Ai nastri di partenza la prima edizione dell’Empoli Jazz Festival

William Parker

William Parker

L’Associazione Empoli Jazz compie un anno di attività e festeggia il suo primo compleanno con la I Edizione di “Empoli Jazz Festival 1-10 Novembre 2010” proponendo con un evento inaugurale d’eccezione, sempre con la direzione artistica di Filippo d’Urzo.

Lunedì 1 novembre alle 21.15 presso l’Auditorium Palazzo di Pretorio in Piazza Farinata degli Uberti ad Empoli si terrà il concerto del William PARKER trio, composto da Daniele MALVISI al sassofono, Alessandro GIACHERO al pianoforte e William PARKER al contrabbasso.

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TRAMJAZZ dal 5 novembre al 17 dicembre 2010 a ROMA

Bill Smith

Bill Smith

Da venerdi 5 novembre,Tramjazz, un’iniziativa curata da Nunzia Fiorini e Anna Maria Sciannimanico, per Brecce per l’arte contemporanea, in collaborazione con ATAC. Una serata di spettacolo composita che offre insieme un concerto jazz, una cena, e un tour notturno nel centro di Roma, a bordo di un tram storico, restaurato e risistemato come ristorante e sala da concerto viaggiante. Tutto parte dalla consapevolezza che la musica non ha luoghi deputati, ma che può essere creata e ascoltata in forma ogni volta diversa, navigando in una realtà che continuamente si sposta, inseguendo il proprio dio nomade e segreto e consacrando oggi al culto quello che ieri era territorio profano.

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Storie di Jazz nella città dell’uomo

Open World Jazz Festival 9° edizione

Open World Jazz Festival 9° edizione

11,12,13,18 novembre 2010
Open World Jazz Festival 9° edizione

Cinquantenario della morte di Adriano Olivetti – Settimana Della Cultura D’impresa

“Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi fini semplicemente nell’indice dei profitti? O vi è, al di là del ritmo apparente, qualcosa di più affascinante, una trama ideale, una destinazione, una vocazione anche nella vita di una fabbrica?” Adriano Olivetti

Perché questo titolo? Perché questo riferimento storico per questo territorio in una manifestazione musicale, di jazz, di musica, danza, fotografia, letteratura…

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“Il sound atipico del jazz” – La dolcezza del violoncello

Paolo Damiani

Paolo Damiani

Mercoledì 20 ottobre alla Casa del Jazz terza guida all’ ascolto della serie “Il sound atipico del jazz” di Gerlando Gatto e pubblico numerosissimo, avvinto dal vero e proprio concerto live di Paolo Damiani , che ha mostrato quanto versatile possa essere il violoncello nel Jazz: un viaggio anche inusuale e denso di sorprese sonore.

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La freddezza caliente del Latin Jazz Italocubano

Horacio El Negro Hernandez

Horacio El Negro Hernandez

Horacio El Negro Hernandez “Italuba” alla Casa del Jazz, martedì 19 ottobre

“Italuba” e’ il nuovo progetto di Horacio “El negro” Hernandez, che prima di diventare una star in America a lungo ha soggiornato qui in Italia.  Dunque il nuovo lavoro e’ un omaggio alla collaborazione tra Italia e Cuba, ed infatti i componenti del quartetto sono tre cubani residenti a Torino: Amik Guerra  alla tromba, Ivan Bridón al pianoforte ed alle tastiere e Luis Manresa al basso.

Fare la cronaca di questo concerto e’ semplice.  Immaginate volumi altissimi, batteria potenziata e ultra amplificata (un microfono fissato su ogni singolo elemento dello strumento),  pianoforte ( per forza di cose)  suonato nell’ unico modo possibile per essere percepito: percussivo a due mani che picchiano disperatamente sulla tastiera simulando suggestive sincopi e controtempi afrocubani; tromba impedita a qualsiasi dinamica espressiva e costretta per lo piu’ a fraseggi frenetici spesso sconfinanti nel barrito; basso elettrico anche quello percussivo (ad alto tasso di “slap”) e ad altissimo volume.

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Charlie Haden Quartet West. La grandezza discreta del jazz

Charlie Haden - Foto di Daniela Crevena

Charlie Haden - Foto di Daniela Crevena

Milano 31 ottobre 2010 Teatro Manzoni “Aperitivo in concerto”

Dopo un’ apertura anche troppo inscritta nel “mainstream” Charlie Haden ed i suoi musicisti sono entrati nel vivo di un jazz tutt’ altro che prevedibile: tradizionale ma non scontato.  Ed è in fondo ciò che ci si aspettava,  perché Charlie Haden ha la caratteristica di suonare il suo contrabbasso estrapolandone non tanto azzardate e trasgressive digressioni melodico ritmiche mai ascoltate prima,  ma un’ espressività che convenzionale non è affatto, persino nel piu’ “scolastico” dei “walkin’ bass”.  I fraseggi, il timbro, le dinamiche,  per il loro sorgere da una base che appare soprattutto emozionale, rendono il contrabbasso di Haden riconoscibile tra mille.

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