Peccato che suonino in contemporanea

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Enrico Pieranunzi

Enrico Pieranunzi

Se sei un amante della buona musica e abiti a Roma il dono dell'ubiquità sarebbe spesso assai opportuno. E' il caso di lunedì 17 ottobre quando all'Auditorium Parco della Musica di Roma, rispettivamente nella Sala Santa Cecilia e nel Teatro Studio saranno contemporaneamente presenti il quartetto di Wayne Shorter eEnrico Pieranunziin piano-solo.

Wayne Shorter si ripresenta al pubblico romano con il suo celebrato quartetto completato da Danilo Perez al pianoforte, alla batteria e John Patitucci al contrabbasso. Abbiamo avuto la fortuna di assistere all'ultima esibizione romana e ne siamo rimasti incantanti per come il sassofonista riesce a plasmare la materia musicale, per come riesce ad inserire i suoi assolo nell'ambito di una tessitura complessa e di non facile lettura, per come – ad onta degli anni che passano – la sua musica sia sempre fresca, attuale pur al di là di qualsivoglia moda o corrente musicale.

Questa volta si tratta di una anteprima del Roma Jazz Festival che avrà inizio l'8 novembre per chiudersi a fine  mese e non c'è dubbio che se il buongiorno si vede dal mattino , questa edizione del Festival dovrebbe essere superlativa.

Tornando a Shorter, l'eccezionalità del suo quartetto è per altro documentata dalle uscite discografiche vale a dire “Footprints live!” del 2002, “Alegria” dell'anno successivo, vincitore del Grammy Award come migliore disco strumentale jazz del 2004 e “Beyond the sound barrier” del 2005.

Come accennavamo in apertura, contemporaneamente in Sala Petrassi si esibirà Enrico Pieranunzi, definitivamente affermatosi come uno dei migliori pianisti che calchino le scene internazionali. A supportare questo tipo di valutazione sono disponibili i due ultimi album registrati dal pianista romano e dedicati rispettivamente a Domenico l'uno e a Bach, Händel e ancora Scarlatti l'altro.

Nel concerto di lunedì questo repertorio sarà ampluiato attraverso l'esecuzione di alcune gemme pianistiche di Luciano Berio, Franco Donatoni, Aldo Clementi ed Ennio Morricone, che in modo esplicito o implicito sono in relazione con la musica dei tre giganti del Barocco. Anche le musiche “contemporanee”  in programma saranno oggetto di quel “composing by improvising”  che negli ultimi anni è  divenuta un'originale  peculiarità del pianista italiano.

L'album “1685”(data di nascita dei tre citati compositori Bach, Händel e Scarlatti)   è stato presentato prossimamente a Parigi (Theatre du Chatelet, 12 ottobre) e “sarà” a New York (Merkin Hall,  Kaufman Center) il 15 novembre.

Programma
G. F. Händel
Capriccio in FA magg. HWV 481 Improhandel 481 (Pieranunzi)
J.S. Bach
Chorale BWV 122/b Improbach 122 (Pieranunzi)
D. Scarlatti
Sonata K 183 K183 (Pieranunzi)
J. S. Bach
Preludio in FA# min. BWV 859 Improbach 859 (Pieranunzi)
G. F. Händel
Sarabanda in MI min. HWV 438 Improhandel 438 (Pieranunzi)
J.S. Bach
Sinfonia in SOL min. BWV 797 Improbach 797 (Pieranunzi)
Luciano Berio
Wasserklavier (1965)
Erdenklavier (1969)
Franco Donatoni
3 Francoise Variationen (1983)
Aldo Clementi
B.A.C.H (1973)
Ennio Morricone
Quarto Studio (1983/1989)

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