Convince il pianismo di Antonio Figura. Nuovo appuntamento con Antonella Vitale
Prosegue con successo, alla Casa del Jazz, anche questo nuovo ciclo di guide all’ascolto dedicato agli standard e condotto da Gerlando Gatto. Ospite nella serata del 13 novembre il trio del pianista Antonio Figura con Francesco Puglisi al contrabbasso e Michele Salgarello alla batteria.
Dopo la sigla, “Estate”, eseguita da Michel Petrucciani, si è passati all’ascolto del primo standard in programma, “Time remembered”, e la serata è salita immediatamente di tono. Il brano di Bill Evans è infatti una delle pagine più sofisticate e preziose dell’intera letteratura jazzistica e ottima è apparsa la scelta di Gatto di far vedere un celebre video dello stesso Evans accompagnato da Eddie Gomez al contrabbasso e Marty Morell alla batteria. Come è nella natura della formula scelta dal conduttore, abbiamo riascoltato “Time remebered” in una esecuzione totalmente diversa, quella del Kronos Quartet, esecuzione davvero straordinaria per originalità e pertinenza.
Dopo queste due bellissime pagine era davvero difficile esibirsi; eppure il trio di Figura ha affrontato la prova con giusto cipiglio meritandosi un lungo e convinto applauso; fin dalle primissime note, il pianista siciliano ha evidenziato uno stile del tutto proprio che, pur prendendo le mosse proprio da Bill Evans, ha saputo elaborare uno stile affatto personale. E ben si capisce perché molti critici hanno sottolineato il fatto che Figura lavora spesso per sottrazione: in parole semplici, il pianista si guarda bene dallo scaricare addosso all’ascoltare una miriade di note (pur essendo in grado di farlo) e preferisce disegnare lunghe linee melodiche, con poche note, lasciando quindi all’ascoltatore il tempo di assorbire, assimilare ciò che va ascoltando. E in questo senso ha trovato una particolare rispondenza nei compagni di viaggio con un Puglisi sempre preciso e propulsivo e un Salgarello superlativo anche con le spazzole.