Rassegna “Elle [S] Pinky High Jazz” -tutto marzo Donne Leader in Jazz al “28”

Il 28 Divino Jazz Club è lieto di presentare la seconda edizione della rassegna “Elle [S] Pinky High Jazz” dedicata alle jazziste per tutto il mese di marzo!

Questa stagione, la rassegna sarà “estesa” alla musica classica, alla poesia, agli spettacoli e naturalmente alle formazioni jazzistiche capitanate da donne leader!
La rassegna è¨ nata con l’obiettivo di diffondere le realtà jazzistiche “femminili” del territorio laziale e anche, nel nostro piccolo, nazionale. Il tutto senza nessun contributo, patrocino o sponsor di sorta…

Perché la “festa della donna” sia non solo l’ 8 marzo… ma tutto il mese!

Questo progetto è stato voluto con forza da Natachà Daunizeau, la “boss” del 28DiVino Jazz che frequentando assiduamente da 5 stagioni l’ambiente jazz capitolino, un giorno ha osservato: ” Certo però , il jazz è molto maschilista”, sorridendo come fa lei.
Ovvio che ci sono sicuramente più uomini che suonano il contrabbasso o il tenore, ma ci sono anche donne, molte che non hanno niente da invidiare ai maschietti, nemmeno i peli sulla lingua: questa è stata la risposta che ci siamo dati come 28 Divino Jazz.

Et voilà ! Spazio alle donne nel jazz e nell’arte. Spazio al sesto senso. Spazio a chi dovrebbe avere molto, ma molto più valore, in questa società “maschilista” , che sia nell’arte, nelle scienze, nella finanza, nell’imprenditoria … e ovviamente nella politica. Per queste ragioni il mese di marzo sarà esclusivamente “Pinky”!

Tutte le artiste, “capobanda” delle loro situazioni, si alterneranno sul palco i martedì, venerdì, sabato e domenica. Appuntamenti dedicati al Jazz di matrice originale, “leitomtiv”del jazz club romano, ma anche a Musica Classica (arpa e piano Mmrtedi 25 marzo), Poesie e Piano (venerdì 7 marzo). Inoltre,in alcune domeniche del mese ci saranno presentazioni, spettacoli fatti “a misura” dello spazio e naturalmente concerti.

“Alors, Vive les femmes!”

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I nostri CD. I sogni di Anzovino. La fisicità di Belli

I NOSTRI CD

Nonostante “ A proposito di jazz” sia evidentemente dedicato alla musica afro-americana, ogni tanto usciamo dal seminato quando reputiamo che sia interessante segnalarvi alcune produzioni musicali anche se le stesse non rientrano a pieno tiolo nell’ambito jazzistico.

E’ il caso di due album quanto mai diversi tra di loro ma non privi di un certo interesse: “Vivo” di Remo Anzovino (Egea 167) e “Sangue Blues” di Paolo Belli (Planet Records 333).

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Su “A proposito di Jazz” niente più “Sanremo”

Sanremo_2014_logo

Molti amici e lettori mi hanno scritto chiedendomi perché quest’anno nulla avessi scritto sul Festival di Sanremo che i suoi 64 anni li dimostra tutti.
La risposta è complessa, comunque cercherò di essere il più chiaro possibile.

Innanzitutto quando si va avanti con l’età ci sono due reazioni abbastanza comuni: il divenire meno concilianti e dare molta più importanza al tempo che passa. Di qui il solo pensiero di trascorrere parecchie ore davanti ad una macchina parlante per ascoltare canzoni insulse e parole al vento è stato semplicemente insopportabile… si è vero, ho sempre detto che il Festival di Sanremo rappresenta una sorta di specchio della società italiana… ma in questo particolare momento non è che il nostro Paese mi piaccia tanto! Se a ciò si aggiunte l’annunciata ennesima sortita di Grillo, allora converrete con me che vedere il Festival sarebbe stato come sottoporre il cuore di un ottantenne alla maratona di New York.

Ciò premesso ritengo che sia stato un errore affidare ancora una volta la conduzione del Festival a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. In particolare Fazio è uno dei personaggi più indigeribili che la RAI possa ammannirci, un conduttore dal buonismo double face, reale con i potenti (specie se appartenenti ad una ben precisa parte politica) inesistente con tutti gli altri. Francamente non riesco a capire perché un personaggio del genere debba guadagnare una barcata di soldi…o forse lo capisco fin troppo bene e la cosa mi fa leggermente innervosire. E non mi si venga a dire che la retribuzione è legata a quanto i suoi programmi rendono in termini di pubblicità perché allora bisogna mettersi d’accordo su un punto fondamentale: se la regola del mercato vale per Fazio, allora deve valere per tutto, capito? Per tutto? Inoltre, se si applica questo criterio, dovrebbe essere Fazio a indennizzare gli inserzionisti RAI delusi dal fatto che ben tre milioni di telespettatori hanno abbandonato il Festival.

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JAM Jazz A Mira: il decennale il 14, 15 e 16 marzo a Mira (VE)

JAM 2014
rassegna dedicata al JAZZ indipendente
suoni, immagini e parole dal jazz del futuro
venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 marzo 2014
a Mira, Venezia

Quella del 2014 sarà la decima edizione di “JAM, Jazz A Mira”: l’anniversario dei dieci anni sarà caratterizzato da una tre giorni di proposte che provengono dall’ambito jazzistico italiano e internazionale, con protagonisti ‘suoni, immagini e parole dal jazz del futuro’ e un legame che JAM ha con il territorio in cui nasce.

La rassegna si terrà il 14, 15 e 16 marzo, ed è organizzata dall’Associazione Culturale Keptorchestra e dalla Scuola di Musica Thelonious Monk di Mira (VE), con la direzione artistica del sassofonista, compositore e docente Nicola Fazzini, la collaborazione e il contributo del Comune di Mira, in partnership con la Fondazione Riviera-Miranese, il network JJU (acronimo che include le rassegne Jazznostop e Ubi Jazz), l’etichetta nusica.org, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università degli Studi di Padova.

Novità e rinnovamento che caratterizza il jazz contemporaneo ma anche attenzione nei confronti della tradizione e della dimensione ‘didattica’, con protagonista assoluta la musica, che troverà spazio in luoghi intimi e suggestivi quali il ‘JAM Club’ presso le Cantine di Villa dei Leoni, che ospiterà le serate del 14 e 15 marzo.

Ospiti saranno alcuni giovani musicisti e bandleader che, grazie alla loro originalità, sono stati in grado di creare una poetica musicale degna di nota, ma anche ensemble nati sia nell’ambito della Scuola Monk, vero motore di JAM, sia all’interno dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Università degli Studi di Padova.

In concomitanza a JAM si svolgerà, infine, la manifestazione “I fiumi del vino”, nata dall’impegno dell’Assessorato al Turismo del Comune di Mira, organizzata per il terzo anno consecutivo dalla Fisar, per il 2014 in partnership con Pro Loco di Mira e Associazione Culturale Keptorchestra. Avrà luogo presso gli spazi di Villa dei Leoni il 15 e 16 marzo mentre gli espositori delle oltre 40 aziende coinvolte, saranno presenti durante le serate che si terranno al ‘JAM Club’ (http://www.fisarvenezia.com/).

Si parte venerdì 14 marzo presso il ‘JAM Club’ con il quartetto guidato dal trombettista Gabriele Mitelli, classe 1988, e l’album-progetto “Hymnus ad nocturnum” (PDM REC, 2014) con Alfonso Santimone al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Nelide Bandello alla batteria; ospite Francesco Bigoni al sax. Le composizioni sono firmate da Mitelli stesso e dedicate a figure a tuttotondo del suo percorso artistico quali Pier Paolo Pasolini, Amedeo Modigliani, Antonin Artaud e molti altri; esse si muovono tra melodia e forma canzone, armonie astratte, ricerca e improvvisazione, lasciando da lì fluire la bellezza del ‘canto’ che le distingue. (Ore 21.00 primo set, ore 22.00 secondo set; ingresso: intero euro 7, ridotto euro 5).

Il sassofonista statunitense Logan Richardson e il suo quartetto con Tony Tixier al piano, Simon Tallieu al contrabbasso e Gautier Garrigue alla batteria, saranno ospiti del ‘JAM Club’ sabato 15 marzo. Tra i più innovativi giovani strumentisti e compositori rivelatisi negli ultimi tempi sulla scena newyorkese, classe 1980, Richardson è originario di Kansas City nel Missouri ma vive oggi tra New York e Parigi. Designato come “una ventata d’aria fresca per la futura scena musicale” statunitense e mondiale, la sua grande consistenza espressiva è stata in grado di sfondare i confini della ‘musica moderna improvvisata’: con essa ha dimostrato di sapersi muovere compiutamente nell’area più avanzata del post-bop di oggi e non solo. I suoi lavori discografici da leader “Cerebral Flow” (Fresh Sound New Talent, 2007) e “Ethos” (Inner Circle Music, 2009) hanno ricevuto ottime accoglienze dalla critica; attualmente sta preparando il suo terzo album in solo per la Concord Records. (Ore 21.00 primo set, ore 22.00 secondo set; ingresso a biglietto unico: intero euro 10, ridotto euro 8).

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Se n’è andato Gianni Borgna, persona “per bene”

Gianni Borgna

Neanche lui si occupava di jazz ma era indubbiamente un uomo di cultura, un grande esperto di musica e una persona “per bene” cosa che in questi tempi fa la differenza: sto parlando di Gianni Borgna, saggista-critico musicale-politico, spentosi all’età di 67 anni dopo una lunga malattia.

Grande esperto di musica, dicevo, ed in effetti Borgna è stato uno degli studiosi più attenti  del mondo della canzone cui ha dedicato numerosi scritti tra cui il «La grande evasione. Storia del Festival di San Remo – 30 anni di costume italiano» che ha praticamente sdoganato il Festival da semplice momento di evasione a specchio di tutta una cultura e quindi di una società, di una identità nazionale di cui cantanti come Toto Cotugno, Orietta Berti, Domenico Modugno erano parte integrante tutt’altro che secondaria.

Chi nella Capitale si occupa di musica per forza, una volta o l’altra, deve aver avuto a che fare con Borgna ed egli era sempre disponibile, gentile, mai una risposta sgarbata, ma sempre quell’elegante ironia e quella leggerezza che lo contraddistinguevano unitamente ad un’attitudine, ben presente, ad ascoltare le ragioni degli altri, con pacatezza, ragionevolezza.

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Le grandi donne del ‘900

Elle singulaire

Giampaolo Ascolese festeggia i quarant’anni di attività musicale (ed il lungo sodalizio artistico-esistenziale con Marie Reine Levrat) con una produzione multimediale. “Elle, singulière, plurielle” è un CD + DVD firmato a quattro mani da Ascolese e Levrat, con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Gerardo Iacoucci nonché  la collaborazione di Massimo Achilli.

Nato come performance pluriartistica, “Elle, singulière, plurielle” è stato presentato al romano Parco della Musica, seguito e recensito sul nostro sito: oggi è possibile ripercorrerlo (anche attraverso modalità e sentieri inediti) grazie alla (auto)produzione dei RealTimeStudios.

“Questo terzo progetto che presento con Marie Reine Levrat – spiega nel booklet il batterista-compositore-performer Giampaolo Ascolese – è senz’altro il più impegnativo perché (…), oltre a contenere anch’esso alcuni brani originali, ha la peculiarità che le musiche siano state scelte proprio per adattarle ad argomenti prestabiliti. In parole povere questo progetto è l’unico in cui sia stata creata prima la sceneggiatura e poi sia le musiche che il visivo ne sono stati una diretta conseguenza.

E’ un progetto dedicato alle donne importanti e non, dal 1900 al 1965”.

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