Bozzolan e Colombo al Festival Jazz.EU del Cile

Bozzolan Colombo

Il pianista Luigi Bozzolan e il multistrumentista Eugenio Colombo si esibiranno nei prossimi giorni in Cile: l’Istituto Italiano di Cultura di Santiago li ha invitati a partecipare al “Festival JAZZ.EU” in programma dal 26 novembre al primo dicembre.

Nel corso della manifestazione musicisti cileni di riconosciuto valore si misureranno con artisti provenienti da Germania, Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Polonia e Norvegia. Sette formazioni europee e sette cilene, selezionate dal pianista e compositore Martin Joseph, si incontreranno in doppi concerti programmati in diverse locations quali la Thelonious, Universidad Academia Humanismo Cristiano, Ladrón de Bicicletas, Patio Bellavista, Instituto Profesional Projazz e Centro Cultural Lo Prado, e, per la prima volta, nella Plaza Camilo Mori con un meraviglioso concerto inaugurale prodotto in collaborazione con la I “Municipalidad de Providencia” aperto a tutta la comunità.

Molti dei lettori rileggeranno con piacere il nome di Martin Joseph dal momento che il musicista inglese è stato per lunghi anni protagonista delle scene jazzistiche italiane e in particolare romane.

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Giuseppe Verdi e la scuola dell’Italia unita

Giuseppe_Verdi

Il 26 novembre, un’iniziativa congiunta del Teatro dell’Opera di Roma e del MIUR (Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica) ha celebrato il tema “Giuseppe Verdi e la scuola dell’Italia unita”. Ne diamo notizia da queste colonne perché molte volte si è qui dibattuto sulla necessità di un’educazione musicale effettiva nel sistema scolastico-formativo e nei mass-media e si è parlato di musica in senso ampio.

Luigi Berlinguer, presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica, molto si è speso perché essa divenga una realtà concreta nella scuola italiana; se ciò avvenisse il beneficio sarebbe immenso in termini culturali, sociali ed economici: la musica è un patrimonio vivo di valori e, al contempo, può essere un volano economico, una parte di quel “giacimento culturale” che l’Italia sta utilizzando solo in parte.

La giornata si è articolata in un convegno di studi mattutino al foyer del Teatro dell’Opera di Roma ed in una serie di concerti pomeridiani di studenti, al Teatro Nazionale. Al dibattito – introdotto da Luigi Berlinguer e dal sovrintendente del Teatro dell’Opera Catello De Martino – hanno partecipato docenti universitari (Giuseppina La Face, Raffaele Mellace, Antonio Rostagno, Luca Aversano), Markus Engelhardt dell’Istituto Storico Germanico di Roma ed Angelo Mossa. Si è trattato di un approfondimento, sul piano storico-critico, del contributo di Verdi e della sua musica alla formazione di una coscienza nazionale anche in ambito culturale e scolastico.

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