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NEKO (foto Claudio Casanova)

NEKO (foto Claudio Casanova)

Venerdi 29 aprile ore 22 FRANCESCO DIODATI NEKO – Purple Bra

Francesco Diodati, chitarra
Francesco Bigoni, sax tenore
Francesco Ponticelli, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria

Neko unisce la freschezza melodica e timbrica alla libertà formale per dar forma a canzoni ricercate ma orecchiabili. Una ricerca espressiva in cui il jazz è solo il punto di partenza.Il repertorio, oltre a composizioni originali, comprende rivisitazioni di brani di Jeff e Tim Buckley, Ornette Coleman, Thelonius Monk.

L’album d’esordio, intitolato “Purple Bra”, è prodotto da Auand Records, una delle più importanti etichette indipendenti italiane.
Il gruppo è formato da alcuni tra i più promettenti musicisti della scena italiana: Francesco Bigoni (sax tenore), Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (contrabbasso), Ermanno Baron (batteria), tutti vantano collaborazioni con musicisti del calibro di Enrico Rava, Gianluca Petrella, Fabrizio Sferra, Ettore Fioravanti, Flavio Boltro e Ada Montellanico tra gli altri.

L’album d’esordio dei Neko è “Purple Bra”, edito da “Auand Records”, 2010

RAJ (foto Marco D’Amico)


sabato 30 aprile ore 22 RAJ TRIO + GIOVANNI FALZONE  Raj

Antonio Jasevoli – chitarra, live electron ics

Marcello Allulli – sassofono tenore

Michele Rabbia – batteria

Special guest Giovanni Falzone – tromba

Il desiderio di libertà, la ricerca spasmodica dell’altrove, il sogno dell’autenticità nei sentimenti più intimi, musica selvaggia e sempre inaudita. Esplora trasversalmente dimensioni assolute, ma non richiede per forza adesione totale, soltanto la capacità di riconoscere la molteplicità della musica.

Improvvisazione senza vincoli, soltanto la coscienza storica e musicale espansa che crea un momento di massima aspirazione per i tre musicisti che si frequentano, anche in differenti ambiti, da molti anni.
Dotati di caratteristiche forti e allo stesso tempo molto divergenti, i musicisti si incontrano in un terreno comune, nel quale le peculiarità personali si intrecciano grazie al comune utilizzo dell’elettronica, elemento fondante di questo progetto.

Il risultato è una musica che schiva definizioni, scivola tra il suono ed il silenzio, tra il jazz probabile e quello possibile, rimanendo fermamente legata ad una logica ben precisa: sviscerare sonorità filtrate da fusione sovversiva e perfezione tecnica.

Il linguaggio, le strutture paradigmatiche, gli incastri intertestuali in bella evidenza; la revisione del senso stesso dell’opera alla luce di una continua corsa culturale.

Musica obliqua che convince appieno e che riesce a far convivere un approccio moderno, dettato dalle regole poco convenzionali con cui si approccia l’elettronica, con il rispetto per la storia.

Di recente pubblicazione il primo cd: RAJ, edito da “Parco della Musica Records”, 2010.

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