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Elton Dean's Ninesense, “The 100 Club Concert 1979” (Reel Recordings RR024/025).

Elton Dean's Ninesense, “The 100 Club Concert 1979” Documento davvero straordinario questo doppio Cd, prodotto in Canada, che nasce dalla passione, dalla competenza e dal senso storico di Riccardo Bergerone. Il nonetto dell'altista inglese venne inciso dal ventiduenne Bergerone il 5 marzo del 1979 dal vivo al “The 100 Club” di Londra, con un registratore stereo della Sony. Non si tratta, però, di un'operazione-nostalgia basata sul rimpianto della musica del passato e, magari, della propria gioventù: la produzione di Bergerone è lucidissima e documentata, ricostruisce una stagione eccellente della musica inglese e dei suoi protagonisti a largo spettro (Dean è stato membro dei Soft Machine) e ci consente di ascoltare nel vivo della performance un collettivo di nove spiccate individualità sonore. Elton Dean's Ninesense comprendeva, oltre al leader al sax alto e saxello, Alan Skidmore (sax soprano e tenore), Mark Charig (cornetta e corno tenore), Harry Beckett (flicorno e tromba), Nick Evans e Radu Malfatti (trombone), Keith Tippett (piano), Harry Miller (contrabbasso) e Louis Moholo (batteria), una all-stars del jazz anglosassone, europeo e sudfricano! Bergerone aveva, dopo un viaggio seminale a Londra, organizzato un riuscito tour italiano del gruppo di Dean, iniziando un'amicizia ed una collaborazione che si sarebbe solo interrotta con la morte del sassofonista inglese (2006); davvero pregevole è stato il lavoro dell'appassionato torinese come organizzatore e divulgatore del jazz d'avanguardia europeo, da Elton Dean all'Italian Instabile Orchestra. Insieme allo spaccato vivissimo del jazz in Europa alla fine degli anni '70, il doppio Cd propone una musica fatta di lunghe, complesse composizioni che finiscono una nell'altra. In esse si alternano con estrema naturalezza ed efficacia sezioni scritte, aree di libera improvvisazione, cambi di tempo e di atmosfera. Alla base ci sono spesso temi dal forte impatto emotivo, gioielli compositivi che sono saturati di energia da tutti i musicisti, ciascuno magnifico sia nelle parti d'insieme che nei soli, sospinti da una ritmica sudafricana (Miller e Moholo) davvero travolgente. Tensione, ispirazione, catarsi abbondano in questo jazz, come si ascolta nella sezione finale di “Oases”, primo degli otto brani tutti scritti da Elton Dean tranne “First Born” del trombonista Evans. Epico. (LO)

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  8. Elton Dean’s Ninesense, “The 100 Club Concert 1979”
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  12. * Tutto in una pagina *
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