì 25 giugno alla Cavea dell’Auditorium Parco della musica di Roma la stagione Luglio Suona Bene 2009. Due veterani del jazz set internazionale con una differenza anagrafica di nove anni (70 Rava, 79 Coleman) si esibiranno con le loro formazioni di grandissimo livello.
Ad aprire la serata sarà il creatore del free jazz, lo stile che ha ispirato gli esordi del più giovane – si fa per dire – compagno di serata. Mai stile musicale è stato così strettamente legato ad un singolo musicista e ad una sua opera in particolare. Era il 1960 quando Ornette Coleman registrò “Free Jazz” che sarebbe presto diventato il manifesto per eccellenza della “liberazione” totale del jazz. Liberazione che non era soltanto musicale ma anche, e soprattutto, politica. Nella musica di Ornette Coleman i ruoli complementari di solista e accompagnamento non hanno più ragione di esistere. Armolodia: così ha definito questo approccio improvvisativo il suo creatore, senza mai riuscire (pur provandoci più volte) a definire a parole il suo significato, pur mettendone efficacemente in pratica il senso. La stessa parola, fondendo etimologicamente i due concetti di armonia e melodia, annulla anche grammaticalmente la distanza che separa la dimensione orizzontale della musica da quella verticale, fondendole insieme per eliminare qualsiasi tipo di gerarchia formale e compositiva. Come è stato autorevolmente affermato, quella operata da Coleman è una “permanent revolution”, una rivoluzione permanente che mai diventerà parte del mainstream.

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“Tutti quanti voglion fare jazz!”

Tre giornate musicali nella Provincia di Roma nei Comuni di Manziana, Monterotondo e Nemi
con concerti per piccoli e grandi, installazioni sonore e laboratori

Tre giornate dedicate alla musica, all’educazione ed all’infanzia organizzate dalla Scuola Popolare di Musica di Testaccio si svolgeranno il 28 giugno, 5 e 19 luglio rispettivamente a Manziana, Nemi e Monterotondo..
“La Scuola Popolare di Musica di Testaccio – dichiara l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma Cecilia D’Elia – è un intreccio, unico nel suo genere, tra vita e musica. Encomiabile la capacità della Scuola di coniugare la partecipazione, il divertimento e la diffusione della cultura musicale. Con questa iniziativa il suo grande patrimonio di esperienza viene diffuso e irradiato nel territorio provinciale. Tutti quanti voglion fare jazz allude alla musica come linguaggio universale e lo dice a chiare lettere, tutti vogliono e possono farla”.

Le giornate prevedono allestimenti di giochi musicali, installazioni sonore, percorsi didattici per bambini e adulti, spazi per la musica d’insieme. Un’occasione per stimolare e sperimentare la propria creatività.
Parte del materiale sonoro attingerà alla tradizione jazzistica (con particolare riferimento ai classici di Walt Disney utilizzati da grandi interpreti come Armstrong, Coltrane e altri) fino a brani del repertorio popolare internazionale.

La partecipazione di grandi e piccini a tutte le manifestazioni e ai concerti è libera e gratuita.

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