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24 25 26 FEBBRAIO 2010 – BARI

2 MARZO 2010 – GERUSALEMME

TRE VOLTE DIO è una manifestazione interculturale che sottolinea la coincidenza temporale di tre importanti feste appartenenti alle tre grandi religioni monoteiste del mediterraneo; PURIM EBRAICO (28 febbraio), CENERI CRISTIANE (17 febbraio) E NASCITA DEL PROFETA DELL'ISLAM (26 febbraio). Giunge nel 2010 alla sua quinta edizione. Nell'edizione 2010 TRE VOLTE DIO si articolerà su quattro momenti che si svilupperanno tra Bari e Gerusalemme. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.
MERCOLEDI' 24 FEBBRAIO ore 18,30 alla Feltrinelli di Bari presentazione del libro TRE VOLTE DIO (edizioni La Meridiana), curato da Michele Lobaccaro.

La pubblicazione raccoglie importanti interventi e racconti sul tema del dialogo tra culture e tra religioni con riflessioni di Moni Ovadia, Gabriele Torsello , Massimo Zamboni, Paola Caridi ed altri intellettuali ed artisti,
GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO ore 18.00 nell'Auditorium Vallisa di Bari si svolgerà il tradizionale incontro in occasione della vicinanza temporale delle tre feste sacre: PURIM EBRAICO (28 FEBBRAIO), CENERI CRISTIANE (17 FEBBRAIO) E NASCITA DEL PROFETA DELL'ISLAM (26 FEBBRAIO). Durante la serata saranno raccontate le tre feste sacre e ci sarà un momento musicale affidato al repertorio misto (ebraico-arabo) del TRIO MARGARIT MAKHOUL che viene da Gerusalemme. VENERDÌ 26 FEBBRAIO alle 21,00 presso il Teatro Kursaal di Bari avverrà la proiezione del film/documentario musicale “D'UNE SEULE VOIX”. Descrive la difficile ed emozionante esperienza di convivenza tra 50 musicisti israeliani e 50 palestinesi durante una tournée di tre settimane in Francia. Partecipano alla proiezione Jean Yves Labat De Rossi e Anne Dieumegard. i due produttori del film musicale “D'une seule voix” i quali riceveranno il 2 marzo a Gerusalemme il Premio al Dialogo TRE VOLTE DIO.
MARTEDÌ 2 MARZO ALLE ORE 19.00 a Gerusalemme, nell'antica Torre di David, si svolgerà la consegna del Premio al Dialogo agli autori e la proiezione di “D'une Seule Voix” alla presenza del produttore Jean Yves Labat de Rossi, del regista Xavier de Lauzanne e dei musicisti protagonisti.

Il comune denominatore che muove l'intero evento è il dialogo; tra le persone, i costumi, le culture, la ricchezza che queste esprimono nell'atto di mescolarsi e di creare nuove forme di arte e di comunicazione che tengano conto della diversità, ponendo l'accento sull'eguale dignità, sul rispetto, sull'accoglienza, come valori fondanti di ogni progressione sociale. Un tema quanto mai attuale in una terra, la Puglia, per sua stessa natura meta di sbarchi, clandestini e non, e porta di accesso verso l'oriente mediterraneo. E una necessità sociale di integrare ed assorbire che si estende a tutta la penisola nonostante i guasti di una politica che diversamente l'esclusione e il terrorismo psicologico, accentuando il disagio di chi arriva sulle nostre coste in fuga da guerre e carestie.
TRE VOLTE DIO cerca di offrire chiavi di accesso alla conoscenza dell'altro. La radice comune è il Mediterraneo e queste religioni nel Mediterraneo nascono e si ritrovano nel “grande libro”. Le origini bibliche sono un forte motivo di unione tra cristiani, ebrei e musulmani. Il punto di vista che interessa è quello soprattutto della festa dell'altro. Venendo toccate tematiche antiche e importantissime, attraverso corde che spesso sono molto tese e delicate, il tutto viene fatto accentuando proprio la delicatezza, in un ascolto rispettoso in cui l'altro racconta come festeggia quella particolare ricorrenza, imparando a sviluppare il gusto dell'altro, della diversità. Il piacere di non spaventarsi della differenza, ma di incuriosirsi attraverso un momento forse di più facile accesso come quello festoso.
Ogni edizione di “Tre volte Dio” vede artisti,musicisti, attori e gente semplice dare un contributo di conoscenza attraverso la semplice esposizione di letture, musiche o canti sacri legati alle feste sacre che sono evocate nella specifica occasione, infatti la compresenza di calendario solare (cristiano) e calendario lunare (ebraico e islamico) produce un continuo slittamento della coincidenza temporale delle feste. Nata nel 2005 a Bari per ideazione di Michele Lobaccaro, dei Radiodervish, e iniziativa del Centro Interculturale Città di Bari, TRE VOLTE DIO ha conosciuto da subito un grande apprezzamento di pubblico e critica. Dal secondo anno TRE VOLTE DIO è diventato anche “Premio al Dialogo”, cosa che ha permesso di pervenire ad un respiro internazionale invitando lo scrittore libanese Hafez Haidar, il fotoreporter internazionale Gabriele Torsello, e l'operatore culturale israeliano Eli Grunfeld fondatore dell'Orchestra Araba di Nazareth. TRE VOLTE DIO è sviluppato con il contributo dell'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, Assessorato alle Culture, Religioni Marketing territoriali del Comune di Bari, Primavera Dei diritti e alla progettazione del Centro Interculturale Città di Bari. D'UNE SEULE VOIX –SCHEDA FILM
Jean-Yves Labat de Rossi, produttore di musica classica e tradizionale, vecchi rocker e hippie negli anni settanta, nel 2004 organizza un concerto a Gerusalemme di artisti israeliani, ebrei israeliani, e arabi palestinesi. L'entusiasmo di quella sera e la convinzione di poter ripetere ed anzi ampliare questa iniziativa lo spinge, due anni dopo, ad organizzare un tour di questi musicisti in tutta la Francia e si reca a Gerusalemme e Gaza per attuare il progetto. Così mette insieme una serie di realtà musicali come l'Oratorio Chamber Choir, L' Musicale Palestinese, il gruppo israeliano Ashira, il coro di voci bianche di Taibeh accompagnati dal coro Efroni, l'artista pop Eti Castro e il cantante hip-hop Sameh Zakout. Tutti quanti si trovano sulle strade della Francia per quattordici concerti. Il film è un viaggio dietro le quinte di questa straordinaria esperienza umana e professionale in un momento in cui il conflitto israelo-palestinese è in una chiara situazione di stallo. La bellezza di un evento unico ed un'esperienza di forte impatto, attraverso la complicità tra la musica e le tensioni identitarie, le difficili relazioni umane giorno per giorno,

RALI MARGALIT – BIO
La violoncellista e compositrice Rali Margalit, tesse la trama del suo lavoro artistico passando attraverso le proprie esperienze di vita e l'ambiente presso cui è cresciuta; nata in un kibbutz mediorientale, una pletora di culture, musiche e tradizioni locali, si appassiona alla musica classica ed è una virtuosa del violoncello.
Rali Margalit si diploma nel 1989 presso l'Accademia musicale “Rubin” di Gerusalemme, ma la curiosità e l'apertura mentale, la portano a sperimentare quasi ogni genere musicale. Rali sia in Israele e all'estero ha diviso il palco con i migliori esponenti della musica persiana, curda, zingara, araba, flamenco , klezmer e ladina.
Ha composto e suonato con la formazione di flamenco “Compàs” e con il gruppo dance Ranana Raz, inoltre è fondatrice dell'ensemble Jebalyo insieme alla cantante Ilana Elya.
Rali ha suonato come ospite d'onore con l'ensemble East-West e con il gruppo di Busta Avraham. Nel 2005 Rali dà alle stampe il Cd dal titolo “5 works”; la produzione è recepita in maniera entusiasta dai musicisti e dai ballerini sia in Israele che all'estero. Il Cd è diventato anche uno show dal titolo “5 works and more”, suonato da un ensemble di 5 elementi.
Al momento Rali si occupa principalmente delle sue produzioni, e lavora contemporaneamente a più progetti, tra cui “Castelli tra la sabbia” una performance live basata sulle sue musiche, il progetto “the Gossip and Meanness Project” – letteralmente “del pettegolezzo e della meschinità” – basato su testi scritti dalla stessa Rali, e il progetto “Oy” in collaborazione con la giovane e già affermata coreografa Renana Raz. Tra gli altri progetti Rali ha curato le musiche per la versione teatrale “the Dybbuk”, che lei stessa esegue sul palco accompagnata da un contrabassista e da alcune sequenze preregistrate. Nel marzo 2009 Rali Margalit suona come solista alcune delle sue composizioni insieme alla Raanana symphoniette orchestra.
Rali suona il violoncello ed un nuovo (ed unico) strumento chiamato Cell-uh (violoncelluh) appositamente creato per lei.Il Cell-hu è uno speciale strumento musicale costruito appositamente per Rali Margalit dal liutaio Peter Biffin. Il Cell-uh, ha una membrana a cono all'interno del corpo dello stesso, e sette corde che corrono sotto le quattro corde classiche di un violoncello. Questa combinazione fa in modo che lo strumento abbia una risonanza molto particolare, unita ad un suono unico ed inimitabile.

SAMEER MAKHOUL – BIO
È l'insieme della ricchezza culturale e ritmica, della musica e della poesia che combinate assieme, danno voce al virtuoso compositore, performer e cantante Sameer Makhoul (violino, voce e oud).
Una musica originale ispirata dalla tradizione musicale araba, dall'antica poesia turca, e dalla musica andalusa.
Un suono caratteristico, antico e moderno allo stesso tempo, un vernacolo musicale che fiorisce come le primavere del villaggio natio di Sameer.
Sameer Makhoul nasce a Peki'in in Galilea, un villaggio rinomato per i suoi poeti. Proviene da una famiglia di poeti e musicisti le cui radici sono profondamente radicate nel villaggio di provenienza e che lo hanno profondamente influenzato. Compositore, musicista e cantante, si diploma presso l'Accademia di musica di Gerusalemme, studiando con il maestro di oud Taiseer Elias.
Sameer suona sia come solista che con l'Orchestra andalusa Muwashahat e molti altri ensemble. Dà alle stampe il primo cd nel 2004 intitolato FOOTPRINTS, lavoro che riceve importanti riconoscimenti ed apprezzamento dal pubblico appassionato di world music in generale, e di musica araba in particolare.

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