Per iniziativa del batterista romano Ivano Nardi

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locandina jazz monte marioPer iniziativa di Ivano Nardi si svolgerà a novembre il “MO.MA Jazz Festival”, ovvero “Festival Jazz a Monte Mario – 30 anni dopo” preceduto, domani venerdì 12 ottobre, da un’anteprima, “THE MAGIC INTERPLAY”, con Angelo Olivieri (tromba & flicorno) e Francesco Mazzeo (chitarra); il concerto si svolgerà presso lo “ Spazio freelancecafè (ex Pennies club) in Via Alessandro Avoli 3°.

“30 anni dopo” recita, dunque, il titolo del Festival; in effetti una manifestazione jazzistica in questa zona della Capitale si svolgeva nel passato solo che oramai sono trascorsi ben trent’anni da quando una pesante coltre di silenzio è calata sulla stessa. Ora se è vero – come è vero – che in questo Paese si è data sempre meno importanza alla cultura, figurarsi cosa può essere accaduto nelle zone periferiche: portare un minimo di iniziative culturali è diventato sempre più difficile, quasi impossibile data la mancanza di spazi adatti, l’insensibilità delle istituzioni locali, la situazione socio-economico di moltissime famiglie in questo momento sull’orlo della mera sopravvivenza.

Eppure, in questo desolato contesto, è sempre possibile far riemergere la fiammella dell’arte, della passione, portare musica nelle menti, nel cuore delle persone, far rinascere la musica come arte di una comunicazione universale proprio perché si basa su un linguaggio che tutti possono comprendere al di là delle differenze di razza, di religione… di ceto sociale. Certo, affermano gli organizzatori, la musica (e non il jazz, che piccolo mare è rispetto all’oceano dell’espressione musicale) nasce e viene compresa a pieno solo nelle condizioni in cui gli individui lasciano fuori dal rituale dell’ascolto preconcetti, filtri, incomprensioni e meschinità della loro quotidianità.

1973 monte mario

1973 Monte Mario

Condizione difficile da raggiungere, ma sicuramente vale la pena tentare anche se, come accennato, in periferia tutto questo è più difficile, il produrre cultura si scontra con un altro senso comune, fatto di parole, linguaggi, metafore altre. Non a caso questo festival è organizzato dal batterista Ivano Nardi….. il suo essere uomo di Monte Mario ed il suo essere musicista colto, sensibile, che si interroga sul silenzio e sui colori rappresenta la sintesi di ciò che questa manifestazione dovrà affrontare. “Una prova di verità, afferma lo stesso Nardi- di forte senso di azione, di comprensione di ciò che porteremo di fronte a quel pubblico. Il jazz è cambiato negli ultimi trenta anni. Noi siamo cambiati. Ci saranno varie generazioni di musicisti e varie declinazioni di ciò che loro chiamano cultura. La sfida è quella di trovare il giusto mezzo, una voce che arrivi a chi ci ascolta. Solo allora avremo dichiarato l’importanza di fare musica nelle periferie. L’importanza per noi, non per loro”.

Tornando al programma del Festival, lo stesso si svolgerà il 23 e 24 novembre; in cartellone la prima serata “The better way” con Ivano Nardi, il quartetto di Tony Formichella e Marco Colonna; a seguire una jam session con Maurizio Urbani e “ospiti”. Il giorno dopo saranno di scena Alberto Popolla, Enrico De Fabrittis e il quartetto di Pasquale Innarella.

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