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Virginio Simonelli

Virginio Simonelli

All’antica rivalità dei ragazzi si è ora sostituita quella, insopportabile, dei “professori”

La rivincita di due ragazzi talentuosi, Virginio Simonelli per il canto e Denny Lodi per il ballo: questo, in estrema sintesi, l’esito della decima edizione di “Amici” il fortunato programma di Canale 5, giunto al traguardo domenica a tarda sera e, come promesso, eccoci qui a parlarne.

Per uno di quegli strani paradossi che non raramente si verificano nella vita, questa è stata allo stesso tempo la migliore… e la peggiore edizione del decennio. Cominciamo, quindi, dalle positività che riguardano innanzitutto la scelta di instaurare due classifiche, una per il canto e una per il ballo. In quest’ambito veritiere anche le classifiche finali: una tantum hanno vinto due ragazzi indubbiamente di talento e che hanno la possibilità di fare una buona carriera. Inoltre, cosa tutt’altro che trascurabile, hanno entrambi dimostrato una grande forza di carattere, sapendo reagire a periodi non proprio rosei. Così Virginio, dopo una partecipazione senza risultati al Festival di Sanremo del 2006, ha ricominciato da zero rimettendosi in gioco in un talent show; dal canto suo Denny, dopo aver studiato alla Scala, aveva deciso di lasciare la danza… salvo, per fortuna, pentirsene all’ultimo ed entrare ad “Amici”.

La finalissima, per loro, non è stata certo una passeggiata. Dotato di una bella vocalità coniugata con una grande sensibilità interpretativa (il suo canto spesso emoziona), Virginio ha dovuto fare i conti, fino all’ultimo, con Annalisa Scarrone dotata di una voce strepitosa capace di affrontare senza molte difficoltà qualsivoglia brano; peccato che abbia ancora bisogno di affinare le capacità interpretative ma questo potrà avvenire con il tempo e con la guida oculata di buoni produttori.

Amici 10, finalisti

Amici 10, finalisti

Tra i ballerini la vittoria di Denny premia, come si accennava, un ballerino di ottimo talento e di forte personalità… anche se, personalmente, preferivamo Giulia Pauselli una ragazza che presenta una serie di caratteristiche non indifferenti: è brava, è bella, è simpatica, è versatile… ma soprattutto ha carisma, quella dote indefinita per cui affascina lo spettatore che non sta più tanto a controllare (vedi Celentano) se i passi sono fatti alla perfezione ma si lascia rapire dall’incanto del personaggio. Un gradino più giù, Vito Conversano su cui ci soffermeremo in seguito.

L’altra nota positiva riguarda sempre i concorrenti: proseguendo nella tendenza già manifestata lo scorso anno, la conflittualità tra i ragazzi è molto scemata a tutto vantaggio del programma.

E purtroppo le note positive si fermano qui. Quelle negative sono davvero numerose. Le puntate sono risultate spesso troppo lunghe, la formula delle votazioni è apparsa ingarbugliata, complessa, inefficace se è vero, come è vero, che ci siam dovuti sorbire fino alla penultima puntata Francesca (una ragazza acerba, dal carattere insopportabile che cantava male e sproloquiava peggio) mentre, nel corso della stessa puntata, veniva eliminata la ballerina Debora il cui ingresso nella finalissima non avrebbe scandalizzato alcuno.

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Ma a proposito di “scandali”, quello che non si sopporta ulteriormente è il contrasto fra i cosiddetti professori che quest’anno ha raggiunto vertici davvero degni di miglior causa. Si sono creati dualismi che vanno risolti per il bene della trasmissione… e la pazienza dei telespettatori: ci si intende riferire ai continui battibecchi tra la Celentano e Cannito, e tra Rudi Zerbi e Luca Jurman. A questo punto credo che la De Filippi debba fare una scelta. Se è convinta che la polemica spinta al massimo faccia bene al programma allora lasci tutti al loro posto. In realtà , vedendo “Amici”, facevamo una fatica del diavolo a non cambiare canale quando parlava la Celentano: sembra sia l’unica depositaria della verità sulla danza, quel che dice lei è legge e gli altri nella migliore delle ipotesi sono ignoranti. Discutibile poi, per usare un eufemismo, il modo di trattare i ragazzi: quando punta uno non lo molla sino alla fine con dei giudizi talmente sprezzanti da intaccare la fiducia di personaggi ben più forti di giovani alle prime armi. Quest’anno il ballerino meno apprezzato dalla Celentano era Vito che alla fine è sbottato in malo modo passando quasi dalla parte del torto. Ma a questo punto sempre Maria De Filippi si dovrebbe chiedere fino a che punto è giusto, nell’ambito di una scuola, far perdere ad un giovane (che di sicuro ha talento altrimenti non sarebbe stato ammesso) quelle poche certezze che possiede. Ecco, credo che questo sia un fatto davvero non trascurabile.

E veniamo a Zerbi che evidentemente ce l’aveva con Jurman perché l’uscita di quest’ultimo è coincisa con uno suo più pacato atteggiamento. Tuttavia, nel periodo di accesa rivalità con Jurman, Zerbi ha inanellato alcune perle di cui alcune assai preziose. Una volta, con la delicatezza di un elefante, ha paragonato il canto di Antonella alla sirena di una macchina salvo poi arrampicarsi sugli specchi quando Jurman l’indomani ha fatto risentire la voce di Antonella accanto a quella di Elisa ed era difficilissimo distinguere tra le due; nella puntata del 5 febbraio Annalisa ha fornito forse la sua migliore prestazione cantando in modo superbo un brano di Joni Mitchell, “She’s the one”, e Zerbi glielo aveva sconsigliato; infine, evidenziando grande lungimiranza, aveva predetto a Virginio che non sarebbe entrato in finale e poi sapete come è andata a finire.

Quindi, tornando a bomba, se la De Filippi preferisce mantenere alto il livello di adrenalina allora si tenga tutti i prof di quest’anno; se invece ritiene – come da più parti si ritiene – che il livello sia già troppo elevato, allora scelga ed elimini qualcuno. Seguendo quale criterio? Francamente non faccio il produttore televisivo e quindi non lo so; comunque se si dovesse seguire la tanto decantata (e poco seguita) meritocrazia basta leggere i curricula pubblicati sullo stesso sito della trasmissione per non avere dubbi.

Accadrà qualcosa del genere? Lo spero anche perché dei cambi importanti sono stati effettuati: per esempio quest’anno mancava l’eccellente coreografo Steve La Chance e non certo per sua volontà… per cui attendo fiducioso.

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