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Paolo Sapia – “Mostly Music” – SteepleChase SCCD 31776

L’album rappresenta il debutto in casa SteepleChase del sassofonista Paolo Sapia, italiano di nascita ma newyorkese di adozione. Paolo si è avvicinato alla musica studiando pianoforte dopo di che, nel 2004, è passato al sax alto; nel 2005 si è trasferito a New York grazie ad una borsa di studio della New York University. In questi anni Paolo ha studiato con illustri personaggi tra cui Antonio Hart, Mark Turner, Reggie Workman, Vincent Herring and Wayne Escoffery. Per questo importantissimo appuntamento discografico Sapia si presenta accompagnato dallo stellare Jimmy Cobb alla batteria, Philip Dizak alla tromba, Peter Zak al Rhodes e al piano e John Webber al basso. Il repertorio si basa su 4 originals di Sapia cui si affiancano brani, tra gli altri, di David Bowie, Willard Robison, Anthony Newley. Un repertorio, quindi, piuttosto variegato che, però, nulla toglie alla omogeneità dell’album. Sapia si muove con buona scioltezza e con molta intelligenza: sapendo di poter contare su alcuni partners di eccellente livello, dà loro il giusto peso con interpretazioni in cui il peso del leader mai risulta eccessivamente pressante. Eccellente il brano d’apertura – “Desire” – che richiama certe atmosfere alla Gerald Wilson con il gruppo che si muove collettivamente prima di lasciare spazio all’assolo di Sapia il cui linguaggio appare immediatamente ben calibrato, caratterizzato da un fraseggio fluido e da una bella sonorità. Dopo Sapia è la volta di Philip Dizak che suona praticamente senza vibrato, con note lunghe, dritte perfettamente tenute. A seguire l’assolo di Zak nell’occasione al Rhodes con la chiusura affidata all’unisono di tromba e sax; assolutamente magistrale il lavoro di Cobb. Ed è un po’ questo il clima che si respira per tutta la durata dell’album contrassegnato da una serie di assolo sempre ben centrati, il tutto senza trascurare l’impatto del collettivo.

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