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Danilo Rea

Cagliari, Teatro Massimo, 8 – 29 maggio 2010

Enrico Rava, Danilo Rea, Roberto Gatto, Stefano di Battista, Fabrizio Bosso, la Kocani Orkestar: sono alcuni tra i protagonisti di “Forma e Poesia nel Jazz”, immancabile appuntamento di primavera organizzato a Cagliari dall’associazione culturale Shannara. Dall’8 al 29 maggio la rassegna celebra la sua tredicesima edizione: dieci serate con nomi di spicco della scena jazzistica nazionale, non senza la giusta attenzione verso quella locale, per un programma come sempre all’insegna della qualità. Un programma allestito con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato al Turismo), della Provincia di Cagliari (Presidenza della Giunta), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione Banco di Sardegna.

Tra le novità di quest’anno, la location: sarà infatti il Teatro Massimo a ospitare i concerti, sia nella sala grande (740 posti) che nel ridotto (190), come anche le attività collaterali, nel foyer, e i dopoconcerto, nella terrazza.

Quasi in ossequio allo spazio che la ospita, la rassegna apre i battenti sabato 8 maggio proprio con un evento di impianto teatrale: “Dissipatio H. G.” (Humani Generis) di Guido Morselli, nell’adattamento drammaturgico diretto e interpretato da Guido De Monticelli: una produzione del Teatro Stabile della Sardegna con le musiche in scena di Carlo Galante eseguite da un ensemble di musicisti isolani: Attilio Motzo al violino, Giada Vettori al violoncello e Simone Floris al clarinetto basso. Monologo fluviale, disperato, irridente, con sprazzi di furioso umorismo, ma anche di tenerezza, e come toccato, sul finale, dal segno di un’ascesi, “Dissipatio H. G.” è l’ultimo romanzo di Guido Morselli, concluso il quale l’autore porrà fine alla sua vita (1974), suggellando così, nella realtà, ciò che era andato fantasticando nel libro.

Il primo concerto vero e proprio è in programma la sera dopo (domenica 9): protagonista Filomena Campus, cantante (premio “Maria Carta” nel 2009) e regista sarda ma da tempo trapiantata nel Regno Unito, dove è attiva sulla scena del jazz e dell’improvvisazione. A Cagliari con Steve Lodder al piano, Dudley Phillips al contrabbasso e Winston Clifford alla batteria, presenta il progetto Theatralia che ha fondato sette anni fa: un collettivo con cui ha arrangiato e diretto “Misterioso”, la storia e la vita di Thelonious Monk raccontate da Stefano Benni.

Altri suoni e atmosfere, martedì 11, spingono per una sera “Forma e Poesia nel Jazz” da Cagliari nella vicina Quartu Sant’Elena: all’F.B.I. Club tengono banco gli Alti e Bassi, quintetto vocale a cappella in arrivo da Milano. Attivi dal 1994, Andrea Thomas Gambetti, Alberto Schirò, Paolo Bellodi, Diego Saltarella, Filippo Tuccimei proporranno il repertorio del loro quinto album, “Io ho in mente te”, interamente dedicato alla musica italiana e ai suoi protagonisti. Cinque voci, niente strumenti, per rileggere Mina, Modugno, Battisti, Caterina Caselli, il Quartetto Cetra, Bruno Martino, Gino Paoli, L’Equipe 84 e grandi classici della canzone nostrana come “Nessuno mi può giudicare”, “Vorrei che fosse amore”, “Il cielo in una stanza”, “Estate”, “Nel blu dipinto di blu” e tanti altri.

Si resta nello stesso ambito di riferimento, la sera dopo (mercoledì 12), con un omaggio a un grande cantautore, Fabrizio De André, ma stavolta in chiave strumentale: di nuovo al Teatro Massimo, la rassegna ospita il quintetto intestato al sassofonista Stefano Di Battista e al trombettista Fabrizio Bosso, due dei jazzisti italiani più apprezzati a livello internazionale, affiancati da Roberto Tarenzi al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria.

Come sempre attenta alle novità e ai talenti emergenti, il 14 maggio “Forma e Poesia nel Jazz” chiama sul palco del Ridotto del Teatro Massimo il trio di Remo Anzovino. Classe 1976, il pianista e compositore friulano (di Pordenone) si è imposto tra le nuove rivelazioni della musica strumentale con due album, “Dispari” (2006) e “Tabù” (2008), apprezzati dalla critica e dal pubblico. Attivo sin da giovanissimo nella musica per il cinema, il teatro e la pubblicità, arriverà a Cagliari (con Marco Anzovino alle chitarre e Gianni Fassetta alla fisarmonica) fresco reduce dall’uscita del suo terzo disco, “Igloo”.

“Una band che scherza molto seriamente”: si presenta così L’armeria dei briganti, formazione attiva dal 2006 tra la Sardegna e l’Emilia-Romagna, di scena a Cagliari sabato 15 maggio con la sua miscela sonora che ingloba musica francese contemporanea di matrice zingara, jazz europeo anni Trenta, classici del “jazz manouche”, ma anche brani di musica classica, canzoni della tradizione popolare, musiche per videogiochi, sigle TV. Il tutto condito con la giusta dose di ironia.

Martedì 18 “Forma e Poesia nel Jazz” vara una produzione ad hoc: l’incontro tra la musica balcanica della Kocani Orkestar, la popolarissima fanfara macedone, e il cagliaritano Romeo Scaccia, pianista e compositore eclettico, capace di spaziare dalla musica “colta” al pop, dal barocco al contemporaneo, al jazz.

Il 22 maggio riflettori puntati su una formazione davvero storica, il Trio di Roma. Una storia, quella di Danilo Rea (pianoforte), Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Roberto Gatto (batteria), lunga trent’anni: anzi, “33”, come recita il titolo dell’album più recente di questi autentici protagonisti della scena jazzistica nazionale. Scena su cui spicca da almeno quattro decenni il nome di Enrico Rava, probabilmente il musicista jazz italiano più conosciuto al mondo, con oltre cento dischi al suo attivo (una trentina dei quali da leader) e un bagaglio di esperienze vasto e prestigioso. A Cagliari, giovedì 27, il trombettista torinese presenta “Gershwin & more”, un progetto dedicato al grande compositore di americano, in compagnia del PM Jazz Lab, organico stabile del Parco della Musica di Roma, in cui militano alcuni tra i più interessanti jazzisti nostrani: Francesco Fratini (tromba), Mauro Ottolini (trombone, tuba), Daniele Tittarelli (sax alto e soprano), Marcello Giannini (chitarra), Giovanni Guidi (pianoforte), Stefano Senni (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria) e Dan Kinzelman (sax tenore, arrangiamenti), americano trapiantato da un paio d’anni in Umbria.

Doppio set, infine, per l’ultima serata al Teatro Massimo, venerdì 28 maggio. Si comincia alle 19 con “Silent Movie”, una produzione che ha debuttato lo scorso settembre al festival “Creuza de Ma’” di Carloforte dedicato alla musica per il cinema. Si tratta della sonorizzazione dal vivo di due film corti di Buster Keaton, “One Week” (del 1920) e “The High Sign” (1921): ad accompagnare le immagini in bianco e nero, la “soundtrack” sull’istante de I comparetti di Paddeu, ovvero l’attore e musicista Pierfrancesco Loche (voce ed effetti sonori) con Danilo Cherni (tastiere) e Maurizio Rizzuto (percussioni), due musicisti già apprezzati (tra l’altro) accanto a Sabina Guzzanti negli spettacoli “Reperto Raiot” e “Vilipendio”.

Secondo set, alle 21, con il Gianrico Manca Visions Quintet, un altro progetto voluto fortemente dall’associazione Shannara per incentivare i musicisti jazz sardi. Accanto al batterista ci saranno Francesco Lento (tromba), Massimo Carboni (sax), Mariano Tedde (pianoforte) e Alessandro “Cinzio” Atzori (contrabbasso) per affrontare un repertorio totalmente originale in cui si riflettono le diverse passioni musicali di Gianrico Manca: da Charlie Parker a John Coltrane, da James Brown e Stevie Wonder a Nick Drake e ai Radiohead, da Duke Ellington ad Archie Shepp, a Wayne Shorter.

Ma la musica non finisce qui. Tutte le sere, dopo i concerti, la terrazza del Teatro Massimo ospita incontri musicali e reading in compagnia di gruppi e artisti locali: il trio di Lucia Fodde (l’8 maggio), Giuseppe Boy (il 9), il Silvia Piras trio (il 12), Dj set (il 14 e il 27), l’attore Elio Turno Arthemalle (il 15 e il 28), il trio di Roberto Bernardini (il 18), Cristina Racca e Tore Spano (il 22).

Tra le altre iniziative collaterali, da segnalare “Jazzerellendo: note e matite in città”, un laboratorio ludico-creativo per bambini curato da Giorgia Atzeni, illustratrice e animatrice che da anni opera nel settore della letteratura per ragazzi: venerdì 14 maggio e sabato 15, dalle 17 alle 18:30. E ancora, sempre al Teatro Massimo, il fotografo cagliaritano Roberto Aymerich espone una mostra di suoi scatti sul jazz in Sardegna.

E di jazz nell’isola dei nuraghi si parlerà anche nell’ultimo appuntamento in calendario, sabato 29 maggio (ore 20) alla Galleria d’arte Paola Frau, con la presentazione del libro di Claudio Loi “Sardinia Jazz”.

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