I nostri CD. Coltrane lives!

  • Living Coltrane – “Out of this world” – Incipit
  • Paul Dunmall, Tony Bianco – “Thank you to John Coltrane” Slam 290
  • Paul Dunmall, Tony Bianco – “Tribute to Coltrane” Slam 292

Out oh This worldSono passati molti anni dalla prematura scomparsa di John Coltrane eppure non passa quasi mese senza che sul mercato discografico compaia un omaggio a lui indirizzato. Il fatto è che la lezione coltraniana, ben lungi dall’essersi esaurita, costituisce oggi più che mai un imprescindibile punto di riferimento per moltissimi musicisti, sassofonisti o meno, giovani o meno giovani.

Questa volta vi segnaliamo tre album, uno di un gruppo italiano e due registrati da un duo eccellente.

Sotto l’insegna “Living Coltrane” opera un gruppo di grandi musicisti comprendente

Stefano “Cocco” Cantini ai sassofoni tenore e soprano, Francesco Maccianti al pianoforte, Ares Tavolazzi al basso e Piero Borri alla batteria. Il quartetto ha come precipuo scopo quello di rendere omaggio alla musica di John Coltrane. “Out of this world” è quindi l’ideale prosecuzione di “Living Coltrane” ed ancora una volta Cantini e compagni si fanno apprezzare per la capacità di riproporre l’universo coltraniano in modo originale senza tuttavia perdere alcunché dell’originaria valenza. Cosa molto ma molto difficile ove si consideri l’eccezionale maestria tecnica di Coltrane e la sua straordinaria capacità di trasmettere emozioni attraverso uno stile rimasto ineguagliato. Il fatto è che il gruppo non pensa minimamente di “rifare” Coltrane ma di ricreare quelle atmosfere care al grande sassofonista. In questo quadro un ruolo di primissimo piano viene ricoperto da “Cocco” Cantini, un artista che non ha ancora ricevuto i riconoscimenti che merita e che, a mio avviso, vanta, specie al sax soprano, un sound tra i più belli e particolari dell’intero universo
jazzistico. Cantini interpreta magnificamente pezzi quali “Naima” e “I want to talk about you”, comunicando, attraverso lo strumento, tutta la sua sincera ammirazione, il suo amore verso la musica di Coltrane.

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CASA del JAZZ FESTIVAL 2013

Danilo Rea (foto Daniela Crevena)

Danilo Rea (foto Daniela Crevena)

La Casa del Jazz si presenta al suo pubblico con una edizione particolarmente ricca del suo abituale festival estivo che quest’anno si svolgerà da 28 giugno al 4 agosto. In effetti il cartellone include una serie di nomi di assoluto prestigio a livello sia nazionale sia internazionale, il tutto condito da iniziative collaterali non meno interessanti. Così, ad esempio, ci sarà una serata dedicata a Isio Saba , presentata da Marco Molendini, con la partecipazione di numerosi personaggi – musicisti e operatori del settore – che ricorderanno la prematura scomparsa dell’amico Isio. Inoltre a chi scrive queste brevi note è stato affidato il compito di condurre quattro serate all’insegna della musica…ma anche delle parole; sul palco ci saranno quindi il sottoscritto e dei musicisti che oltre a suonare risponderanno alle domande del sottoscritto.

Per tutto il mese di luglio, accanto ai concerti, la Casa del Jazz ospiterà “Suoni di Parole”, che si preannuncia come uno dei più importanti eventi estivi di Roma dedicati all’editoria e all’amore per la lettura e la musica. La manifestazione, i cui fili conduttori saranno il libro, la musica e l’integrazione sarà caratterizzata dalla fiera della piccola e media editoria aperta tutte le sere (dalle 18,00 alle 24,00) che potrà contare sull’offerta editoriale di 40 case editrici indipendenti fra le più rappresentative del panorama librario italiano. Suoni di parole può contare sulla fattiva collaborazione dell’associazione Prigionieri dell’arte presieduta da Cosimo Rega (ergastolano, regista, scrittore e attore,  fra i protagonisti nel ruolo di Cassio del film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2012) che opera all’interno del carcere di Rebibbia con l’intento di favorire l’integrazione dei detenuti attraverso la cultura. Alcuni detenuti, individuati dall’associazione, saranno infatti coinvolti direttamente nell’organizzazione della fiera.

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A Pineto la VII edizione dell’Accordion Art Festival

Accotdion festivalSi svolgerà a Pineto, in provincia di Teramo, il 15 e 16 giugno la VII edizione dell’”Accordion Art Festival”. Fra gli eventi:

– ITALIA AWARD (concorso multi-strumentale, il 16 giugno al teatro Polifunzionale e Villa Filiani)

– l’ORPHEUS AWARD (premio della critica)

– SELEZIONI C.M.A. (per il Trofeo Mondiale di fisarmonica 15 giugno alle h10:00 al Teatro Polifunzionale).

Sabato, durante il concerto serale al Teatro Polifunzionale (ad ingresso libero) si esibiranno Diego Trivellini  (world e fisarmonica elettronica) e l’eccellente duo costituito da Fausto Beccalossi e Simone Guiducci.

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Brötz. Maggio 2013 chiude la stagione in bellezza

Svensk Hund

Svensk Hund

Il lungo mese di maggio ha regalato al pubblico del Brötz ben 12 perfomances distribuite lungo le cinque settimane del mese. L’ultimo mese di programmazione è stato ricco e generoso, accompagnato dall’arrivo della primavera svedese, dettaglio meteorologico da non sottovalutare in una zona, come quella scandinava, dove l’arrivo della stagione calda è attesa davvero come un dono divino.

Il 1 Maggio, festa dei lavoratori anche a Gothenburg, si sono esibiti il “Circus Whitman” ( Mats Eklöf  sax e voce, Håkan Strängberg trombone e voce, Harald Stenström basso e voce, Anders Waernelius percussioni, Henrik Wartel batteria), “Björn Cedergren trio” (Björn Cedergren sax tenore e sax soprano, Henrik Aronsson  basso, Lars “Lade” Källfelt batteria) e Gino Robair solo ( percussioni, elettronica e piano preparato).

Di particolare interesse è stata l’esibizione in solo del grandissimo percussionista di San Francisco. Gino Robair (www.ginorobair.com) più che un musicista, è un artista del suono. Robair piega, modella e lavora ogni tipo di vibrazione ora generata da un synth, ora suonata con le percussioni o con il pianoforte preparato, creando un percorso musicale sempre teso e intenso.

L’8 di Maggio si sono esibiti i “Göteborgs saxofonkvartett” ( Jonny Wartel sax tenore sopranino, Mats Eklöf sax basso, Sverker Petterson sax baritono ed Anna Högberg sax alto) e “Pekkola-Thorman-Tiheäsalo Trio” (Sami Pekkola sax, Patric Thorman basso, Topias Tiheäsalot chitarra). Questo ultimo Trio è stato, forse, uno dei gruppi di maggior interesse durante tutto il semestre di programmazione. Guidati dal leader sassofonista, i tre hanno improvvisato con estrema cura nei suoni e nel reciproco ascolto.

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Due serate ad Alba Jazz 2013

Paolo Fresu

Paolo Fresu

Qui su “A proposito di Jazz” siamo affezionati ad Alba Jazz perché è fortemente voluto, come sapete, da un’associazione di appassionati, che ogni anno ascoltano musica, decidono democraticamente quali artisti provare a contattare, cercano – e trovano – gli sponsor, e organizzano un festival che tra una cosa e l’altra è già arrivato alla settima edizione.

Lo organizzano bene, facendo abili acrobazie tra ostacoli burocratici, meteorologici (oramai giugno non è più un mese consolidato di bel tempo) e regalando alla città quattro giorni di Jazz di vario genere, una marchin’ band, iniziative per bambini che disegnano a ritmo di Jazz e quest’anno anche il workshop fotografico di Roberto Cifarelli nella bellissima sede della Fondazione Ferrero.

Daniela Floris ha assistito ai concerti di venerdì  e sabato sera. Un incidente a Fiumicino ha bloccato a Roma Stefano Di Battista e Nicky Nicolai dei quali era prevista l’esibizione proprio sabato: ma l’infaticabile Fabio Barbero, presidente dell’associazione Amici di Alba Jazz e tutti i collaboratori non si sono scoraggiati. Sono riusciti a superare i problemi burocratici e hanno organizzato un doppio concerto domenica sera (Fresu, già in programma, e Di Battista), cambiandone al volo la location per il maltempo, e facendo esibire sabato tre ottimi musicisti che si sono resi subito disponibili: Alberto Gurrisi all’organo Hammond, Gianni Virone al sax e Mattia Barbieri alla batteria.

Ma andiamo per ordine e cominciamo da venerdì sera!

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JAZZIT: DAVE DOUGLAS IN PRIMO PIANO

Dave Douglas maggioPer i lettori di “JAZZIT”  ecco il nuovo numero relativo ai mesi di maggio e giugno. Come al solito la foto di copertina indica quale sarà il piatto forte del numero. Questa volta tocca ad un altro personaggio assai ben scelto in quanto costituisce uno dei punti di forza del jazz di oggi: il trombettista Dave Douglas. Il lungo servizio è diviso in più parti tutte dovute alla penna del direttore Luciano Vanni. La prima è dedicata  agli esordi, vale a dire agli anni che vanno dal 1963 al 1987 in cui Douglas fa il suo esordio discografico segnalandosi soprattutto accanto a Horace Silver. In “Orizzonti creativi” Vanni esamina il periodo dal 1988 al 1995 in cui Douglas, chiusa la collaborazione con Silver, inizia a lavorare con musicisti quali Don Byron, Tim Berne e Mark Dresser rendendosi contemporaneamente protagonista di due ensemble assai particolari, “The Mosaic Sextet” e il quintetto “New and used”. Pagine interessanti sono dedicate al gruppo “Masada” nato dall’incontro tra Douglas e Zorn, gruppo che bene o male caratterizza gli anni 1994-2004; in questo stesso periodo , per l’esattezza nel marzo del ’93, Dave entra in studio di registrazione per la prima volta da leader, incidendo nei successivi sette anni ben sedici album analizzati da Vanni che chiude il suo scritto affrontando il periodo che va dal 2001 ad oggi, periodo  in cui Douglas raggiunge la piena maturità artistica e si fa valere, oltre che da leader, da sideman prezioso in tantissime occasioni.

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