ESCE “WAVES”, NUOVO ALBUM DEL CHITARRISTA RICCARDO CHIARION PER CALIGOLA RECORDS. CON JOHN TAYLOR, DIANA TORTO E ALTRI

ESCE PER CALIGOLA RECORDS IL NUOVO LAVORO DEL CHITARRISTA GORIZIANO CON, TRA GLI ALTRI, JOHN TAYLOR.
RICCARDO CHIARION “WAVES”: UN DISCO NARRATIVO E LIRICO, FATTO DI MOVIMENTI IMPREVISTI CHE SORPRENDONO

A oltre un anno dalla sua registrazione e a pochi mesi dalla prematura scomparsa di John Taylor, esce per Caligola Records “Waves”, il terzo lavoro da leader del chitarrista goriziano Riccardo Chiarion; si tratta di un disco importante, che matura in seno a un proficuo percorso artistico.
Già docente di conservatorio e musicista completo, ma soprattutto solista originale, compositore raffinato e abile arrangiatore, Chiarion crea un album di brani inediti narrativo e lirico, in grado di esprimere con delicatezza le sue idee musicali.
Lui stesso definisce in questi termini il proprio lavoro: «”Waves”: onde, increspature, vortici, riflessi, energie, il tutto tradotto in musica forte, inattesa e, alle volte, di attesa. Piani sovrapposti si allineano e sfasano per perdersi e ritrovarsi in contrappunti melodici e soluzioni armoniche che sorprendono, e galleggiano, si ripetono circolari, e in uno strappo si rigenerano e liberano. “Voce”, strumento umano per eccellenza: unisce e divide le onde creando ponti leggeri e sicuri, là dove la musica genera movimenti imprevisti e dinamici flutti.»
Due elementi che diventano un tutt’uno: come in ogni opera che possa dirsi completa, si segue qui una direzione ben precisa. La comprensibilità di “Waves” risiederebbe, dunque – e ancora –, in due qualità: nella levità e, insieme, nella coerenza musicale, che stupiscono sì, e che sono in grado di incantare chi ascolta.

Dalla scheda dell’etichetta
Il sestetto di «Waves» opera con una sinergia fluida ed empatica, e le note dei musicisti, Taylor “in primis” (sublime il suo pianoforte in Acquarello), scorrono liberamente come le acque cristalline di un fiume di montagna, ricche ma contenute in argini sicuri. Composizioni lente e riflessive si alternano ad altre prese a tempo medio o ancora più sostenuto. Decisamente riuscita la partenza, con la breve Ogni stella po ‘ncantà capace di trasformarsi in una ben più guizzante Voce. Benché Diana Torto sia presente in tutti i brani, sono solo quattro le canzoni che hanno dei testi; di queste tre portano la firma della cantante, mentre I have lost è tratta da una poesia di Emily Dickinson (Where I have lost, I softer tread). Chiarion è da oltre un decennio accompagnato da Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria, imprescindibili compagni a fianco di tre ospiti che spesso hanno lavorato insieme: sono Taylor, Julian Siegel (particolarmente ispirato il suo sax in Waves e Babele) e la Torto, che anche qui conferma le doti per cui è giustamente famosa. La sua voce è, infatti, il sesto strumento del gruppo e rinnova lo scat. Va infine dato merito a Chiarion d’esser riuscito a render omogeneo e unitario un progetto che poteva rischiare, al contrario, di apparire estemporaneo o legato soltanto alle forti personalità degli ospiti.

RICCARDO CHIARION «Waves» Caligola 2204
Diana Torto (vocals), Julian Siegel (tenor sax), Riccardo Chiarion (electric guitar),
John Taylor (piano), Alessandro Turchet (double bass), Luca Colussi (drums).
1) Ogni stella po ‘ncantà; 2) Voce; 3) Acquarello; 4) Waves;
5) Some other chance; 6) I have lost; 7) Other places; 8) Two lines;
9) Babele; 10) Come se spargesse nuvole; 11) Unknown.
All music composed by Riccardo Chiarion; lyrics of tunes n. 1/5/10 by Diana Torto;
Lyrics of tune n. 6 adapted from Emily Dickinson. All arrangements by R.Chiarion.
Recorded on 6th and 7th, mixed on 8th February 2014, by
Stefano Amerio, at Artesuono Recording Studios, Cavalicco (Udine).
Available on iTunes, http://www.apple.com/it/itunes
Exclusive distribution by I.R.D. Srl, http://www.ird.it

Sul sito dell’etichetta: http://www.caligola.it/shop/#!/RICCARDO-CHIARION-«Waves»/p/25058092/category=6723005

Iiro Rantala : crossover e ibridazione per una diversa estetica musicale

Nella splendida architettura acustica della Fazioli Concert Hall di Sacile, in provincia di Pordenone (ospitata nella sede dell’ormai internazionalmente celebrata fabbrica artigianale di pianoforti a gran coda, fondata dall’ingegner Paolo Fazioli) si è tenuto, giovedì 10 dicembre, il concerto di chiusura della rassegna “Il Volo del Jazz”, organizzata dal Circolo Culturale Controtempo.
A suonare uno dei meravigliosi ed unici “esemplari” Fazioli, l’estroso pianista finlandese Iiro Rantala, conosciuto per la sua ventennale militanza con il Trio Töykeät, tra i più eclettici e visionari del jazz nordeuropeo, con cui ha registrato una decina di dischi, alcuni dei quali per l’etichetta Blue Note.

Dopo aver sperimentato a fondo l’ampio spettro delle possibilità espressive con il suo trio, da qualche anno Iiro ha scelto di volare da solista, canonizzando in pochi anni un nomadismo di genere e muovendosi trasversalmente rispetto alle estetiche musicali dominanti. Certo, si può parlare di crossover, ed egli stesso ama essere accostato al jazz, in quanto, per definizione, musica dell’improvvisazione, tuttavia Rantala non ama costruire confini, il suo continuo lavoro di ricerca confluisce verso un’ibridazione di linguaggi sonori incontaminati.

Il suo peculiare modo d’intendere la musica si svela immediatamente dalle prime note di una swingeggiante “Thinking of Misty”, dedicata ad Erroll Garner ma solo come forma di pensiero, non certo per stretta attinenza stilistica. Iiro riesce ad estrapolare gli echi di tutto il suo universo musicale, che convergono in un repertorio nel quale mescola con maestria citazioni bachiane, come il Kyrie dalla Messa in si minore, Aria e le Variazioni Goldberg. Bach, che il pianista definisce “jazzista e improvvisatore” ante-litteram è un caposaldo della sua vocazione filologica e fondamento della sua solida preparazione classica.
(altro…)

Lo scat d’autore di Michelle Hendricks

Michelle Hendricks

Il vocalese e’ di gruppo, prendete i Manhattan Trasfer, o Lambert Hendricks and Ross. Ma è anche di singoli singers… Ella Fitzgerald, tanto per fare un nome. E in campo maschile ecco nella mente ricorrere appunto il cognome Hendricks, quello del mitico Jon. E’ per questo che un concerto con a capo sua figlia Michele può garantire un ghiotto assaporamento di scat d’autore.
Siamo a Castiglione Cosentino, su un colle adagiato in riva a Crati, e la rassegna e’ Jazz da Gustare, direttrice artistica Maria Letizia Mayera’.
Si diceva della Hendricks. Il genoma, anzi il janoma, in caso di figli d’arte jazzistica, e’ quello. E il pubblico sa di non sbagliare accorrendo al Teatro Il Piccolo. Belcanto jazz … Da gustare alle 21, prima del collettivo After Hours alle 23, gentilmente offerto dalla Casa. Un aperitivo musicale rinforzato a base di vocalese: note con appiccicati gorgoglii, borboglii, lamenti, vocalizzi sillabati in un ‘ escursione aereiforme di fonemi in libertà. (altro…)

Il 12 gennaio a New York Marco Castelli sonorizza il film muto “L’Inferno di Dante” presso l’Istituto Italiano di Cultura‏

IL SASSOFONISTA VENEZIANO PORTA A NEW YORK IL SUO NUOVO PROGETTO IN ‘SOLO’, PRIMA ASSOLUTA DELLA
SONORIZZAZIONE DEL FILM MUTO “L’INFERNO DI DANTE” (1911)

Una proiezione con sonorizzazione-concerto del film muto “L’inferno di Dante”: questo il nuovo progetto che il sassofonista veneziano Marco Castelli presenterà a New York, in prima assoluta, presso l’Istituto Italiano di Cultura il 12 gennaio 2016.
L'”Inferno”, film muto del 1911 di Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan prodotto da Milano Films, è il primo lungometraggio della storia cinematografica italiana. Adattamento della Prima Cantica della Divina Commedia, è stato a lungo reperibile solamente in copie danneggiate, mutile o censurate ma nel 2011, grazie a un lungo lavoro curato dalla Cineteca di Bologna, è stato restituito nella sua edizione princeps con la corretta successione delle inquadrature e nella pienezza della sua luce e dei suoi colori. Cent’anni dopo dunque, lo spettatore si può ritrovare nuovamente avvolto nella desolazione delle lande bucate da sepolcri aperti e da bagliori repentini, ma anche dalle attorniato fattezze bizzarre di creature mitologiche che vivono mostruose metamorfosi.

Marco Castelli, artista trasversale, da anni svolge la sua attività non solo nel mondo del jazz ma anche nell’ambito del teatro, della danza e della performance contemporanea; in questo lavoro si propone in ‘solo’ con la formula del ‘sax e live electronics’ per sonorizzare o ‘rimusicare’ questo capolavoro del cinema muto italiano e rendere al presente la sua modernità. Castelli ricuce infine il legame con gli Stati Uniti che è anche un’ulteriore caratteristica del film: proprio nell’anno d’uscita, infatti, ottenne un successo senza precedenti oltreoceano.

12 gennaio 2016
presso l’Istituto Italiano di Cultura di New York
“L’inferno di Dante”: rimusicazione sax + live electronics a cura di Marco Castelli

Video promo della performance: https://youtu.be/WjOJz4zmHaA
www.marcocastelli.org (altro…)

Raffaela Siniscalchi Quartet dal vivo all’Auditorium

Saranno le canzoni del leggendario cantautore USA protagoniste del concerto della cantante romana Raffaela Siniscalchi, lunedì 21 dicembre all’Auditorium Parco della Musica.
Per Raffaela Siniscalchi interpretare una canzone di Tom Waits è un viaggio straordinario pieno di scoperte, un addentrarsi tra le note e le parole cercandone l’essenza. L’artista ha scelto di entrare dentro ogni brano di Waits come si entra in un Luna-Park quando si è piccoli, per scoprire una parte di sé forse dimenticata. La spinta primaria è che Tom Waits, considerato uno dei più grandi cantastorie del ‘900, intimamente è una sorta di porta magica come lo specchio di Alice: passare attraverso le sue parole e le sue note, porta in un mondo altro nel quale si scoprono aspetti nascosti della musica; una tentazione quasi irresistibile per chi ha un amore sconfinato per il blues, il jazz e la poesia.
Raffaela Siniscalchi è una delle piu’ interessanti ed eclettiche voci del panorama italiano attiva come cantante ed attrice dalla fine degli anni’80. Ha fatto parte per più di dieci anni della “Compagnia della Luna” del Maestro Nicola Piovani col quale ha registrato cd e dvd e nel febbraio 2012 ha avuto l’onore di registrare con il Maestro Ennio Morricone per la colonna sonora del film “La Migliore Offerta” di Giuseppe Tornatore vincitore di sei David di Donatello e sei Nastri D’Argento. Nel 2015 sempre col Maestro Morricone ha cantato, insieme alla Roma Sinfonietta, ne la colonna sonora del film francese “En mai fait ce qu’il te plait” del regista Christian Carion. Accanto alle esperienze teatrali abbina, da oltre vent’anni, l’attivita’ di cantante jazz ed etno-jazz che ha svolto affiancando l’esperienza dei live con la registrazione con prestigiosi nomi del panorama jazzistico italiano come Roberto Gatto, Danilo Rea, Paolo Fresu , Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Paolo Damiani,Antonello Salis, Gabriele Mirabassi e Michele Rabbia.
Durante la serata la Siniscalchi interpreterà alcune delle più belle canzoni di Tom Waits, anticipando i brani del suo album “Waitin’4Waits” di prossima pubblicazione.
Sul palco Raffaela Siniscalchi (voce), Giovanna Famulari (violoncello), Massimo Antonietti (chitarra) e
Andrea Colella (contrabbasso). Special guest Simone Alessandrini (sax e clarinetto).

Lunedì 21 dicembre
Ore 21
Auditorium Parco della Musica – sala Teatro Studio Borgna
Viale Pietro De Coubertin, 30 – Roma
Ingresso Euro 15
Infoline 0680241281