Domenica 21 aprile tutti alla Casa del Jazz

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La Casa del Jazz festeggia domenica 21 aprile il suo ottavo anno di attività e per l’occasione si terrà una giornata di concerti, ad ingresso gratuito, nel parco con Marcio Rangel /Flavio Boltro duo, la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, Le Cardamomò e Nu Indaco.

A dar fuoco alle polveri, quindi, la straordinaria coppia d’assi costituita da Marcio Rangel e Flavio Boltro. Marcio Rangel, compositore di prim’ordine ed eccellente chitarrista mancino (suona la chitarra “al contrario”, proprio come Jimi Hendrix), scrive pagine di rara bellezza, che partono dal suo Brasile per poi abbracciare blues, jazz e flamenco. Flavio Boltro, uno dei massimi trombettisti della scena internazionale, ha condiviso un periodo glorioso del nostro jazz contemporaneo con illustri musicisti come Roberto Gatto, Franco Cerri, Stefano di Battista, Stefano Bollani, Enrico Rava. Ora vive a Parigi e collabora con i protagonisti del jazz mondiale.

La New Talents Jazz Orchestra  è una band formata esclusivamente da ragazzi dai 19 ai 26 anni di età e rappresenta una realtà inedita nel panorama italiano, usualmente popolato di orchestre jazz di età mista. Il progetto nasce da un’ idea di Mario Corvini, già avvezzo ad iniziative dedicate alla creazione di organici nati a scopo didattico e poi affermatisi stabilmente nel panorama jazzistico e istituzionale. Ricchezza della band è l’eterogenea provenienza dei ragazzi da diverse regioni d’Italia ma soprattutto l’entusiasmo e la freschezza che solo le leve più giovani possono conferire a questo tipo di iniziative. Il maestro Mario Corvini e la sua New Talents Jazz Orchestra inviteranno il pubblico ad entrare “dentro” un vero e proprio organico orchestrale e, attraverso l’ascolto di ogni singolo brano, proporranno l’analisi di numerosi aspetti: le sezioni fiati e le sezioni ritmiche, l’orchestrazione, gli arrangiamenti, la stesura, i singoli strumenti, l’analisi musicale. L’obiettivo è quello di far comprendere al pubblico la ricchezza dei brani, sensibilizzandolo ad un ascolto attento e consapevole, attraverso una lezione-concerto allo stesso tempo coinvolgente, accessibile, chiara e divertente. Un tipo di esperienza didattica che si ispira idealmente a quella portata avanti durante gli anni ’60 da uno dei più brillanti musicisti della seconda metà del Novecento, Leonard Bernstein, che accompagnato dalla New York City Symphony Orchestra tenne alla televisione americana una serie di seguitissime “lezioni” sulla musica.

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“Percorsi Jazz” raddoppia

Danilo Rea (foto Francesco Truono)

Danilo Rea (foto Francesco Truono)

Giunto felicemente alla VII edizione, Percorsi Jazz raddoppia il numero degli appuntamenti: quelli consueti della domenica pomeriggio (sempre alle ore 18) nella bellissima Sala Accademica del Conservatorio romano (diretto da Edda Silvestri) saranno preceduti dalle performances del sabato (alle 16,30) in Piazza Campitelli – l’iniziativa è promossa in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, per  concerti che vedranno confrontarsi il meglio del jazz italiano ed europeo.

Il festival propone alcuni dei migliori musicisti che insegnano nel Dipartimento Jazz del Conservatorio della Capitale – nomi che non hanno bisogno di presentazioni come Danilo Rea, Paolo Damiani, Roberto Gatto, che allestiscono veri e propri progetti originali, spendendosi in molte formazioni e da solisti, coinvolgendo colleghi, studenti , i migliori solisti del Teatro dell’Opera di Roma, il pianista gallese Huw Warren e la vocalist napoletana Maria Pia De Vito, Fabrizio Bosso e due pilastri del jazz tedesco come Ulrich Gumpert e Silke Eberhard (domenica 21 aprile).

In particolare sabato 20 aprile nella  Sede dell’Assessorato alle Politiche Culturali, in Piazza Campitelli, Stefano Pagni, contrabbasso con Claudio Giusti sax alto, Daniele Malvisti sax tenore, Onur Mulayim chitarra, Fabio Parodi pianoforte, Manuel Bastioni batteria.

Nella Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia, domenica 21 aprile, “Improvvisi” con Paolo Damiani, violoncello, Ulrich Gumpert, pianoforte, Silke Eberhard, sax e clarinetto, Antonio Jasevoli, chitarra, Michele Rabbia, percussioni, Daniele Malvisi sax, Ludovica Manzo,voce. Un nuovo progetto del versatile compositore romano Paolo Damiani, direttore del dipartimento jazz del conservatorio di Santa Cecilia e qui alla testa di un ottetto eccellente e nuovo di zecca, comprendente due giganti del jazz tedesco ed alcuni tra i più creativi musicisti italiani nell’area del jazz più innovativo e meno prevedibile. Ascolteremo composizioni originali del leader , di Gumpert e di Eberhard; il concerto e’ realizzato in coproduzione con il Goethe institut. La serata si chiude con la big band del conservatorio, diretta da Mario Corvini e Stefano Pagni.

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