Martedì 19 aprile 2011 – ore 20,45

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Piero Salvatori

Piero Salvatori

Arriva al teatro Quirino di Roma, in prima nazionale, il nuovo concerto multimediale ideato, composto ed interpretato da Piero Salvatori. Il violoncellista e pianista interprete di uno stile unico che potremmo definire sinteticamente New Classic, sarà il 19 aprile p.v. il protagonista di una performance dedicata agli stati d'animo. Accompagnato da un trio formato da Valerio Baggio al pianoforte e consolle elettronica, Daniele Petrosillo al e Ivan Ciccarelli alle percussioni, con la speciale partecipazione dei primi ballerini solisti dell'Arena di Verona, Ghislaine Valeriani e Luca Condello, Salvatori propone le atmosfere sonore tratte dal suo recente album discografico dal titolo Images.

Un album ricco di molte suggestioni visive, sensoriali ed emotive, con lontani echi di Eric Satie, Morricone, Debussy; una colonna sonora ideale per un film mai girato dalle immagini di luoghi ed atmosfere perdute, ricordi incantevoli, memorie evanescenti e, in prima linea, un collage di nostalgie, emozioni e sentimenti. La vena melodica di Piero Salvatori arricchita dal contributo dei musicisti – nell'album la significativa partecipazione di Paolo Fresu, Mauro Beggio e Sergio Cossu – rispecchia la personalità evocativa del suo autore,  già affermato musicista a fianco dei Maestri Celso Valli, Roberto Pregadio, Renato Serio, Pippo Caruso, Peppe Vessicchio, Beppe D'Onghia, Fio Zanotti e Adriano Pennino ed ispirato esecutore dello strumento nelle produzioni artistiche di Renato Zero, Lucio Dalla, Riccardo Cocciante, Adriano Celentano, Paola Turci, Ron, Mango, Gigi D'Alessio, Sergio Cammariere, Loredana Berté, Marina Rei, Gianluca Grignani, Samuele Bersani, Franco Califano, Morgan, Giammaria Testa, . Già solista per il M°Don Marco Frisina in Rai e per Gino Paoli nei suoi tour, Salvatori mette a fuoco la sua esperienza musicale più matura nel jazz, a fianco di eccellenze interpretative quali Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Gabriele Mirabassi, Daniele Di Bonaventura, Maria Pia De Vito, Uri Caine. Ma è nella trasversalità ed integrazione fra le varie arti, che l'opera musicale del violoncellista trova il suo apice, collaborando in teatro alla sonorizzazione poetica dal vivo di reading e linguaggi artistici differenziati.

Questo spettacolo è dunque la prova più ambiziosa del suo eclettismo interpretativo e della sua creatività musicale resa attraverso un personale processo di intimizzazione degli stati d'animo: una prova coraggiosamente affrontata con l'interscambiabilità tra i suoi due strumenti, il pianoforte, col quale compone (la mente), e il violoncello, col quale interpreta (il cuore). Come lui stesso afferma: “Ho sempre parlato del pianoforte e mai del mio violoncello. Lui è così dentro me che a volte faccio fatica a vederlo. La mia musica nasce sui tasti bianchi e neri ma si colora poi con la voce della sua anima.”

 

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