Presentata mercoledì 26 ottobre la stagione 2016-2017

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

11 Festival e Rassegne, 170 ore di lezioni, 250 concerti, 500 appuntamenti di cultura, arte , musica, didattica e tante altre novità: questi, in estrema sintesi, i numeri della Stagione 2016 – 2017 di Musica per Roma presentata mercoledì 26 ottobre.
Presenti, tra gli altri, gli assessori Lidia Ravera e Luca Bergamo, il Presidente MpR Aurelio Regina, l'Ad MpR José Dosal, il Presidente dell' Accademia di S.Cecilia Michele Dall'Ongaro e alcuni protagonisti del mondo artistico quali Gigi Proietti, Maria Rosario Omaggio, Ambrogio Sparagna, Danilo Rea, Roberto Gatto, Paolo Damiani…
Nel suo intervento, il Presidente della Fondazione Musica per Roma, Aurelio Regina, ha ricordato come quest'anno ci siano da festeggiare alcuni compleanni: l'Auditorium nel suo complesso compie 14 anni, la Fondazione Musica per Roma ha compiuto da poco 12 anni, la Presidenza Regina compirà invece 6 anni a dicembre. Nel corso di questo periodo è stato messo a disposizione del pubblico un patrimonio di nomi, di e di emozioni che vanta – ha detto Regina – pochi esempi nel mondo. “E' di ieri la notizia che la percentuale più alta di gradimento rilevata dall'indagine sui servizi pubblici assegna il voto più alto al settore culturale: 7,6. Ma l'Auditorium supera anche questa media: i romani gli assegnano un voto altissimo: 7,9. Solo per citare i dati più recenti, dall'1 gennaio al 19 ottobre 2016 si sono registrati 258.000 spettatori per circa 490 eventi in programma. Nello stesso periodo gennaio – ottobre, l'incasso lordo si è attestato su 8.136.000 euro. Mantenere questi numeri in linea con il trend storico della Fondazione è fondamentale, perché su di essi si basa la capacità di produrre e promuovere spettacolo e cultura. Purtroppo in un quinquennio il contributo pubblico ha subìto una defezione del 40%.”
L'Amministratore Delegato José R. Dosal, da parte sua, ha ricordato che la presentazione della stagione cade a un anno esatto dal suo insediamento al Parco della Musica. In questo anno è stata fatta una profonda indagine per capire quali sono le esigenze del pubblico, si è lavorato per preservare molti format storici, è stata impostata una nuova strategia non solo di comunicazione visuale ma anche di programmazione, per raggiungere gli obiettivi enumerati un anno fa: “giovani”, “internazionalizzazione”, “Auditorium 2.0”, “territorio”, “Auditorium va in città”. Ha ricordato alcuni momenti salienti di questa prima stagione, come l' spettacolo del Premio Nobel Dario Fo in cavea a Luglio Suona Bene 2016. Ha enumerato alcune tra le tante iniziative pensate per la valorizzazione dell'Auditorium, come la programmazione di Auditorium Family pensata ad hoc per le famiglie, il coinvolgimento della città attraverso i flashmob, l'invasione digitale di I Love Auditorium e le attività sui social network, il “renaming” della stazione della metro Flaminio, i tour internazionali delle produzioni discografiche, l'attivazione del Polo Museale dell'Auditorium. Tra gli ultimi artisti confermati, Vinicio Capossela, Patti Smith – con un progetto in onore di Papa Francesco – e Bob Dylan, con il quale è in corso la trattativa.

Luca Bergamo, Assessore alla Crescita Culturale di Roma Capitale, ha chiuso la conferenza stampa affermando, tra l'altro, che l'Auditorium è uno dei posti più amati della città, non solo per la sua programmazione ma perché è un luogo di incontro, un villaggio dove ci si sente parte di una comunità. Sostenendo che la ricostruzione del capitale sociale passa anche dalla possibilità di partecipare alla vita culturale e che l'asset principale della città di Roma è la cultura, Bergamo si è augurato che sempre più si riesca a estendere il diritto di partecipazione a settori della città che al momento ne sono esclusi, ai tantissimi cittadini che oggi non partecipano alla vita culturale. Le istituzioni non devono limitarsi quindi a dare la migliore offerta culturale al pubblico pagante, la programmazione più bella, ma devono riuscire a trasformare la posizione di forza in cui si trovano per cercare di ridistribuire l'offerta a più ampio raggio. Solo in questo modo l'offerta culturale può avere non solo un impatto importante sul benessere dei cittadini ma anche contrastare alcuni fenomeni che i sondaggi rilevano in percentuali allarmanti nelle grandi città: l'isolamento, la disgregazione dei rapporti sociali, la paura del futuro, la sfiducia verso i propri concittadini e verso la pubblica amministrazione.
Vediamo, adesso, più da vicino gli appuntamenti che maggiormente interessano i lettori di “A proposito di jazz”.
A novembre – dal 6 al 23 – è in programma il “Roma Jazz Festival” di cui abbiamo ampiamente riferito nei giorni scorsi. Festival a parte, altri appuntamenti importanti l'11 novembre Peppe Servillo & Solis String Quartet, il 20 novembre Enzo Avitabile & Bottari di Portico con ospite d'onore Manu Dibango. Nel periodo natalizio – dal 22 dicembre al 1 gennaio – ecco il “Roma Gospel Festival”; l'8 maggio sarà di scena Pat Metheny, un artista che molto ha dato alla musica ma che ora sembra in fase declinante. Dal 9 al 13 settembre la rassegna “Una striscia di Terra Feconda” che oramai si è affermata come uno degli appuntamenti più significativi dell'anno per gli appassionati di jazz… e non solo. Tra gli artisti in programma, ma per i quali non è stata ancora definita la data, si segnalano Ada Montellanico, Stefano Di Battista, Giovanni Guidi, Francesco Cafiso.

© foto Musacchio & Ianniello

Articoli scelti per te:

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

Commenti

commenti

Shares