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Antonio Faraò – “Domi”

Antonio Faraò – “Domi”

Antonio Faraò – “Domi” – cristal CR189
Anche nel mondo del jazz accade sovente che giovani, segnalatisi come delle vere e proprie promesse, alla lunga deludano ricadendo nell'anonimato. Antonio Faraò non appartiene a questa categoria: premiato come nuovo talento nel 1987 e vincitore come pianista dell'anno del premio Four Roses nel 1991, ha cominciato ad incidere come leader già nel 1990, raccogliendo unanimi consensi ed un giudizio particolarmente positivo da parte di Kenny Kirkland che lo ha considerato “uno dei migliori giovani pianisti apparsi sulla scena”. Sono passati parecchi anni e il pianista milanese ha del tutto confermato le premesse tanto da essere a ben ragione visto come uno dei migliori interpreti del pianismo jazz europeo. Quest'ottimo album (il primo che il pianista incide per la Cristal) ne è l'ennesima conferma. Faraò si presenta in trio con il batterista francese André Ceccarelli e il bassista Darryl Hall. Evidenziando una squisita sensibilità, non solo musicale, Faraò, come spiega egli stesso, dedica l'album “interamente al mio dolce figlio Dominique e a tutti i bambini del mondo. Vorrei ricordare inoltre i 44 bambini di Izieu assassinati crudelmente durante la 2° Guerra Mondiale ai quali ho dedicato il brano dal titolo “Izieu” “. Partendo da simili premesse la musica non può che essere impostata sul versante intimista e raffinato senza mai cadere nel facile ascolto. Così, fin dal primo pezzo, “Something”, Faraò mette in mostra le sue doti, vale a dire uno stile raffinato, ovviamente ispirato dai grandi del passato ma di sicura originalità, un tocco lirico ma allo stesso tempo swingante e percussivo, una estrema facilità di fraseggio che lo porta ad improvvisare con facilità, una bella indipendenza delle due mani. Doti che risalteranno evidenti per tutta la durata dell'album unitamente ad una felice vena compositiva dal momento che tutti e dieci i brani del cd sono stato da lui scritti ( il solo “Free dialog” assieme a Ceccarelli ed Hall). Particolarmente intensi e coinvolgenti i due pezzi dedicati ai bambini cui sopra si faceva riferimento.

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