Da Torino a Napoli il Jazz allo stato puro di Emanuele Cisi

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Non è facile, lo abbiamo detto tante volte, delineare cosa sia e cosa non sia “ Jazz “. Neanche in fondo è utile trovare una definizione rigida, perché in generale la musica, ma in particolare questo genere di musica è talmente “aperta”, piena di infinite possibilità espressive, soggetta ad influenze culturali, esterne, ma anche soggettive e legate al singolo musicista, che ogni definizione in fondo è inadatta, stretta, insufficiente.
Eppure ci sono concerti in cui immediatamente e istintivamente si pensa: “ecco, questo è Jazz”.  Ovvero, ci sono casi in cui si capisce che quella musica è indiscutibilmente Jazz (il che non toglie che altre non lo siano).

Il concerto a Volla, primo di un minitour che ha visto il sassofonista torinese Emanuele Cisi attraversare la Campania insieme a ottimi musicisti “del territorio”, ha dimostrato che il Jazz è ovunque lo si suoni. L’ Auditorium di Volla poteva essere benissimo  New York, città dalla quale Cisi è appena tornato e nella quale (e non DALLA quale) ha portato il suo Jazz (e un nuovo cd con il suo trio americano con Joseph Lepore e Luca Santaniello, “Where or When”, edito da Max Jazz) .

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