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Ritorna venerdì 20 maggio all'Auditorium Parco della Musica la PMJL – Parco della Musica Jazz Lab – il collettivo di giovani talenti del jazz italiano capitanato da Enrico Rava, l'ensemble più recente prodotto dalla Fondazione Musica Per Roma. La PMJL presenterà, in prima assoluta, “We want Michael – Enrico Rava plays michael jackson” un nuovo progetto ispirato a colui che viene considerato il re assoluto del pop e che con le sue canzoni e la sua arte ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e dello spettacolo.
Ma ecco come Rava racconta la genesi di questo nuovo progetto:
“Tutto è cominciato- dichiara il trombettista – una sera di inizio estate dolce e tiepida come solo Roma sa regalare. Era il 25 giugno 2009, nella Cavea dell'Auditorium. Prima di noi uno stupendo concerto di Ornette Coleman. Quando siamo saliti sul palco ci è bastato abbandonarci alla magìa che Ornette aveva lasciato. E' stato uno dei nostri concerti più belli. Più tardi, mentre esausti ma felici camminavamo verso i camerini e il pubblico continuava ad applaudire, qualcuno ci ha detto che poco prima era morto Michael Jackson.
Fino a quel momento avevo avuto rapporti molto marginali con la sua musica e del personaggio conoscevo solo le stranezze e le maldicenze da gossip. Nei giorni seguenti radio e televisione trasmettevano di continuo video e brani del King of Pop. Poi di colpo la sua musica ha cominciato ad attrarmi in modo irresistibile. Forse a darmi il colpo di grazia è stato il riff contagioso di Smooth Criminal, sta di fatto che da un certo momento in poi Michael Jackson ha invaso la mia vita. Lunghi viaggi in macchina che avrebbero potuto essere d'una noia mortale si sono trasformati in entusiasmanti sedute d'ascolto. Insieme a mia moglie Lidia ci siamo procurati tutti i suoi dischi e tutti i video che siamo riusciti a trovare. Mi sono reso conto di aver ignorato per anni uno dei grandi protagonisti della musica e della danza del 900. La visione del film This is it, che documenta le prove di quello straordinario spettacolo che la sua morte ha impedito di realizzare, mi ha colpito profondamente. Vedere questo Peter Pan cinquantenne, così fragile e vulnerabile, trasformarsi in palcoscenico in un dominatore benevolo ma assoluto, in controllo del più piccolo particolare, da una luce troppo debole a una nota di basso non abbastanza enfatizzata, dal passo imperfetto di un ballerino a una pausa musicale troppo breve. Un artista completo, assoluto, perfezionista. Un genio. Mi sono anche reso conto che i suoi dischi più recenti, da History a Invincible , se sono forse i meno gettonati, sono probabilmente tra i più interessanti. La meravigliosa call and response di Stranger in Moscow o l'emozionante melodia di Speachless. E il capolavoro assoluto: Little Susie. E per finire la versione appassionata della sua canzone preferita: Smile, di Charlie Chaplin.
A questo punto ho sentito la necessità di immergermi nella sua musica mettendoci qualcosa di mio. Ho trovato in Mauro Ottolini il complice ideale per lavorare sugli arrangiamenti. La Band non poteva che essere il PM Jazz Lab. Il luogo: l'Auditorium di Roma , dove tutto è nato . ENRICO RAVA”.
Enrico Rava – tromba
Mauro Ottolini – trombone e arrangiamenti
Andrea Tofanelli – tromba
Giancarlo Ciminelli – tromba
Daniele Tittarelli – sax alto
Dan Kinzelman – sax tenore
Franz Bazzani – tastiere
Giovanni Guidi – pianoforte
Dario Deidda – basso elettrico
Zeno De Rossi – batteria
Ernesto Lopez Maturel – percussioni
In scaletta:
Thriller
Blood on the dance floor
Another part of me
History
Little Susie
Privacy
Smile (Charlie Chaplin)
Smooth Criminal
Speachless
Stranger in Moscow
They don't really care
Whatever happens