Il 30 marzo a Venezia CREI, il nuovo ensemble fondato dal sassofonista Nicola Fazzini debutta al MusiCaFoscari Jazz Fest

Una grande attenzione alla contemporaneità, all’innovazione e alla ‘costruzione’ musicale: sono questi alcuni tra i caratteri di CREI (Composizione, Ricerca e Improvvisazione) neonato ensemble a geometria variabile, fondato e diretto dal sassofonista Nicola Fazzini in collaborazione con il progetto MusiCafoscari dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’etichetta musicale nusica.org, che vede una nutrita front-line di strumenti a fiato e una vigorosa sezione ritmica a ‘creare’ (come già dice il nome) un suono che evoca sì il jazz ma che ha l’ambizione di rappresentare e interpretare il luogo, il tempo e la realtà in cui viviamo e in cui siamo quotidianamente immersi.
Il gruppo è formato da alcuni tra i migliori e caparbi esecutori e compositori del Nordest Italia ossia, Ettore Martin al sax tenore, Gianluca Carollo e Daniele Goldoni alla tromba, Federico Pierantoni al trombone, Alberto Prandina al corno, Glauco Benedetti alla tuba, Saverio Tasca al vibrafono, Alessandro Fedrigo al basso elettrico e Luca Colussi alla batteria.
Questa formazione esordirà domenica 30 marzo (ore 21.00) presso il Teatro Ca’ Foscari Santa Marta di Venezia (Dorsoduro 2137), nell’ambito e a chiusura della seconda edizione del MusiCaFoscari Jazz Fest, una tre giorni di concerti gratuiti dentro e attorno al jazz e alla musica d’improvvisazione contemporanei.

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I nostri CD. Lara Iacovini – “Right Together” – Abeat

Lara Iacovini singing_b

Come sottolineato altre volte, il panorama jazzistico italiano è letteralmente invaso da una schiera di vocalist che sembra non avere fine. Molte, anzi moltissime di queste sono ben preparate, in possesso di eccellenti mezzi vocali e di una sostanziosa base di studio… peccato che solo pochissime sono anche in grado di fornire interpretazioni personali in grado di ben distinguerle. Di questa ristretta cerchia fa sicuramente parte Lara Iacovini che nel maggio dello scorso anno ha registrato questo bellissimo album in compagnia niente di meno che Steve Swallow al basso elettrico, Adam Nusbaum alla batteria, Roberto Soggetti al pianoforte e Paolino Dalla Porta al contrabbasso con l’aggiunta di Giovanni Mazzarino in due brani e del vibrafono di Andrea Dulbecco in cinque.

Quasi inutile sottolineare come il CD si giochi tutto sul rapporto a tre fra composizione, interpretazione vocale e ruolo del basso elettrico. Nel concepire questo album come una sorta di omaggio all’illustre bassista, Lara ha scelto quattro brani di Swallow , uno della sua compagna Carla Bley, più una composizione di Tom Harrell, una di Mazzarino e due splendidi standard di Billy Strayhorn; poi ha compiuto un’operazione assai coraggiosa: scrivere dei testi in inglese, operazione tutt’altro che comune. La sfida è andata a buon segno dal momento che le parole appaiono sempre ben inserite nel generale contesto del pezzo offrendo alla vocalist possibilità interpretative di sicuro spessore. Il canto della Iacovini appare sempre fermo, sicuro, controllato ma non per questo meno spontaneo anche nei momenti – non moltissimi – in cui l’improvvisazione prende il sopravvento sulla scrittura.

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BASSVOICE PROJECT CON SILVIA BARBA E PIPPO MATINO FEAT. PAOLO RECCHIA

Un basso elettrico che costruisce, nota dopo nota, le melodie di celebri brani italiani e internazionali con una voce potente e intensa che gioca con i suoni e le emozioni. Questi gli ingredienti della serata di giovedì 20 marzo all’Alexanderplatz di Roma (Via Ostia 9, info 06/39721867) che vedrà protagonista il BassVoice Project di Pippo Matino – uno dei più importanti bassisti d’Europa – e di Silvia Barba, cantante romana cresciuta artisticamente tra la capitale e Parigi. Da cinque anni, con due album all’attivo, portano avanti un percorso che si snoda lungo la canzone d’autore rivisitata in chiave jazz e brani originali scritti da entrambi. Per presentare il loro ultimo lavoro discografico, “Love and Groove”, sul palco del tempio del jazz romano, saranno accompagnati da uno dei più talentuosi sassofonisti italiani, Paolo Recchia, esponente della nuova leva jazzistica nazionale.

Pippo Matino e Silvia Barba, con il BassVoice Project si sono esibiti nelle principali città italiane e all’estero, da Roma a Parigi, da Torino a Catania, partecipando ai festival più prestigiosi. Il progetto musicale esalta l’idea personale della vocalità nuda, del groove, delle contaminazioni e delle sonorità mediterranee in un omaggio al pop ma anche al jazz moderno, di tradizione melodica e accostamenti insoliti. Il duo ha coinvolto nelle varie occasioni live altri strumenti come batteria, tastiere, sax e trombone collaborando con artisti tra i più interessanti del panorama nazionale. All’Alexanderplatz il BassVoice Project si esibirà con il giovane sassofonista laziale, Paolo Recchia. Classe ‘80 vanta importanti collaborazioni artistiche trasversali, dal pop al jazz. La sua intensa attività live lo porta costantemente in tour lungo tutto il territorio nazionale con il trio a suo nome. Esordisce a livello discografico nel 2008 con  “Introducing Paolo Recchia featuring Dado Moroni”; nel 2011pubblica il suo secondo cd “Ari’s Desire” con ospite il noto trombettista Alex Sipiagin, entrambi per la Via Veneto Jazz e distribuiti EMI Music. “Three for Getz” è il suo terzo album, prodotto in Giappone (già alla seconda ristampa) che omaggia la musica di Stan Getz e con il quale sta ottenendo importanti risultati e riconoscimenti di pubblico e di critica.

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Andrea Pozza Mattia Cigalini Duo a La Moscabianca di Ventimiglia. Mercoledì 19 marzo

Mercoledì 19 marzo  il pianista jazz Andrea Pozza e il sassofonista Mattia Cigalini si esibiranno in duo a La Moscabianca di Ventimiglia (Via Varaldo zona biscione, ore 21.30). La loro formula vincente consiste in un interplay disinvolto ed innato capace di dare risalto all’ispirazione del momento, nella migliore delle tradizioni jazz. Pozza e Cigalini proporranno brani di loro composizione oltre che una selezione di standard da Thelonious Monk a Billy Strayhorn, omaggiando così artisti che sono stati per entrambi fonte di ispirazione.

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