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janoUna forte identità di gruppo (Jano Quartet) si incontra con un'altrettanto robusta personalità, quella del trombettista Luca Aquino. Il gruppo ha nel pianista (con uso di elettronica) Emiliano D'Auria un prolifico compositore (sei brani su dieci) ma al repertorio originale del quartetto contribuiscono anche Gianluca Caporale (ance), Amin Zarrinchang (contrabbasso), Alex Paolini (batteria ed elettronica) nonché l'ospite-trombettista che sa manipolare con originalità i propri .

Anche “Distante” può essere considerata una musica del postmoderno ma non nel senso manipolatorio ed omogeneizzante del termine. Nella scrittura, nell'esecuzione, nei soli, nelle mutazioni elettroniche affiorano spesso lo scarto del linguaggio ed una certa poesia. Musica, quindi, consapevole del passaggio di tempi e stili (di musica e di vita) quella dello Jano Quartet e di Luca Aquino, che sa essere folgorante e rivelatoria.

L'improvvisazione a due voci di “Marching of Thousand People” è chiara in questo senso, come il tema vellutato e melanconico (scandito sul rullante) che la segue. I brani dell'album non ripetono formulari o patterns: i modelli di riferimento sono chiari ma la loro lezione è creativamente tradita senza rimpianti, piuttosto con lucida consapevolezza perché “The World Is Changing Hertz” (voltaggio, velocità, potenza ma la parola inglese suona come “cuore”). Aquino – uno dei più creativi artisti della nuova generazione – dà un importante apporto al discorso del gruppo ed il suo “Sopra le nuvole” è uno dei vertici dell'album.

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