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Stanley Cowell

Domenica 14 marzo 2010 ore 11.00

“Aperitivo in Concerto” conclude la stagione 2009-2010 e si accomiata dal suo pubblico – domenica 14 marzo, ore 11, Teatro Manzoni – con un grande concerto, dedicato alla più sofisticata e appassionante musica improvvisata. Dopo lunga assenza, torna a Milano un artista geniale dall'ispirazione sopraffina, testimone del periodo più creativo del post-bop: Stanley Cowell.

Figura preminente nel panorama pianistico degli anni '70, Cowell ha avuto rare apparizioni in Italia, nonostante un'attività, discografica e concertistica, cospicua. Eppure siamo di fronte ad un vero gigante del jazz. Dotato di una profonda preparazione accademica (che vanta anche un periodo di studi al Mozarteum di Salisburgo), questo eccezionale e compositore nasce da una famiglia di musicisti che lo mette ben presto in contatto con il mondo del jazz.Collabora con Yusef Lateef, Roland Kirk, Marion Brown e poi, dopo il suo arrivo a New York, con Miles Davis, Max Roach (1968-70), Bobby Hutcherson, Stan Getz, Thad Jones e Mel Lewis. Quindi comincia il suo lungo sodalizio con il trombettista Charles Tolliver e l'avventura della leggendaria etichetta discografica Strata East, di cui è il vero fondatore e direttore artistico. La sua musica diventa sempre più personale, basata su un peculiare connubio tra eleganza di e di forma e un'atmosfera generale più ribollente di umori e spunti diversi, dal bop al free. Si esibisce con Donald Byrd, Clifford Jordan, Sonny Rollins, ma anche Art Pepper (1978-1980) e J.J.Johnson (anni successivi). Da questo momento però tutta la sua arte si concentrerà nel solo e nel trio (incisioni per etichette europee e giapponesi).
Cowell è nato nel 1941 e la sua maturità rappresenta uno dei vertici del pianismo jazzistico moderno. Tecnicamente brillantissimo, è in grado di suonare nello spirito di Art Tatum come in quello del bop più avanzato. Il suo stile procede per fitte densità sonore, alla maniera di McCoy Tyner, svelando un'energia e un impatto rari, e tuttavia sempre tenuti sotto controllo, a tutto vantaggio di un disegno compositivo di estrema raffinatezza.
Accompagnano il pianista due fra i più acclamati protagonisti dell'improvvisazione contemporanea: il contrabbassista Tarus Mateen (strumentista eccellente, ha collaborato, fra gli altri, con artisti quali Outkast, Stephon Harris, Greg Osby, Terence Blanchard, Betty Carter, Art Blakey, Eddie Harris, Marc Cary, George Benson, Branford Marsalis, Kenny Barron) e l'eccezionale batterista Nasheet Waits (che il pubblico di “Aperitivo in Concerto” ricorda al Teatro Manzoni già al fianco di Andrew Hill e di Miroslav Vitous), strumentista fra i più importanti della sua generazione e che vanta collaborazioni con Dave Douglas, Freddie Hersch, Eddie Gomez, Luis Perdomo, Andrew Hill, Jason Moran, Orrin Evans, Ron Carter, Joe Lovano e molti altri ancora.

Domenica 14 marzo 2010 ore 11.00

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