Alla scoperta del JAZZ APPEAL

Colin Vallon

Si apre l’8 novembre per concludersi il 30 la 35a edizione del Roma Jazz Festival, autunnale rassegna della capitale in programma, come al solito, presso l’Auditorium Parco della Musica. Il festival  prodotto dalla IMF Foundation è sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali  e Centro Storico,  e co-prodotto con la Fondazione Musica per Roma.

Oltre agli spettacoli proposti all’interno del Parco della Musica, il Roma Jazz Festival presenterà “NEU Jazz”; una serie di iniziative, realizzate in collaborazione  con i più attivi jazz club di Roma e con il sostegno degli Istituti di cultura europei, che presenterà una panoramica del “fare jazz” negli altri Paesi europei. Non poteva mancare infine, anche quest’anno, la sezione Arte che proporrà “Ispirazione creativa”, con esposizione di opere di alcuni dei più importanti artisti italiani contemporanei.

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La jazz oddity di Federica Zammarchi al Music Inn

Federica Zammarchi

Federica Zammarchi

Sabato 5 novembre, il progetto “Jazz Oddity” di Federica Zammarchi arriverà sul palco del Music Inn, storico jazz club della Capitale, che dallo scorso aprile ha ricominciato la sua attività. Il progetto prende nome dall’omonimo album, uscito ad aprile 2011 con l’etichetta CNI, che sta riscuotendo ottimi consensi di critica e di pubblico e nel quale si fondono, finalmente, le due più grandi passioni di Federica Zammarchi: il jazz ed il rock anni ’70, in particolare quello del White Duke David Bowie.

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Sempre alla scoperta del nuovo

Dave Holland

Dave Holland

Si apre il 6 novembre la ventisettesima edizione di “Aperitivo in Concerto”, rassegna prodotta e organizzata al Teatro Manzoni di Milano da Mediaset e Publitalia ’80, in collaborazione con Peugeot Italia e 3 Italia. Da anni la manifestazione, caso veramente raro in Italia, di completa sponsorizzazione privata, si è impegnata a documentare i molteplici sviluppi della contemporaneità musicale nelle varie forme e commistioni che costantemente scaturiscono ed emergono dal mondo cosiddetto “globalizzato”. La rassegna, apprezzato appuntamento istituzionale per il pubblico milanese e non solo, ha scelto sin dai suoi esordi (eminentemente dedicati alla tradizione accademica), di evitare l’istituzionalità ed il repertorio ad essa connesso.

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