Se n’è andato Gianni Borgna, persona “per bene”

Gianni Borgna

Neanche lui si occupava di jazz ma era indubbiamente un uomo di cultura, un grande esperto di musica e una persona “per bene” cosa che in questi tempi fa la differenza: sto parlando di Gianni Borgna, saggista-critico musicale-politico, spentosi all’età di 67 anni dopo una lunga malattia.

Grande esperto di musica, dicevo, ed in effetti Borgna è stato uno degli studiosi più attenti  del mondo della canzone cui ha dedicato numerosi scritti tra cui il «La grande evasione. Storia del Festival di San Remo – 30 anni di costume italiano» che ha praticamente sdoganato il Festival da semplice momento di evasione a specchio di tutta una cultura e quindi di una società, di una identità nazionale di cui cantanti come Toto Cotugno, Orietta Berti, Domenico Modugno erano parte integrante tutt’altro che secondaria.

Chi nella Capitale si occupa di musica per forza, una volta o l’altra, deve aver avuto a che fare con Borgna ed egli era sempre disponibile, gentile, mai una risposta sgarbata, ma sempre quell’elegante ironia e quella leggerezza che lo contraddistinguevano unitamente ad un’attitudine, ben presente, ad ascoltare le ragioni degli altri, con pacatezza, ragionevolezza.

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