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– “Sleeper” – ECM 2290-9

Questo doppio CD documenta un concerto svolto a Tokyo il 16 aprile del 1979 da parte del cosiddetto quartetto europeo di Jarrett, in cui il pianista di Allentown suonava con ai sassofoni, Palle Danielsson al contrabbasso e Jon Christensen alla batteria. Alcuni di questi brani, per la precisione “Personal Mountains”, “Prism”, “Oasis”, “Innocence” erano già stati pubblicati su “Personal Mountains”: In questo doppio album vengono aggiunti “So tender”, “Chant of the soil” e “New dance”. Quali, dunque, i motivi di interesse di questo doppio album rispetto a quanto già si conosceva? Innanzitutto una documentazione più completa su un evento importante come quel concerto di Tokyo che testimonia al meglio l'eccezionale grado di interplay del quartetto che così tanta influenza ebbe sullo sviluppo del jazz negli anni a seguire. In secondo luogo la qualità del materiale aggiunto: “So tender” è un brano all'inizio piuttosto dolce in cui i quattro sembrano voler stemperare le asprezze dei prezzi precedenti con Jarrett e Garbarek che dialogano senza il supporto della sezione ritmica; quando entrano in gioco batteria e contrabbasso il clima cambia si fa sempre più concitato e il pianismo di Jarrett fa risaltare, in modo perfetto, il gran lavoro di Christensen alla batteria; il brano si chiude con la stessa linea melodica con cui era iniziato, magistralmente disegnata da Garbarek sopra un sognante ostinato di Jarrett. Questo stesso pezzo sarebbe stato rivisitato dal celeberrimo Standard Trio dello stesso Jarrett con Gary Peacock e Jack DeJohnette, ma la freschezza, l'inventiva, la gioia di suonare che si riscontrano in questa esecuzione sono uniche. “Chant of the soil” è giocato su un ritmo quasi “funkeggiante” su cui si stagliano dapprima il pianismo fortemente ritmico di Jarrett e quindi le ardite volute disegnate dal sax di Garbarek. “New Dance” è il brano più breve dell'intero doppio album, poco più di sette minuti in cui ancora una volta il quartetto fornisce una prova esemplare di cosa voglia dire l'idem sentire in musica. Comunque, al di là di ogni altra considerazione, questa produzione ECM rappresenta un dovuto e sentito omaggio ad uno dei gruppi più importanti della storia del jazz.

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  5. Jacob Karlzon 3 – “More”
  6. Luca Luciano – “Partenope”
  7. Sabir Mateen, Silvia Bolognesi - “Holidays in Siena”
  8. Terje Rypdal – “Odyssey in studio & in concert”
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