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120 allievi, il massimo dei posti disponibili, stanno frequentando le aule della Fortezza Medicea. Con una nuova formula sono iniziati i Seminari Estivi della Fondazione Siena Jazz

Mentre le piazze di Siena risuonano dei tanti appuntamenti con i più grandi nomi, nelle aule della Fondazione Siena Jazz si svolge la 39ª Edizione dei Seminari Estivi, che proseguirà fino al prossimo 7 agosto. La Fondazione Siena Jazz dopo attenta riflessione ha deciso di cambiare radicalmente l’impostazione didattica dei propri corsi estivi internazionali, creando un Seminario che sia leader europeo nel settore non solo per strutture e strumentazione, ma anche per qualità e quantità di docenti internazionali, tutti grandi artisti e musicisti di chiara fama.

Molte le novità previste da questi nuovi Seminari che si svolgono con l’utilizzo di docenti metà italiani e metà esteri, con una formula didattica riservata ai musicisti più esperti. Per questo il numero degli allievi è stato praticamente dimezzato rispetto agli anni precedenti, riservando il corso a 120 giovani musicisti già specializzati nel settore. Interessante è annotare che di questi 120, ben 25 provengono dall’estero e non solo dall’Europa, ma anche da paesi dell’Estremo Oriente e dell’America Latina. Grazie al livello raggiunto dalle sue attività, sostenute dalle istituzioni cittadine e soprattutto dalla Fondazione Monte dei Paschi, Siena Jazz si conferma una delle capitali internazionali degli studi di musica afroamericana. La nuova organizzazione dei corsi rappresenta una svolta storica per la Fondazione Siena Jazz con la creazione di veri e propri master intensivi, in linea con il livello mondiale dei recenti Master invernali realizzati nelle aule della Fortezza Medicea. Tutto questo per valorizzare ulteriormente lo scenario della didattica dell’Alta Formazione italiana nel mondo, aderendo alla vocazione d’eccellenza perseguita in questi anni dalla Fondazione Siena Jazz. Molti giovani trovano qui il complemento ideale ai loro studi: la didattica è infatti concentrata sulle Tecniche dell’improvvisazione applicate allo Strumento e sulla Musica d’Insieme, con Analisi delle forme come unica materia teorica presente, arricchita con finalità pratiche subito utilizzabili nelle lezioni di Musica d’Insieme. Dopo aver frequentato, per i primi sei giorni, le lezioni di strumento con due docenti diversi, uno italiano e l’altro estero, e con la stessa formula due lezioni di Musica d’Insieme, ogni allievo passa, nei sei giorni successivi, ad altri docenti, ricevendo nuove informazioni e nuovi stimoli da un numero complessivo di grandi musicisti internazionali veramente impressionante.
Ricordiamo i grandi nomi che in questi giorni si trovano a Siena. Per la tromba Marco Tamburini, Avishai Cohen, Jack Walrath e Eddie Henderson, per il sax Achille Succi, Miguel Zenon, Mauro Negri, Jim Snidero, Pietro Tonolo, George Garzone, Claudio Fasoli e Michael Blake, il pianoforte vede la presenza di Stefano Battaglia, Kenny Werner, Franco D’Andrea e John Taylor, mentre per la chitarra i docenti sono Tomaso Lama, Lionel Loueke, Pietro Condorelli e Steve Cardenas. I docenti di contrabbasso sono Paolino Della Porta, Drew Gress, Ben Allison, Scott Colley, Palle Danielsson, Omer Avital, Piero Leveratto e Giovanni Maier. Per la batteria troviamo Massimo Manzi e Antonio Sanchez, Ettore Fioravanti e Ferenc Nemeth. Stefano Zenni è il docente di Analisi delle forme.

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