Si parte il 23 ottobre con l'atteso concerto di Danilo Rea e la Roma Sinfonietta

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Danilo Rea

Danilo Rea

Jazz, musica klezmer, classica, musica da film, incontri con compositori e con registi di cinema e teatro, un'orchestra sinfonica e un quartetto d'archi, pianoforte jazz e classico, un ensemble di percussioni: questo in estrema sintesi il programma della nuova stagione dei concerti dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata presentato alla stampa questa mattina (mercoledì 16 ottobre).

Dunque dopo due anni di forzata interruzione, causa taglio fondi, la musica ritorna a Tor Vergata con un'altra ricca stagione promossa da.

Si parte dunque il 23 ottobre con Danilo Rea, uno dei più apprezzati musicisti jazz italiani, grande improvvisatore e sensibilissimo interprete. Ha voluto intitolare questo suo concerto “Classica in jazz”, perché si svolgerà come una sorta di dialogo tra un pianoforte jazz e le melodie eterne di grandi compositori classici, quali Pëtr Ilic Ciajkovskij, Giacomo Puccini e Maurice Ravel, arrangiate e dirette da Stefano Fonzi sul podio dell'Orchestra Roma Sinfonietta. La seconda parte del concerto sarà dedicata ad Ennio Morricone di cui l'orchestra eseguirà le musiche per “Nuovo cinema Paradiso”, “C'era una volta il West”, “Giù la testa” e “Mission”, anch'esse impreziosite dalle  improvvisazioni di Danilo Rea.

Il 30 ottobre sono di scena i KlezRoym, un gruppo musicale italiano di musica klezmer, fondato nel 1995. Il klezmer è un esempio di forma musicale tradizionale in continuo sviluppo, perché è la musica tipica delle comunità ebraiche askenazite e sefardite ma ha assorbito moltissimo anche dal folklore est-europeo e zigano. Da parte loro i KlezRoym vi portano influenze mediterranee, italiane e jazz. Il risultato è una musica estremamente coinvolgente, che combina l'espressività tipicamente ebraica con sonorità più moderne. In quest'occasione suona con loro il Quartetto d'archi Roma Sinfonietta.

A conferma della varietà delle proposte di questa breve ma densa stagione, il 6 novembre si cambia ancora completamente genere, con un incontro tra il compositore Nicola Sani e Franco Ripa di Meana, regista attivo soprattutto nel campo dell'opera lirica, con oltre quaranta allestimenti nel suo curriculum. Sani è un compositore particolarmente attento all'evoluzione del linguaggio musicale anche in relazione ai nuovi strumenti elettronici e ai nuovi mezzi di comunicazione. Ripa di Meana ha avuto modo di collaborare strettamente con Sani, mettendo in scena la sua opera “Il tempo sospeso del volo”, di cui ha anche scritto il libretto, basato sulla vita e sulla tragica morte di Giovanni Falcone. Sollecitato dalle domande di Ripa di Meana, Sani parlerà delle sue idee musicali, delle sue esperienze passate e dei suoi progetti futuri. Alle parole si alternerà la musica, scelta dallo stesso Sani tra le proprie composizioni e tra quelle di due maestri del Novecento che l'hanno profondamente influenzato, Olivier Messiaen e Giacinto Scelsi. Suonano Vincenzo Bolognese (violino), Luca Cipriani (clarinetto), Luca Pincini (violoncello) e Michelangelo Carbonara (pianoforte).

Il 5 dicembre i clarinettisti del Solitaire Ensemble presentano una serie di capolavori della musica di tutti i generi e di diverse epoche, che hanno in comune il carattere divertente e festoso e sono adatti ad ogni età. Iniziano col travolgente “Largo al factotum” del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, quindi passano agli sfavillanti colori spagnoli della Carmen di Geirges Bizet e agli irresistibili tanghi dei mitici Carlos Gardel e . Infine largo al jazz, con autori storici come Duke Ellington, Dave Brubeck e Dizzy Gillespie e i nostri Gerardo Iacoucci e Luciano Fancelli.

Quello del 9 dicembre è un altro incontro tra un regista,  Roberto Andò, che all'attività nel campo del cinema alterna molte regie operistiche e teatrali,  e un musicista, Matteo D'Amico, uno dei compositori più apprezzati della “generazione di mezzo”, che non parleranno però delle proprie esperienze ma ricorderanno il compositore Francesco Pennisi, scomparso tredici anni fa e sempre rimpianto da quanti ebbero la fortuna di conoscerlo come persona squisita e artista riservato e raffinato. Partito da posizioni vicine all'avanguardia postweberniana, Pennisi approdò presto ad un linguaggio molto personale, dove il timbro è l'aspetto di primaria importanza, con esiti molto ricercati e preziosi. Naturalmente anche in questo caso alle parole si alternerà la musica, eseguita dall'Ensemble Musica d'Oggi.

L'11 dicembre spazio alla musica classica con il più aristocratico degli organici cameristici, il quartetto d'archi. Il Quartetto Bernini, affermato in Nord e Sud America, in Europa e in Medio ed Estremo Oriente come uno dei migliori giovani quartetti, eseguirà il meraviglioso Quartetto “la Morte e la fanciulla” di Franz Schubert. Per il Quintetto n. 2 di Antonin Dvorak, ricco di affascinanti reminiscenze del canto popolare boemo, ai quattro strumenti ad arco si aggiungerà Marisa Tanzini, pianista di fama internazionale e di grande esperienza.

Il concerto del 16 dicembre è dedicato ad un incontro con Paolo Buonvino, autore delle musiche per i film di tanti celebri registi, tra cui Michele Placido, Giovanni Veronesi, Paolo Virzì, Carlo Verdone, Roberto Faenza, Antonello Grimaldi e soprattutto Gabriele Muccino, con cui ha sviluppato un rapporto professionale di grande prestigio. Con le sue musiche per il cinema ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'argento. Egli stesso parlerà delle sue esperienze di compositore e Pasquale Laino (clarinetto e sax), Andrea Avena (contrabbasso) e Alessandro Gwis (pianoforte) eseguiranno le sue musiche.

Per finire, il 19 dicembre un concerto di grande originalità e di ancor più grande interesse, che presenta musiche distanti tra loro ben sette secoli, eseguite da un insolito organico di voci (quelle del Ready Made Ensemble) e percussioni (quelle di Ars Ludi) sotto la direzione di Gianluca Ruggeri, vulcanico musicista dai mille interessi. Musiche del Cinquecento e dei nostri giorni vengono fatte dialogare, rivelando insospettate e profonde affinità testuali e musicali. In particolare ascolteremo musiche del Trecento di Jacopo da Bologna, del Cinquecento di Tomas Luis da Victoria, del Novecento di Luciano Berio e di due tra i più interessanti compositori contemporanei, Giorgio Battistelli e Mauro Cardi.

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