Da lunedì 7 novembre il nuovo ciclo delle Guide all'ascolto

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Renzo Ruggieri

Renzo Ruggieri

Cari amici, una bella sorpresa… o almeno spero sia tale anche per voi. Da lunedì 7 novembre ritorno alla Casa del Jazz per una nuova serie di “guida all'ascolto”: se avrete la pazienza di seguirmi, per cinque lunedì fino al 5 dicembre, sempre alle 19 e sempre ad ingresso gratuito, ci terremo compagnia parlando di jazz e opera lirica. Chi segue questi miei appuntamenti, oramai sa che scopo principale di queste chiacchierate è individuare una sorta di filo rosso che in qualche modo lega il jazz alle altre espressioni musicali.

Questa volta ho scelto la lirica e so già che la cosa farà storcere il naso da un canto ai puristi del jazz dall'altro agli manti dell'opera… ma francamente non ce n'è motivo dal momento che nutro il massimo rispetto per ambedue queste straordinarie forme artistiche.

A questo punto vi starete chiedendo cosa c'entri l'opera lirica con il jazz. Ebbene c'entra più di quanto voi crediate. Se potessero parlare, questi due generi musicali avrebbero parecchie avventure in comune da raccontare…ma niente paura lo fanno lo stesso ma con le note, basta saperle ascoltare. E andiamo, quindi, indietro nel tempo a cavallo tra la fine dell'800 e i primi del ‘900; lontano da noi, dall'altra parte dell'Oceano, stava formandosi una nuova espressione musicale che si sarebbe chiamata jazz.

A quel processo formativo parteciparono in numero non esiguo gli emigranti italiani, i cui discendenti ancora oggi sono figure di primo piano nel mondo del jazz: un nome per tutti, Joe Lovano. Ebbene questi emigranti portarono nel Nuovo Continente il loro bagaglio culturale, tra cui un immenso patrimonio musicale. Di questo patrimonio parte importante era costituita proprio dall'opera lirica e quindi non v'è dubbio che tra le radici del jazz vanno annoverate anche le splendide melodie di Verdi, Puccini, , Bellini che i nostri connazionali portavano nel loro cuore.

Ma questo vale per il passato; nel presente s'è verificato un altro fatto particolarmente importante. Dopo che nei primi anni '80 i musicisti nordici (in special modo norvegesi) si rivolsero al proprio patrimonio musicale per rivitalizzare il linguaggio jazzistico, anche in Italia man mano si affermò la medesima tendenza. Di qui l'attenzione con cui molti grandi artisti – da Bruno Tommaso a Rava, da Rea a Ruggieri, da Salis a Boltro, da Trovesi a De Aloe, a Gotti… e via discorrendo – hanno volto la testa all'indietro e rincontrato l'opera lirica scrivendo pagine di nuova musica dalla bellezza entusiasmante.

Di qui l'idea di questo nuovo ciclo di guide all'ascolto che, come si accennava, esaminerà per l'appunto il ruolo degli emigranti e dell'opera lirica nella nascita del jazz, la riscoperta delle proprie radici, dapprima nel Nord Europa e poi anche in Italia e la “grande” lirica italiana con particolare riguardo a Giacomo Puccini; non mancherà uno sguardo alla nuova opera lirica sia italiana sia d'oltre Oceano.
Come al solito molti e importanti gli ospiti. Ma ecco qui di seguito il calendario degli incontri.

 

Jazz e Opera

Lunedì 7 novembre I Puntata: Il jazz musica meticciata: il ruolo degli emigranti e
dell'opera lirica
Ospite: Renzo Ruggieri

Lunedì 14 novembre II Puntata: La riscoperta delle proprie radici, dapprima nel
Nord Europa e poi anche in Italia
Ospite: Francesco Venerucci

Lunedì 21 novembre III Puntata: La “grande” lirica italiana
Ospite Mario Raja ed

Lunedì 28 novembre IV Puntata: Con Puccini vince la melodia
Ospite: Gerardo Iacoucci

Lunedì 5 dicembre V Puntata: Uno sguardo oltre Oceano
Ospite: Riccardo Fassi

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