Stefano Bollani e Valentina Cenni convincono con la “Regina Dada”

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Spettacolo intelligente, insinuante, a tratti intenso quello andato in scena il 29 marzo scorso al Teatro Eliseo di Roma. Scritto da Stefano Bollani e Valentina Cenni, “La Regina Dada” rappresenta il tentativo di trasmettere, attraverso le parole e soprattutto la musica, un messaggio oggi più che mai attuale: la necessità di rompere gli schemi, di destrutturare la propria esistenza, sulla scorta della lezione dadaista, se si vuole vivere ‘veramente’ anziché seguire schemi precostituiti.
Il tema c’è tutto, c’è anzi il pericolo che un argomento di tale importanza e profondità venga declinato in maniera tale da produrre uno spettacolo molto pesante.
E invece no! I due, compagni sulla scena così come nella vita, sono riusciti ad allestire una rappresentazione in cui il messaggio passa con levità senza nulla perdere della sua importanza.
Chi segue “A proposito di jazz” ricorderà certamente che non abbiamo risparmiato critiche a Stefano Bollani per voler fare troppe cose anziché dedicarsi unicamente all’arte pianistica che lo vede sublime interprete. Quindi ci siamo avvicinati a questa sua nuova esperienza di attore con una certa dose di scetticismo, ma ci siamo sbagliati. Poche le battute a disposizione di Stefano, ma l’artista le ha dette con pertinenza e soprattutto la sua presenza scenica è stata costantemente suggellata da quella giusta dose di ironia che oramai lo caratterizza anche fuori le scene. Ovviamente quando sedeva al pianoforte era il Bollani di sempre, il Bollani che incanta l’ascoltatore grazie ad una tecnica sopraffina e ad una rilevante capacità interpretativa. Ma, nel contesto della “Regina Dada” la musica gioca un ruolo fondamentale: allorquando il testo diventa un po’ troppo etereo o un po’ troppo pesante ecco intervenire le note, magistralmente eseguite da Bollani, che rimette le cose a posto e illustra un assioma troppo spesso dimenticato: la musica è forse l’unico linguaggio che può unire tutti, indipendentemente da latitudine, lingua, sesso, razza, religione. (altro…)