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CITTASLOW in FESTIVAL

FABRIZIO BOSSO,tromba

ROSARIO BONACCORSO,contrabbasso

Nuovo appuntamento sabato 26 febbraio,per Cittaslow in festival,sempre presso il ristorante Al San Francesco di  Orvieto; la Cittaslow ospite è Castelnuovi Né Monti (Re), chef: Giancarlo Casoni. In programma il Bobo duo,ovvero Fabrizio Bosso alla tromba e Rosario Bonaccorso al contrabbasso,un'anteprima assoluta.

Fabrizio Bosso è reduce dal Festival di Sanremo,dove ha accompagnato Raphael Gualazzi,vincitore della sezione giovani. Un muovo progetto per questi due grandi musicisti. Fabrizio Bosso ha iniziato a suonare la tromba a 5 anni. A 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Coltivando di continuo gli interessi per la musica di estrazione colta si è accostato al jazz. Un richiamo forte, suadente, a cui il torinese non ha saputo reagire. Tecnicamente impeccabile, ciò che più colpisce di Fabrizio è la creazione di una grafia personale, in cui il colore e la dinamica del suono non sono mai scontati, il senso dello swing è spinto agli eccessi, la tensione creativa è costante anche nell'interpretazione di standard. Oltre ad aver svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman, è stato ultimamente reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale del nuovo album della Liberation Music Orchestra. Nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz, e negli anni collabora stabilmente nei gruppi di Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino ed Enrico Pieranunzi. Fonda, assieme a Scannapieco, gli High Five, suona in duo con Rossano Sportiello in un omaggio ad Armstrong, in trio con D'Andrea e Petrella, nel suo quartetto – con Mannutza, Bulgarelli e Tucci – che presto entrerà in studio di registrazione, ed incide diversi progetti come leader e co-leader. Fortunata anche la collaborazione al fianco di artisti confinanti con l'estetica jazz come Sergio Cammariere e Nicola Conte.

Rosario Bonaccorso nasce l´8 Dicembre 1957 a Riposto, cittadina di mare alle pendici dell'Etna, il magico vulcano che sembra aver trasmesso al musicista siciliano la stessa esplosiva e trascinante energia.

Nel 1960 la famiglia Bonaccorso si trasferisce ad Imperia, dove Rosario risiederà fino a quando il suo talento non lo porterà a viaggiare per tutta l'Italia e successivamente per il mondo intero.

A diciassette anni il contrabbasso non fa ancora parte della sua vita, ma il palco lo vede già protagonista: suona infatti il basso elettrico e canta in una  propria Band  brani dei Genesis e dei Led Zeppelin nonchè un repertorio originale che gli fa meritare  la vittoria del prestigioso    premio nazionale per gruppi emergenti: il Monzino d'Oro

Soltanto a vent'anni scocca la scintilla per il contrabbasso. Sono i virtuosismi di Eddie Gomez,  e di Scott la Faro , eccezionali contrabbassisi del trio di Bill Evans, a stregarlo ed ispirarlo. Inizia cosi' a studiare come autodidatta, conseguendo in breve tempo due borse di studio e facendo esperienza con apprezzate band locali. Ma il disco che in gioventu' gli apre la strada al suono del jazz è un classico di Miles Davis: “My Funny Valentine”,  dove scopre Ron Carter, che per anni sarà un suo riferimento. Dopo questo incontro comincia ad interessarsi ed a conoscere gli stili dei bassisti come , Oscar Pettiford, Paul Chambers, Ray Brown, Charlie Haden,   e tutti quelli che hanno tracciato l'evoluzione del linguaggio contemporaneo. Successivamente la maturità musicale lo porterà a sviluppare il proprio  stile personale, reinventando così il messaggio della tradizione dei grandi bassisti della musica afroamericana, che  Bonaccorso rivisita con contemporaneità, freschezza e personalità.

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