JAZZiT con Max Roach

Jazzit Max roach

Ancora una splendida copertina a caratterizzare il numero attualmente in distribuzione di JAZZiT: Max Roach da giovane con la scritta “We Insist!”, una scritta che con sole due parole richiama l’impegno politico e poetico di tutta una vita. Max Roach , oltre ad essere un grandissimo artista, fu un elemento importante nella lotta per l’emancipazione del popolo afro-americano, un batterista che rimane nella storia dei neri americani tout court.

Questa volta ad occuparsi del pezzo di copertina non è solo il direttore Luciano Vanni: così tre contributi sono di Sergio Pasquandrea mentre Vanni si sofferma su gli anni sessanta; l’intero servizio è corredato da un’utile guida discografica e soprattutto da una ricca e splendida iconografia.

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Un grande De Crescenzo

Eduardo De Crescenzo

In questi ultimi anni parecchi cantanti pop hanno abbandonato il primitivo campo d’azione per incunearsi nel mondo del jazz, avendo cura di circondarsi di jazzisti degni di questo nome. Di qui alcune operazioni, artisticamente parlando, ben riuscite anche se nella maggior parte dei casi la valenza di tali azioni non è andata al di là del tentativo di cercare un nuovo pubblico nella speranza di rinverdire gli allori del passato.

In quest’ambito, a mio avviso, una delle realizzazioni più riuscite è stata quella posta in essere da Eduardo De Crescenzo (cantautore, fisarmonicista e arrangiatore) e ora, finalmente documentata, dal bellissimo album “Essenze Jazz”.

De Crescenzo che negli anni scorsi si era affermato come uno dei cantautori più sensibili e originali della scena nazionale, ha pensato bene di scegliere quindici sue già note composizioni con l’aggiunta di un inedito assoluto “Non tardare” e rivestire il tutto in chiave jazzistica grazie all’apporto di un valido arrangiatore e pianista quale Stefano Sabatini e di un gruppo di eccellenti musicisti come Marcello Di Leonardo alla batteria, Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Daniele Scannapieco e Sandro Deidda ambedue sia al sax tenore sia al sax soprano e Lamberto Curtoni al violoncello.

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Giovani e Conservatorio

Alfredo Santoloci

Alfredo Santoloci

E’ tempo di iscrizioni ed anche il conservatorio di S.Cecilia ha programmato una serie di “open day” (dal 3 febbraio al 19 marzo) per dar modo a chi vuole avvicinarsi al mondo della musica di entrare nella bella sede di via dei Greci e di respirarne l’atmosfera.

Il 12 febbraio in due set mattutini (10 e 11,30) si è esibita la Cecilia Jazz Band, formazione orchestrale guidata dal maestro Alfredo Santoloci (che da pochi mesi ha assunto la carica di Direttore del conservatorio romano). La neonata big-band è espressione del Dipartimento Jazz (diretto da Paolo Damiani) ed è composta da allievi ed allieve, con il contributo del Maestro Stefano Pagni al basso elettrico. Di fronte ad una platea di studenti delle scuole secondarie di I e II grado (dagli undici ai diciotto anni), la Cecilia Jazz Band ha suonato nel magnifico auditorium dominato da un maestoso organo ed impreziosito da stucchi con “puttini” alle prese con vari strumenti.

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La musica bella di Pierluigi Balducci con Taylor, McCandless e Rabbia

Pierluigi Balducci (foto Dorit Winkler)

Pierluigi Balducci (foto Dorit Winkler)

Se dovessi trovare un aggettivo per definire il concerto al Folkclub di Pierluigi Balducci con Paul McCandless (oboe e sax), Michele Rabbia (batteria) e John Taylor (pianoforte) lo definirei “morbidamente complesso”. Ovvero melodico, fruibile, accattivante ma non “easy” nel senso deteriore del termine. E il motivo non è difficile da capire.

Pierluigi Balducci suona il basso elettrico portando un retroterra di suggestioni varie che fanno parte di un suo personalissimo linguaggio musicale: il Jazz naturalmente, ma anche il tango, la musica brasiliana, e – come orgogliosamente ricorda durante il concerto – anche la sua Puglia. Non collage, piuttosto trama, tessuto di suoni che sembrano essere connaturati a John Taylor e Paul McCandless, e a Michele Rabbia, che trasforma quei suoni in battiti e altri suoni.  Lo dice Balducci: “io ho sempre suonato con loro, quando suonavo con il mio basso sui loro dischi, mi è sembrato naturale chiedere la loro collaborazione”.Tutto dunque scorre naturale, piacevole, e pieno di spunti reciproci continui. Brani originali tratti dal cd “Blue from Heaven”, edito da “Dodicilune”, che Balducci sta portando in giro per l’ Europa con questi tre straordinari musicisti, ma anche standard classici di autori come Bill Frisell, affrontati con una varietà di approccio notevole: ruoli intercambiabili nell’ esposizione dei temi, nel disegno sempre curato degli accompagnamenti reciproci, soli che diventano melodie nelle melodie, momenti ben definiti armonicamente e ampi spazi sospesi.

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I nostri CD. Jazz in rosa


I NOSTRI CD

Forse mai come in questo momento il jazz italiano ha potuto vantare una schiera di jazziste di ottimo livello. Molte di queste nuove leve sono delle vocalist ma non mancano le strumentiste sempre di grande personalità. Con queste recensioni Vi presentiamo alcune di queste nuove stelle sottolineando che il panorama offertovi è tutt’altro che esaustivo.

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RADIO JAZZ ST.LOUIS ON LINE DAL 24 FEBBRAIO

Sarà on line dal 24 febbraio 2014 una nuova radio dedicata interamente al jazz,  RADIO JAZZ SAINT LOUIS in collaborazione con la già nota Radio Spazio 900- http://www.radiospazio900.it

Particolarità della web radio del Saint Louis è la proposta continua di 24 ore di jazz al giorno, dal lunedi al venerdi con programmi che riguarderanno  l’intero arco del jazz dalle origini ad oggi. Ogni trasmissione avrà la durata di due ore e dal 24 febbraio al 30 maggio il palinsesto giornaliero sarà dedicato a

LE VOCI INDIMENTICABILI – I cantanti di jazz: i bluesmen degli inizi, le bluesingers,  i crooner, gli scat-singers, il  vocalese, i capiscuola

I GRANDI DEL JAZZ – dedicato alle grandi figure del jazz di ieri e di oggi

JAZZ NEWS – approfondimento settimanale dedicato alle novità e all’attualità

JAZZ DAL VIVO – con registrazioni spesso inedite di concerti e festival dalla fine degli anni trenta ad oggi provenienti dagli archivi di tutto il mondo, fra cui registrazioni dei Festival del Jazz di Newport,  di Antibes-Juan-Les-Pins e altri  celebri come il 1938 Carneige Hall Jazz Concert o il Metronome del 1944, ma anche  registrazioni di concerti di importanti musicisti, Bill Evans,  Phil Woods,  Miles Davis, Wynton Marsalis, Dizzy Gillespie, Sun Ra ed altri ancora

LE GEMME DEL JAZZ – le incisioni di jazz più importanti e più significative di ieri e di oggi. Nel corso del programma saranno messe a confronto due o più versioni dello stesso brano nell’interpretazioni di differenti musicisti

JAZZ IN ITALIA – programma dedicato al jazz italiano, nella sua globalità. A cadenza settimanale (ogni venerdi) sarà messo on line un incontro con un musicista italiano che racconterà le sue esperienze e la sua storia. I primi protagonisti della trasmissione saranno Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, il chitarrista Eddy Palermo, Dino Piana ed il giovane, ma già conosciuto sassofonista Piero Delle Monache.  

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