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Stefano Battaglia – “The river of Anyder”

Stefano Battaglia – “The river of Anyder”

Stefano Battaglia – “The river of Anyder” – ECM 2151

Oramai da tempo Stefano Battaglia ha intrapreso la coraggiosa via di un pianismo oggettivamente difficile, sempre sulle soglie di uno sperimentalismo mai fine a sé stesso in quanto tale modo di suonare, di esprimersi corrisponde appieno alle sue esigenze espressive. In tal senso ha trovato una dimensione ideale nell'ambito della ECM dal momento che la casa tedesca, ben conscia del suo valore, lo lascia libero di seguire l'ispirazione. Ed ecco, dunque, un altro album targato ECM in cui Stefano si presenta alla testa di un trio completato da Salvatore Maiore al contrabbasso e Roberto Dani alla batteria. La molla che ha spinto il va ricercata, questa volta, nel passato vale a dire in quel trattato di Thomas More (ovvero santo Tommaso Moro 1478-1535) “Libellus vere aureus nec minus salutaris quam festivus de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia”; in questo lavoro More fa riferimento ad una immaginaria isola –Utopia- per l'appunto dove tutti vivono in armonia secondo le norme vigenti e dove scorre un fiume dalle acque limpidissime, Anyder. Rivolgendosi non solo  a questo mondo utopico ma anche a Bacon, a Jalāl al-Dīn Rūmī, poeta e mistico persiano, a Santa Ildegarda di Bingen, allo sciamano Sioux Alce Nero, Battaglia afferma esplicitamente di essersi sforzato di  scrivere canzoni  e  danze  senza  essere  influenzato  dall'evoluzione  dei linguaggi  musicali  contemporanei,  “cercando  di  dare  forma  a pezzi  che  avrebbero  potuto  essere  suonati  su  strumenti  arcaici un  migliaio  di  anni  fa”. Ed in effetti la musica del trio sembra essere completamente scollegata dai ritmi di oggi, dalla frenesia che ci sovrasta, dalle nevrosi incombenti. Siamo in una dimensione altra, senza tempo, in cui il pianismo di Battaglia si caratterizza, questa volta, per una maggiore, dolcissima cantabilità.  Dal canto loro contrabbasso e batteria reagiscono magnificamente agli input del leader fornendo un flusso continuo e contribuendo,così, in maniera determinante a quei cambi di ritmo che rappresentano un'altra bella peculiarità dell'album.

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