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Eddie Gomez

Grandi maestri e giovani talenti all'International Jazz Master di Siena. Tre serate all'Enoteca Italiana per festeggiare i Corsi della Fondazione Siena Jazz

Grandi artisti nella doppia veste di musicisti e di insegnanti, che partecipano ad una intensa quattro giorni dell'In.JaM, l'International Jazz Master in Tecniche dell'Improvvisazione, corso organizzato dalla Fondazione Siena Jazz, che si è aperto mercoledì 13 gennaio nella aule della Fortezza Medicea con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e degli Enti soci fondatori: il Comune di Siena, la Provincia di Siena ed l'Associazione Jazzistica senese.
Giovedì 14 gennaio, alle ore 21,30, ha preso il via il calendario delle esibizioni serali che si svolgono ad ingresso libero all'Enoteca Italiana di Siena. E' il modo per assistere alle grandi performance di veri e propri “mostri sacri” del jazz americano, accanto alle nuove promesse della musica europea ed italiana.

Si è cominciato giovedì con il gruppo capitanato dal grande trombettista Eddie Herderson. Con lui Andrea Catagnoli (sax alto), Francesco Di Giulio (trombone), Giulio Angori (contrabbasso) e Michele Salgarello (batteria).
Poi il gruppo di Achille Succi, con Pasquale Calò (sax tenore), Antonio Loffredo (chitarra), Valerio Silvestro (pianoforte), Piero Spitilli (contrabbasso) e Giuseppe Sardina (batteria). La terza esibizione della serata ha visto come protagonista il gruppo del contrabbassista Pietro Leveratto. Gli altri sono Vittorio Sabelli (clarinetto e sax alto), Francesca Petrolo (trombone), Fausto Ferraiuolo (pianoforte), Federico Carnevali (chitarra) e Dario Mazzucco (batteria).
Altro grande appuntamento quello di venerdì 15 gennaio, sempre alle ore 21,30 all'Enoteca Italiana, dove si esibiscono ben quattro gruppi guidati da altrettante stelle del jazz. La serata è aperta dal gruppo del contrabbassista Eddie Gomez con Flavio Dapiran alla tromba, Federico Lacerna al sax alto, Giacomo Ancillotto alla chitarra, Vincenzo Danise al pianoforte e Ermanno Baron alla batteria. Spazio poi al pianoforte del grande Don Friedman: con lui sul palco Vincenzo Saetta (sax alto), Francesco Fratini (tromba), Cristiano Da Ros (contrabbasso) e Stefano Costanzo (batteria). Grande attenzione anche per il terzo gruppo capitanato dal pianista Aaron Goldberg con “special guest” il sax di Pietro Tonolo. Con loro Mirco Rubegni (tromba), Fiorenzo Bodrato (contrabbasso) e Tommaso Cappellato (batteria). L'ultimo gruppo della serata ha come protagonista il batterista Eric Harland con Federico Pascucci al sax alto, al trombone, Marcello Giannini alla chitarra, Eugenio Corsaro al pianoforte, Andrea Lamacchia al contrabbasso. I concerti si concludono sabato 16 gennaio con il gruppo del batterista Roberto Gatto, con Humberto Amesquita (trombone), Gianpiero Lobello (tromba), Francesco Negro (pianoforte) e Graziano Brufani (contrabbasso). Spazio poi alle performance del chitarrista Kurt Rosenwinkel con Silvio Bernardi al trombone, Antonio Gallucci al sax tenore, Igor Legari al contrabbasso e Simone Tecla alla batteria. Il terzo gruppo è quello guidato dal trombonista Gianluca Petrella. Con lui Stefano Tommaselli (sax alto), Andrea Lagi (tromba), Michele Francesconi (pianoforte), Stefano Cappa (basso) e Lorenzo Capello (batteria).
Le occasioni di questi irripetibili concerti son stati offerti dall'International Jazz Master, che prevede un numero chiuso di allievi, con un massimo di cinque per classe di strumento. Si tratta di un Corso di eccellenza riservato a giovani artisti con esperienza professionale o semiprofessionale di primo ordine. Musicisti selezionati prima con una pre-selezione con presentazione di CD live, poi con un'audizione dal vivo che ne accertasse l'elevata qualità musicale acquisita.
Si tratta di un'assoluta novità per l', con un formato innovativo che permette ai partecipanti di perfezionare ed approfondire ulteriormente le proprie competenze strumentali e la tecnica dell'improvvisazione con lezioni individuali e di gruppo.

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