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Michele Francesconi / Massimiliano Coclite – “Twice” – abeat ABJZ504
Sono davvero due i poli di questi nove brani – il pianoforte antiretorico e melodizzante di Francesconi e la voce piena di sfumature di Coclite – ma è dal loro interplay che nasce la magia di “Twice”. Si provi ad ascoltare “With a Song in My Heart”, ad apprezzarne l'intensità e la palpabile poesia che si arricchisce del solo di contrabbasso di Paolo Ghetti (cui si aggiunge la raffinata batteria di Alessandro Paternesi; i due ritmi entrano a pieno nell'interplay). Tutto da sentire è anche l'assolo in scat di Massimiliano Coclite nello spumeggiante finale di “I'Ve Got the World on a String”. La scelta del repertorio rivela, peraltro, la personalità dei due leader: quattro standard (con una netta predilezione per Rodgers & Hart), “Arrivederci” di Bindi e Calabrese, “Here, There and Everywhere” di Lennon & McCartney, “Eu sei que vou te amar” di Tom Jobim, “Smile” di Charlie Chaplin ed un brano di Bill Evans (già evocato nel “My Romance” di apertura). Si tratta di “Funny Man” per cui Coclite e Marta Raviglia (straordinaria cantante della nuova generazione) hanno creato un testo originale: riuscita è l'esecuzione, impreziosita da un'improvvisazione in scat che rispetta il mood del pezzo ed evita virtuosismi, come l'asciutto solo al piano di Francesconi. Massimiliano Coclite sa, peraltro, essere sensibile cantante anche senza improvvisare, come accade in “Arrivederci” e nell'incantato brano dei Beatles. Piano, voce, poesia… (LO)
Caro Gerlando,
grazie della bella recensione, è un piacere navigare in questo blog!
Un saluto
Sebastiano Dessanay