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foto Daniela Crevena

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Una conclusione entusiasmante per questo secondo ciclo (e con ogni probabilità non ultimo) delle Guide all' Ascolto condotte da , che in questa occasione ha avuto come acclamatissimo ospite il Danilo Rea. Sala gremita, musica ed ascolti sceltissimi per tre standards molto conosciuti e però mai abbastanza esplorati, come “They can't take away from me”, “Stella by star light”, “So in love” (bellissima la versione alla fisarmonica di Frank Morocco” e “ Oh when the saints go marchin' in”. E chiacchiere, interviste ad un pianista che ancora si è dimostrato amatissimo dal pubblico.

Garbato, disponibile, i suoi live eleganti e allo stesso tempo densi di risvolti ritmici, armonici, melodici inaspettati hanno acceso una platea di ascoltatori come sempre variegata per età, competenza. In questi sei incontri abbiamo visto in sala appassionati, musicisti, giovani, meno giovani, persone competenti ma anche gente con la curiosità di entrare in contatto con una musica spesso ritenuta “difficile” o “ di nicchia”. Di certo con le Guide all' Ascolto molti hanno sfatato questo luogo comune, passando attraverso aneddoti, divertenti spiegazioni, pareri autorevolissimi da parte di Jazzisti che hanno loro stessi scelto gli standards a loro più cari.

foto Daniela Crevena

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Soprattutto musicisti tanto diversi tra loro ma accomunati tutti dalla voglia di fare musica, di parlare, di interagire con la gente e di svelarsi attraverso le domande ed i racconti di Gerlando Gatto.

Ieri Rea ha affascinato il pubblico con il suo pianismo denso di contrasti (introduzioni dolcissime e melodiche, sviluppo dei temi inaspettatamente ritmico e in cui la mano sinistra diventa potente e percussiva, inserti e citazioni , standards citati dentro il brano originario, versatilità nel percorrere stili diversi di un Jazz che rimane sempre però inscritto in un ambito di buon gusto ed intenso lirismo). E se il percorso da Ella Fitzgerald, a Kenny Burrell, a Joe Lovano, a Patricia Barber, a Frank Morocco hanno stupito, divertito, incantato i presenti, lo si è dovuto anche ai commenti di Gatto e Rea che hanno dato un senso compiuto a tanta meraviglia Jazzistica.

Un ringraziamento di cuore (che Gatto si è sentito di rivolgere anche dal vivo in apertura di questo entusiasmante finale) va dato a tutti i musicisti intervenuti a questi incontri preziosi, che non finiranno qui: li cito tutti perché ognuno di loro ha creato l' atmosfera magica di questi mercoledì pomeriggio, importanti in un periodo in cui la musica e la cultura sono messe all' angolo da una crisi non solo economica. Grazie dunque a: Maurizio Giammarco, Andrea Beneventano, Nicola Angelucci, Francesco Puglisi, Nicola Mingo, Paolo Di Sabatino, Marco Siniscalco, Glauco Di Sabatino Lorenzo Tucci, Luca Mannutza e Danilo Rea.

E grazie al pubblico che ha sfidato il traffico, di Roma, la pioggia, gli scioperi del trasporto pubblico riempiendo sempre la sala e rendendo questi incontri elettrizzanti, divertenti ed intensi: come il Jazz.

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