Tempo di lettura stimato: 16 minuti

Enrico Rava – “Dance Floor” – ECM 2293

E' incredibile come ancora oggi Enrico Rava riesca a stupirci… e probabilmente a stupirsi. Quest'ultima fatica discografica è assolutamente entusiasmante in quanto si tratta di una sfida, tutt'altro che facile, superata a pieni voti. La genesi dell'album ce la racconta brevemente lo stesso trombettista nelle note che accompagnano il CD: Rava conosceva solo superficialmente la musica di Michael Jackson fino a quando, pochi giorni dopo la sua scomparsa, tornato a casa dopo un concerto trovò la Lidia intenta a guardare il DVD del concerto di Bucarest; fu una sorta di illuminazione. Da quel momento, confessa Rava, “non ho più potuto fare a meno di quella musica… finché ho sentito la necessità di entrare ancora di più dentro il mondo di Michael; c'era un solo modo per fare tutto ciò: suonare la sua musica”. Detto fatto; innanzitutto la scelta del repertorio: Rava lascia da parte gli album forse più jazzistici di Jackson, quelli per intenderci prodotti da Quincy Jones come “Thriller e “Bad”, e prende in considerazione soprattutto l'ultima produzione dell'artista; per gli arrangiamenti la scelta cade su Mauro Ottolini; per l'esecuzione ecco il Jazz Lab rinforzato da alcuni elementi. Dopo un periodo di prove, Rava presenta il nuovo progetto all'Auditorium Parco della Musica di Roma dove in effetti l'album viene registrato live il 20 maggio e il 30 novembre del 2011. L'accoglienza del pubblico è calorosa e il perché lo si capisce ascoltando l'album. Rava e Ottolini riescono a riprodurre al meglio le composizioni di Jackson valorizzandone appieno le valenze musicali e dando così nuova linfa ad un compositore che ad onor del vero già in passato aveva attratto l'attenzione di jazzisti famosi come Lester Bowie. Tornando a “On the Dance Floor”, spettacolari soprattutto le esecuzioni di “Smooth Criminal” e “Little Susie” un vero e proprio gioiellino troppo spesso sottovalutato. Insomma un disco fresco, intrigante, interessante e piacevole che lumeggia ancora una volta le capacità di Rava ed evidenzia il grado di compattezza raggiunto dal Parco della Musica Jazz Lab in cui, in questa occasione, spiccano le individualità di Claudio Corvini alla tromba, Dario Deidda al basso (ascoltatelo con attenzione in “Smooth Criminal”), Zeno De Rosi alla batteria e Ernesto Lopez Maturella alle percussioni. (GG)

Articoli scelti per te:

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

<< Pagina precedente

  1. I nostri CD
  2. Luigi Bozzolan – “Hem Ljus”
  3. Nico Catacchio – “The second apple”
  4. Beppe Di Benedetto 5tet – “See the sky”
  5. Di Sabatino, Ruggieri – “Inni d’Italia”
  6. Ferdinando Faraò & Artchipel Orchestra feat. Phil Miller – “Never odd or even”
  7. Dominic Miller - 5th House
  8. Enrico Rava – “Dance Floor” – ECM 2293
  9. Admir Shkurtaj Trio _ “Gestures and zoom”
  10. Marco Tardito, “Oiseaux Ensemble” (Silta records SR1101)
  11. Una dimensione elettrica
  12. * Tutto in una pagina *
Pagina successiva >>

Commenti

commenti

Shares