Siltaclassics sc001

Tempo di lettura stimato: 1 minuto

Marilena Paradisi with Michiko Hirayama – "Prelude for voice and silence"

Marilena Paradisi with Hirayama – "Prelude for voice and silence"

Ci sono cd che vanno ascoltati spogliandosi completamente dello scibile accumulato fino a quel momento, poiche' sarebbe dannosa l' istintiva e rassicurante tendenza a compiere raffronti per inquadrare in un genere o in un altro quel tipo di musica.  A parte che non vi si riuscirebbe, oltretutto si snaturerebbe completamente la natura per cosi' dire “anarchica” del lavoro che l' ha voluto sviluppare.  E' il caso di questo difficile, inusuale eppure affascinante cd, “Prelude for voice and silence”, in cui Marilena Paradisi, insieme all' artista giapponese Michiko Hirayama, intraprende un viaggio interiore, molto personale eppure archetipico e in qualche maniera universale attraverso le infinite possibilita' della voce umana.

Marilena Paradisi e' una cantante da sempre in cerca di sperimentazioni espressive nuove: appare dunque “naturale” l' incontro con un' artista come la Hirayama, stabilmente in Italia dagli anni 60, raffinata interprete di musica contemporanea, dalla vocalita' originalissima e di raro eclettismo e che parla di cultura giapponese ma anche di enorme ricerca nell' ambito della musica colta europea: numerose sono le sue collaborazioni nell' ambito della  musica d' avanguardia.

Per comprendere e godere veramente di questo dipanarsi di suoni morbidi, duri, graffianti, carezzevoli, acuti, gravi, cinguettanti o ruggenti, lunghi, brevi, staccati, colloquiali, disperati, placidi, interiori, acuti, sordi, lamentosi o ilari e via all' infinito occorre imperativamente dimenticarsi il pentagramma, le tonalita', i modi, la divisione in tempi, gli accenti della musica colta europea ma anche la musica etnica o la world music.  Bisogna semplicemente fidarsi e ascoltare, rilassandosi, e abbandonando ogni legame intellettualistico.  Poiche' questa e' certamente musica “colta” contemporanea, ma la Paradisi oltrepassa la linea di confine della “cultura” propriamente detta andando alla ricerca di una espressivita' pura, senza sovrastrutture, semplicemente esplorando con l' improvvisazione e l' interplay con un' altra voce prodigiosa, quella della Hirayama, le potenzialita' naturali, animali, emotive, e anche cerebrali della voce.

Le due artiste duettano in maniera totalmente istintiva, si ascoltano molto, danno luogo a dialoghi surreali, onirici, divertiti o emozionati.  Chi ascolta avra' il privilegio, se sara' stato capace di lasciarsi completamente andare, di avventurarsi in un mondo fino a quel momento sconosciuto, di dare vita ad immagini e di provare anche sensazioni, dalla piu' dolce alla piu' aspra, dalla piu' calda alla piu' inquietante.  E' jazz? E' musica contemporanea? Non si sa.  Ma non si era detto di abbattere ogni categoria a noi nota? E' questo il bello e l' interessante di questo lavoro inaspettato e tutto da esplorare, insieme a due artiste che certamente non si sono volute accontentare del noto, ma hanno preferito avventurarsi in un affascinante ignoto.

Articoli scelti per te:

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

Commenti

commenti

Shares