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swing

di Donatella Luttazzi – Sono felice di condividere questa bellissima iniziativa di Giorgio Cuscito, pianista arrangiatore, che apprezzo molto come musicista, ma che è anche una persona vulcanica e piena di idee, che si autodefinisce specialista in “swing”. Sappiamo tutti cos'è lo swing: lo suoniamo, lo frequentiamo, ne facciamo uso (si spera) quando cantiamo jazz e non solo. Ma nessuno aveva mai pensato di dedicare un intero laboratorio a questo che è anche un genere musicale, che si è sviluppato come reazione al periodo nero della seconda guerra. E che copre quindi gli anni 30 e 40, prima che scoppiasse la rivoluzione bebop. Genere che ha avuto la fortuna di vedere le più grandi big band al lavoro: soprattutto Ellington e Basie.

Quindi appoggio in pieno le motivazioni di Giorgio Cuscito nel suo voler “replicare” quell'epoca, e quel genere, che forse molti musicisti snobbano un po' definendolo “facile”. Ed è vero, come dice Cuscito, che molti musicisti si affacciano al jazz saltando subito al cool, o all'harbop o persino al modale, senza aver affrontato i classici, le basi, senza aver sentito Armstrong per esempio.. anche se Satchmo è un discorso talmente grande, che è a parte.

Non voglio dilungarmi. Ascolto swing da sempre, da quando ero piccola, strumentale e vocale; mi sono appassionata ai vocali: i Four Freshmen e gli Hi Lo's, e al modo in cui vengono scritte le parti: ho studiato e non ho finito ancora di farlo, gli arrangiamenti di Gene Puerling, che cantava negli Hi Lo's, di Mattson, e di altri. Tutto questo ha dato origine ai Manhattan Transfer, e ai grandi gruppi vocali che sentiamo adesso. Mi sono quindi proposta per il Nuccia Swing Lab, come insegnante di ensemble vocale: imparare a cantare con altre persone è affascinante, ed esaltante. E' bellissimo sentire queste voci che vibrano insieme.. E poi gli arrangiamenti prevedono anche parti solistiche.

Per questo ho creato le Zebre a Pois, un gruppo con cui eseguo le canzoni di mio padre Lelio con miei arrangiamenti.

Ci sarà anche la possibilità di ballare, perché come sapete, lo swing è una musica trascinante, la cui struttura ritmica permette questo.

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