I nostri CD. Manu Katché batterista di classe assoluta

Manu Katché – “Manu Katché”Manu Katché – “Manu Katché” – ECM 2284

Manu Katché è di sicuro uno dei migliori, più inventivi ed originali batteristi che il mondo del jazz possa oggi vantare. Artista di sicuro talento e professionista quanto mai affidabile, negli  ultimi anni non ha praticamente sbagliato alcunché dando vita a concerti memorabili e ad album tutti di ottima fattura. Così ricordo di averlo ascoltato in grana forma (nonostante un viaggio disastroso) all’Auditorium Parco della Musica di Roma poco tempo fa alla testa di un quartetto leggermente diverso da quello con cui nell’aprile del 2012 ha inciso l’eponimo album che è poi il quarto lavoro registrato per la ECM. In effetti nell’album figurano Jim Watson piano, Hammond B3 organ, Nils Petter Molvær tromba, loops e Tore Brunborg sax tenore e soprano mentre nel concerto romano c’erano una seconda tromba magnificamente suonata da Luca Aquino e Michael Gorman a sostituire Jim Watson all’ Hammond B3.

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Riprende il viaggio, riprende il Jazz

Maurizio Giammarco

Maurizio Giammarco

Riprende il viaggio nel Jazz, per la prima volta dopo poco più di un mese dalla chiusura di un ciclo di Guide all’ Ascolto di Gerlando Gatto davvero molto, molto fortunato.  Non capita spesso in un periodo difficile come questo di vedere promosse e confermate iniziative culturali: in Italia al contrario si assiste ad un sempre crescente  assottigliarsi di eventi artistici; dunque bisogna dare atto a Giampiero Rubei , che come sapete dirige la Casa del Jazz, di aver fatto una scelta controcorrente, incoraggiato di certo dalla spinta propulsiva e dal successo di pubblico che ha avuto il ciclo immediatamente precedente.

Si continua a parlare di standards, che sono poi i brani che hanno fatto il Jazz e che come dicevamo mostrano quanto sia dinamico questo particolare genere di musica che ha la meravigliosa caratteristica di non essere mai, mai uguale a se stesso.  Ogni live è una storia a se, ogni artista è una storia a se, ogni pubblico è una storia a se, e ciò sembra banale ma non lo è affatto. Persino ogni brano è una storia a se: poiché diventa sorgente di mille e mille interpretazioni diverse, e persino (come ha evidenziato Gerlando Gatto insieme a Maurizio Giammarco, durante questo primo incontro del secondo ciclo) base per la composizione di un nuovo brano: “Misty”  di Errol Garner diventa “I want to talk about You” , composta da Billy Ecksteine.  E “I want to talk about You” suonata da John Coltrane è ancora diversa dalle centinaia delle altre versioni possibili.

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