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Incredibile ma vero: la Rai ha deciso di mandare in onda, nello stesso periodo, due programmi dedicati ad una musica che non  sia di semplice intrattenimento; così su RaiTre sta andando in onda “Sostiene Bollani” e su RaiDue “Delitti Rock”. Lunedì è andata in onda la seconda puntata di quest'ultimo programma e devo dire che le cose sono sostanzialmente migliorate rispetto alla prima. Innanzitutto per l'argomento scelto. Questa volta si parlava delle vite incrociate di Elvis Presley e di Michael Jackson. E bene hanno fatto gli autori ad insistere sulle consonanze tra i due personaggi, due grandi artisti che, però, fragili dal punto di vista esistenziale, non hanno retto il peso di una certa vita rifugiandosi spesso nei farmaci.

Di qui il mistero, questo sì tutto da scoprire, che ancora oggi circonda la morte dei due grandi artisti venuti meno in giovane età. In effetti se la vicenda di Presley può oramai considerarsi archiviata senza che si sia raggiunta una plausibile verità, per Jackson le cose stanno in maniera ben diversa tanto che proprio in questi giorni è iniziato il processo a carico del dott. Conrad Munray che ha avuto in cura Jackson negli ultimi anni. E' c'è da scommetterci che ne vedremo delle belle! Su questo canovaccio, è stato costruito un racconto ben equilibrato, esauriente, corredato da importanti testimonianze e filmati e “recitato”, sempre con un pizzico di enfasi in più, da Massimo Ghini.

Anche dal punto di vista musicale un bel salto in avanti: sempre pochi i filmati ma in compenso la performance live è stata affidata al duo Musica Nuda – vale a dire Petra Magoni voce e Ferruccio Spinetti contrabbasso – che, invece di eseguire pedissequamente brani di Presley o di Jackson,  ha magnificamente stravolto due brani.

E veniamo a “Sostiene Bollani”.

Evidentemente i dirigenti di “Mamma Rai”, ed in particolare quelli di RaiTre, hanno deciso che se in televisione si parla di jazz, l'unico musicista deputato a farlo è Stefano Bollani. Così dopo le tutt'altro che irresistibili puntate di “Dottor Djembé” domenica 18 settembre è partito, sempre su RaiTre in seconda serata, un nuovo programma dal titolo “Sostiene Bollani” condotto dall'eccellente pianista.

Il programma andrà avanti fino al 23 ottobre per un totale di sei puntate.

Abbiamo volutamente atteso la seconda puntata prima di parlarne per verificare che tipo di indirizzo la trasmissione volesse prendere e adesso le cose appaiono piuttosto chiare. Innanzitutto c'è un abisso tra “Dottor Djembé” e “Sostiene Bollani”  nel senso che questa volta il tutto si tiene in maniera organica. Si sceglie un argomento – domenica era l'incipit – e Bollani si profonde in una serie di spiegazioni e divagazioni  condite dalle solite gag in un mix di serio e faceto che tuttavia non sempre convince appieno. Accanto a lui, nella veste di stralunata apprendista, Caterina Guzzanti ultima arrivata della ben nota famiglia. In siffatto contesto si inserisce la musica con interpretazioni dello stesso Bollani domenica coadiuvato dal solo bassista Jesper Bodilsen mentre mancava il batterista Morten Lund (musicisti che costituiscono il celebrato “Danish trio”) e gli interventi degli ospiti che sia l'altra volta sia domenica scorsa sembrano essere stati scelti con il criterio di accontentare allo stesso tempo il pubblico “pop” e quello jazz: Irene Grandi e Gabriele Mirabassi la prima puntata, Beppe Servillo e il duo Petra Magoni – Ferruccio Spinetti il 25.

Scopo del programma –come si accennava – è divulgare la conoscenza musicale con un approccio piano, in cui pop, jazz, “classica” si mescolano in nome della Musica con la M maiuscola. Importante, quindi, il ruolo del “presentatore” che, tra l'altro, si trova ad agire  in diretta con un pubblico vero, non composto, cioè, da innocui figuranti. A questo proposito Bollani ha le idee chiare: “Mi ispiro indegnamente – ha dichiarato a Leonard Bernstein e a Dudley Moore… ma penso anche a Lelio Luttazzi e a Enrico Simonetti, due ottimi musicisti, due signori della tv che sapevano fondere con eleganza intrattenimento e buona musica”.

E come dargli torto? Il fatto è che proprio nel coniugare intrattenimento e buona musica il programma mostra qualche crepa nel senso che, a nostro avviso, la parte dedicata al parlato sovrasta di troppo quella squisitamente musicale. Bollani spiega e spiega e spiega e va tutto bene (anche perché non dice sciocchezze) ma forse parla un tantino troppo cosicché il programma perde un po' di tensione, che viene immediatamente riacquisita quando entra in gioco la Musica “suonata”. Ecco allora che il programma vola alto grazie  allo stesso Bollani e alla bravura degli ospiti che in  quest'ultima puntata sono apparsi davvero bravi: straordinario, in particolare, il già citato duo costituito dalla vocalist Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti mentre Beppe Servillo ha riaffermato quelle doti di raffinato interprete-dicitore che ben conoscevamo. Quanto a Bollani gradiremmo che parlasse di meno e suonasse di più dal momento che quando decide di esprimersi in musica i livelli raggiunti sono sempre altissimi come dimostra anche il recentissimo cd ECM, registrato live a Orvieto nel2010, incui il pianista toscano suona assieme a Chick Corea.

Un'ultima considerazione: va bene che, come già detto, in “Sostiene Bollani” si parla tanto ma non vi sembra che sei autori siano un po' troppi?

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