Il garbo e l’intensità del Jazz

Luca Mannutza (foto Daniela Crevena)

Luca Mannutza (foto Daniela Crevena)

Ogni concerto di Jazz, parliamo naturalmente di quelli di “buona qualità”, si caratterizza per un aspetto particolare. Questo dipende non tanto dall’organico dei musicisti, o dal clima della serata, o dal locale che ospita l’evento (tutti fattori che concorrono al tipo di musica che ne deriva, certo), ma piuttosto dipende dall’impronta che il leader del gruppo decide di dare a quella serata.  All’Alexanderplatz  Mannutza ha dato vita ad un concerto che si è distinto oltre che per  la innegabile bravura dei musicisti – che ci ha confidato lo stesso Mannutza risuonavano assieme dopo circa  un anno di “pausa artistica” – per un particolare “garbo”, la potremmo definire anche “raffinatezza” di intenti senza che questo termine però induca a pensare ad una musicalità di maniera.

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