GABRIELE COEN e DANIELE TITTARELLI

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Gabriele Coen (Foto Roberto Panucci)

Gabriele Coen (Foto Roberto Panucci)

VENERDI 25 MARZO
KLEZMER PROJECT

SABATO 26 MARZO
KEEP IT MOVIN'

Nuovi appuntamenti,con due talenti emergenti del jazz italiano,GABRIELE COEN e DANIELE TITTARELLI,entrambi sassofonisti,venerdi 25 e sabato 26 marzo, per Tramjazz, un'iniziativa curata da Nunzia Fiorini e Anna Maria Sciannimanico, per Brecce per l'arte contemporanea, in collaborazione con ATAC. Una serata di spettacolo composita che offre insieme un concerto jazz, una cena, e un tour notturno nel centro di Roma, a bordo di un tram storico, restaurato e risistemato come ristorante e sala da concerto viaggiante.

Venerdì 25 marzo,KLEZMER PROJECT con GABRIELE COEN, sax, clarinetto, LUTTE BERG ,,MARCO LODDO,contrabbasso. Un viaggio musicale in cui si reinterpreta in chiave jazzistica il repertorio popolare ebraico attraverso composizioni originali,brani klezmer e sefarditi. Sassofonista, clarinettista, compositore, Gabriele Coen si dedica da oltre dodici anni all'incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea, svolgendo un'intensa attività a livello nazionale e internazionale. E' fondatore dei KlezRoym – la più nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – con cui ha inciso cinque dischi per l'etichetta CNI (Klezroym – 1998, Scenì – 2000, Yankele nel ghetto – 2002, Klezroym – 2003, Venticinqueaprile (2007)). Come compositore nonché interprete ha realizzato sigle televisive (Rai Educational) commenti musicali (Geo&Geo, Raitre), Musiche per documentari (La grande Storia, Raitre) e per balletti (Patino, Fuciarelli), numerose collaborazioni teatrali (Mincer, Celestini, Scaparro, Natoli). Ha composto insieme ai Klezroym le musiche per il film di Emanuele Crialese “ Once we were strangers” e “ A gennaio “ di Luca Calvanelli; insieme a Mario Rivera quelle per “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, con Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea e Ennio Fantastichini. Sempre nel 2007 ha realizzato, ancora con Mario Rivera, le musiche per lo spettacolo teatrale “Satyricon” di Renato Giordano, con Giorgio Albertazzi e Michele Placido. Del 2009 è la colonna sonora per “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2009), di Isotta Toso. Sempre nel 2009 ha scritto insieme ad Isotta Toso il libro “Musica errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish”, per Stampa Alternativa. Ha creato “Jewish Experience” una delle formazioni più tipiche del jazz contemporaneo come volano di un viaggio musicale in cui si reinterpreta in chiave jazzistica il repertorio popolare ebraico, attraverso composizioni originali, brani klezmer e sefarditi (ebraico-spagnoli).Il gruppo ha inciso, come “Atlante Sonoro” nel 2004 il primo cd intitolato “Duende”(CNI-RAITRADE) accolto con grandissimo favore dal pubblico e dalla critica specializzata e nel 2006 il loro secondo cd “Alhambra” (CNI-RAITRADE). A gennaio 2009 è uscito il primo disco come Gabriele Coen “Jewish Experience”, intitolato “Golem”, Gabriele Coen “Jewish Experience” è la prima band italiana prodotta da John Zorn per la Tzadik, la prestigiosa etichetta discografica newyorchese in cui sono presenti artisti del calibro di Marc Ribot, Frank London, David Krakauer, Uri Caine, ma anche Steve Lacy, Lou Reed e Laurie Anderson.Il disco AWAKENING uscito alla fine di agosto 2010 ha riscosso un grandissimo successo.
Sabato 26 marzo è la volta di DANIELE TITTARELLI con KEEP IT MOVIN',insieme a MARCO ACQUARELLI, chitarra, PARIDE FURZI contrabbasso, FABIO SASSO, batteria. “Frequenta la musica dei centri sociali, conosce il bebop, ma guarda al futuro: è fuori dalle mischie, dalla normalità”. Roberto Gatto conosce bene Daniele Tittarelli. Daniele è un giovane leone di Garbatella, celebre quartiere popolare della capitale, cresciuto assorbendo una quantità infinita di gradazioni musicali: dal reggae alla techno, dalla musica black al jazz. Musicista giovane ma enciclopedico, vanta una carriera accademica fragorosa (diplomi in solfeggio, pianoforte complementare, armonia, storia della musica, sassofono), collaborazioni con l'orchestra giovanile romana diretta da Bruno Tommaso, l'orchestra dell'ISMEZ diretta da Paolo Damiani, con Mario Raja, avventure in progetti di musica africana, e nel gruppo tecno-pop I.H.C. col quale incide un disco. “Jungle Trane” (2002), inciso per la Wide, lo vede alla testa di un quartetto in un disco che trascolora dal post hardbop a riferimenti comprendenti il Brasile: ottima tecnica e qualità compositive squisite. Ha inoltre inciso con i Dynamic Four (Stefano Micarelli alla chitarra, Pietro Lussu all'organo elettrofonico e Armando Sciommeri alla batteria), lavorando a lungo su repertori di matrice soul jazz. Tittarelli è presente in numerose altre registrazioni, tra cui “Dances” della M.J. Urkestra di Roberto Spadoni, “Suspended” di Pino Iodice, “Logorhythms” di John Arnold, “Don't Stop Your Mind” di Gianluca Renzi, vanta esperienze nei Six Sax e nel Di Gennaro Quartet. Si esibisce in trio, quartetto, ma si trova perfettamente a proprio agio anche nelle formazioni estese come la Parco della Orchestra diretta da Maurizio Giammarco.Suona anche con Enrico Rava nella PMJO jazz Lab.

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