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Dal 21 al 27 marzo si incontrano tre prestigiose istituzioni jazzistiche del mondo

Dopo Panama e Boston, arrivano in città i rappresentati della rete internazionale di scambi creata dal “Berklee Global Jazz Institute”, dal Dipartimento di Jazz del Conservatorio di Parigi e dalla Fondazione Siena Jazz. Due delle istituzioni didattiche dell'Alta formazione fra le più prestigiose nel panorama jazzistico mondiale: il “Berklee Global Jazz Institute” (nuovo Dipartimento di Jazz della Berklee) e il Dipartimento di Jazz del Conservatorio superiore di Parigi, saranno a Siena dal 21 al 27 marzo, per il terzo meeting di alta formazione sulla musica jazz, organizzato dalla Fondazione Siena Jazz.

L'International Jazz Meeting di Siena è il terzo degli appuntamenti organizzati dalle tre istituzioni, dopo Panama e Boston nel 2010. Le tre istituzioni fanno, infatti, parte della Rete Internazionale, nata dalla volontà di creare una partnership per favorire interscambi internazionali altamente selettivi fra i propri migliori allievi.

Per l'evento, Siena Jazz ha selezionato tra i suoi studenti del Corso biennale “InJaM – Internationale Jazz Master in Tecniche dell'improvvisazione”: Luigi Di Nunzio, sax alto; Giovanni Benvenuti, sax tenore; Francesco Diodati, chitarra; Alessandro Lanzoni, pianoforte; Gabriele Evangelista, ; Enrico Morello, batteria. Ad essi si aggiunge un secondo gruppo di studenti formato da Leonardo Rizzi, chitarra; Federico Lacerna, sax alto; Matteo Calabrese, basso elettrico e Giuseppe Sardina, batteria.

Gli studenti saranno impegnati insieme agli allievi delle altre due istituzioni, in una settimana di full immersion fra lezioni, laboratori ed esercitazioni. Uno stage che favorirà la nascita di rapporti di collaborazione non solo dal punto di vista musicale, ma anche culturale e sociale, promuovendo l'integrazione fra culture diverse. Un momento formativo di altissimo livello fra due grandi istituzioni universitarie internazionali e la Fondazione Siena jazz, ancora una volta legittimata e riconosciuta come istituzione d'eccellenza da centri universitari che l'eccellenza la praticano da anni.

«Ancora una volta Siena e l' dimostrano di saper competere con le migliori istituzioni musicali del settore. Una credibilità e un prestigio internazionale che fa sempre bene riuscire a dimostrare in questi tempi così difficili per la nostra nazione» ha detto il presidente di Siena Jazz Franco Caroni. Da questo meeting – e grazie alla fondamentale collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Siena, socio fondatore insieme alla Provincia, della Fondazione Siena Jazz – nascerà una produzione del concerto finale, che avrà luogo, sabato 26 marzo, al Teatro dei Rinnovati e sarà dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia. «Non è un caso che Francia e Stati Uniti d'America con le loro rivoluzioni e l'Italia con il suo Risorgimento si incontrino a Siena, per lavorare insieme su una musica che, si è liberata dalla schiavitù e ha diffuso nel mondo il linguaggio dell'improvvisazione come forma di espressione collegiale realizzando, una specie di democrazia musicale» ha dichiarato Franco Caroni. Il progetto prevede anche la registrazione “live” dell'incontro e del concerto, da cui sarà ricavato un Compact Disc a testimonianza dell'esperienza di confronto fra le istituzioni musicali d'eccellenza di Boston, Parigi e Siena.

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