Il Festival all'Auditorium di Roma dal 5 al 16 ottobre

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Dopo il Festival del Tango dello scorso anno, torna all'Auditorium del Parco della Musica di Roma il “Festival Flamenco” la cui quarta edizione è stata presentata alla stampa mercoledì 21 settembre. In programma dal 5 al 16 ottobre con la direzione artistica di Juan Angel Vela del Campo, la manifestazione rappresenta un vero e proprio evento musicale data la presenza di straordinari artisti… a cominciare da Paco De Lucia che ieri è stato l'applaudito protagonista dell'anteprima.

Ma il Festival di quest'anno si caratterizza anche per l'incontro con il jazz,connubio certo non inedito ma certo sempre stimolante ed interessante. Così, proprio in apertura, il 5 e 6 ottobre una stella del flamenco e della danza contemporanea, Israel Galván, presenta, in prima italiana, lo spettacolo “La Curva”, vincitore di numerosi premi internazionali, una creazione originale del ballerino e coreografo con le musiche composte ed eseguite dal vivo al pianoforte da Sylvie Courvoisier, l'eccellente pianista svizzera che, grazie anche ai dischi ECM,  viene oggi considerata una delle migliori interpreti della “musica improvvisata”. Quasi a pendant con l'apertura, la rassegna avrà quest'anno un'importante appendice, in quanto l'8 novembre si esibiranno Dave Holland & Pepe Habichuela Flamenco Quintet che apriranno così il Roma Jazz Festival 2011. Il jazzista e lo specialista della chitarra flamenco si sono conosciuti attraverso un impresario spagnolo nel 2008; nel 2009, attrattati dai rispettivi stili, tentarono di suonare assieme… il risultato fu talmente positivo che adesso effettuano la loro prima tournée europea.

Tra queste due date molte serate di grande interesse; così nel presentare la manifestazione, l'Amministratore delegato della Fondazione, Carlo Fuortes ha sottolineato come sin  dalla prima edizione si sia “ritenuto che il Flamenco avesse la dignità per entrare nelle nostre sale non come musica folkloristica ma come tradizione importante che si è saputa rinnovare coinvolgendo i migliori artisti della scena spagnola”. Dal canto suo il direttore artistico, Juan Angel Vela del Campo, ha evidenziato l'idea portante del Festival, vale a dire il dialogo tra la grande tradizione del flamenco e il cammino nuovo che il flamenco sta percorrendo oggi nel mondo. Di qui la presenza di veri e propri miti come Carmen Linares e artisti d'avanguardia come Israel Galvan, o il pianista Dorantes.

Anche questa volta, come nelle precedenti edizioni, il Festival si divide in tre categorie essenziali: el cante (el cante jondo, canto tradizionale flamenco), el toque (la musica strumentale accompagnata dal ritmo di mani e piedi) e el baile (la danza). Per ognuna di queste sezioni avremo l'opportunità di ascoltare il meglio che questa cultura possa oggi offrire.

Dopo la già citata apertura, il 7 ottobre sarà la volta della musica strumentale (toque) con Vicente Amigo, uno dei più grandi chitarristi di flamenco viventi che si è esibito nei più importanti palcoscenici del mondo e che ha condiviso il palco nell'arco della sua carriera con leggende come – ritorna ancora il jazz -John Mc Laughlin, Stanley Jordan, Al Di Meola… e molti altri; in programma  “Paseo de Gracia” un lavoro che trova nella purezza della linea melodica uno dei suoi punti di forza.

Spazio a parole e musica l'8 e il 9 ottobre, con un seminario in due incontri  Il Sistema musicale del Flamenco e Comprendere il Flamenco dedicato agli stili dell' gitano-andalusa. Ad illustrare i segreti delle varie forme musicali del flamenco il musicologo e pedagogo di fama mondiale Faustino Núñez

Il 9 ottobre verrà presentato “Las idas y las vueltas: músicas mestizas. La música barroca colonial en diálogo con el Flamenco”, uno spettacolo dedicato al dialogo tra la musica barocca e il flamenco diretto da Fahmi Alqhai con il grande cantante Arcángel e l'ensemble Accademia del Piacere. In programma canzoni e danze del XVII e XVIII secolo diffusesi in Spagna e in America nell'era del colonialismo che ha visto il flamenco incrociarsi e contaminarsi con la musica barocca. E  questo concerto rappresenta forse il  momento più alto ed esplicativo  dell'attitudine del flamenco ad intersecarsi e dialogare con le altre musiche, a conferma di come sia stata giusta l'idea degli organizzatori di trovare proprio in queste connessioni il “filo rosso” dell'intera rassegna.

L'11 e il 12 ottobre torna, dopo il grande successo riscosso in Cavea con l'anteprima della prima edizione del festival nel 2005, Eva Yerbabuena, ballerina e coreografa di spicco nella scena del flamenco.

Il 13 ottobre ritorna per la terza volta una delle cantanti di flamenco più emozionanti, Carmen Linares con lo spettacolo “Ensayo Flamenco 2012” in cui canta i poeti spagnoli Federico García Lorca, Miguel Hernández, J.R Jiménez, J.A Valente, R.Alberti, Ortiz Nuevo accompagnata da un quartetto di musicisti e con momenti magici di danza.

Il 14 e 15 ottobre per la prima volta al festival Flamenco la ballerina e coreografa Rafaela Carrasco con lo spettacolo Vamos al Tiroteo, vincitore alla XV edizione della Biennale di Flamenco di due premi per la migliore coreografia.

Il 16 ottobre gran finale con David Peña Dorantes, che ha saputo introdurre il pianoforte come strumento solista del flamenco,  ridefinendone armonie e forme sì da essere definito il “musicista flamenco del ventunesimo secolo”.

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