Jan Garbarek: un concerto ‘algidamente’ inerte

Jazz&Wine of Peace 2016 - Jan Garbarek Group

l Jazz&Wine of Peace, la cui XIX edizione si è svolta a Cormòns (in provincia di Gorizia) dal 26 al 30 ottobre 2016, è un festival in continua evoluzione che collega la musica al territorio, con un cartellone di tutto rispetto e 18 concerti, seguendo i quali si può scorrazzare tra le splendide colline del Collio, in Friuli Venezia Giulia, tra dimore storiche e aziende vitivinicole situate in una terra sorprendentemente prodiga di eccellenti vini e di prodotti enogastronomici di altissima qualità.
A onor del vero, il festival è iniziato con un’anteprima speciale, il 23 ottobre nell’incantevole residenza dogale di Villa Manin, dove ho potuto gustare l’esibizione del Tinissima 4et, con Francesco Bearzatti al sax e al clarinetto, Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno De Rossi alla batteria: granitica formazione di punta del jazz nazionale e oltre. In una saletta strapiena, sopra le scuderie, la cui acustica mi ha consentito di apprezzare ogni singola nota, ho ascoltato un’esaltante esecuzione dell’ultima monografia in musica scaturita dalla brillante vis compositiva del sassofonista friulano, questa volta nel nome di Woody Guthrie, dopo le suite per Tina Modotti, Malcolm X e Thelonius Monk, attualizzato in veste rock!
“This Machine Kills Fascists” è il titolo del progetto discografico, oltre ad essere la famosa scritta che compariva sulla chitarra del folk-singer e poeta rivoluzionario americano; ma le citazioni si fermano qua, visto che i brani sono tutti originali, eccetto la traccia finale, l’immortale “This land is your land”, il cui noto tune è stato a lungo cantato dal pubblico, assieme alla band, nel galvanizzante finale di un set che ha infuocato gli animi!
Ma passiamo a mercoledì 26 ottobre. In una Cormòns agghindata a “Jazz&Wine of Peace”, con vetrine a tema, menu ad hoc e, soprattutto, vino&musica ad invadere ogni spazio cittadino in qualsiasi momento della giornata… m’incammino verso un Teatro Comunale, sold out da giorni, per il concerto del quartetto di Jan Garbarek, al sax soprano e tenore, uno dei vessilli dell’etichetta ECM, con Rainer Brüninghaus al pianoforte e tastiere, Yuri Daniel al basso e uno spettacolare Trilok Gurtu, maestro indiscusso delle tabla, alla batteria e percussioni.
Il concerto inizia con una intro molto evocativa del sibilo dei venti del nord, dalle atmosfere oniriche e suggestive, grazie anche al fondale montato sul palco che si colora di un azzurro vivo, dove Garbarek suona il soprano in un cristallo di riverberi e dove il piano e il basso tracciano linee che vanno a formare un disegno sonoro preciso.
Nel corso del concerto, il sassofonista norvegese userà molto il sax tenore ma ancor più spesso il soprano ricurvo. La voce dello strumento è sempre incisiva, tagliente, a volte metallica e stridente, un urlo che ricorda i suoni del ghiaccio quando s’incrina, un suono alto e nitido che si propaga lunghissimo nell’aria, che sembra di vetro. (altro…)

Heptachord, la chitarra di Alessandro Blanco, il sax soprano di Nicola Mogavero

HEPTACHORD
Heptachord (Alessandro Blanco | Nicola Mogavero)
5 tracce | 30.00 min.
Almendra Music (AM0017)
distr. digitale (iTunes, Spotify, Amazon, etc): The Orchard

Ancora una “strana coppia” per Almendra Music. Dopo il violoncello di Giovanni Sollima imbevuto di elettronica in Sonate di Terra e di Mare, dopo la felice anomalia fagotto-pianoforte tra jazz, classica e canzone di An Italian Tale, la factory siciliana pubblica il debutto di un inedito progetto artistico: Heptachord, con la chitarra di Alessandro Blanco e il sassofono soprano di Nicola Mogavero. Questo nuovo album conferma per Almendra il sostegno ad artisti che esplorano percorsi inconsueti, ritenuti difficilmente praticabili, come la composizione per chitarra e sax soprano. Heptachord nasce nel 2009 per volontà dei due solisti siciliani (messinese Blanco, palermitano Mogavero), desiderosi di condividere un nuovo repertorio per due strumenti poco o quasi mai ascoltati insieme, immaginando un progetto aperto anche sperimentazioni di tipo elettronico e strumenti amplificati. Tale singolarità ha fatto scaturire velocemente un ampio corpus di riscritture e “traduzioni” (dalle Six Melodies di John Cage all’area iberica e latino-americana con Assad, Gismonti, Bellinati, Piazzolla) ma soprattutto ha stimolato la curiosità di compositori che hanno deciso di comporre pagine originali per Heptachord, come Carlo Francesco Defranceschi, Victor Kioulaphides, Alessio Fabra, Dimitri Nicolau e Melo Mafali. Sono proprio questi ultimi due gli autori protagonisti del debutto del progetto di Blanco e Mogavero.

Alessandro Blanco ricorda: “Heptachord nasce da un’estrema sintonia umana tra noi due e da un’innata curiosità e ricerca del ‘nuovo’, a maggior ragione per la pressoché totale assenza di musica originale per questo insolito duo. L’oggettiva difficoltà di accostare una chitarra non amplificata al sax soprano, così presente dal punto di vista della pressione sonora, ha scoraggiato i compositori, ma come spesso è accaduto nella storia della musica, l’interprete può essere punto di partenza per nuove strade prima impraticabili. Iniziammo a testare trascrizioni varie, scoprendo che l’equilibrio era in realtà possibile: il chitarrista doveva avere un buon “forte”, il sassofonista un buon “piano”, oltre ai normali parametri utili a qualsiasi insieme da camera. Non ci volle molto per capire che Heptachord poteva partire”. Nicola Mogavero: “Gli equilibri su cui si regge Heptachord, in modo del tutto istintivo, non sono mai stati un problema su cui soffermarci. Ci siamo infatti incontrati e scelti proprio perché c’era un’affinità in tutti gli ambiti, primo tra tutti quello della performance: Alessandro è un chitarrista con una presenza sonora pari a pochi altri, io col sax provo semplicemente a non dargli troppo fastidio”. (altro…)

Relendo Villa Lobos: TrentinoInJazz 11 novembre 2016

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
Autumn Edition: 21 settembre – 11 dicembre 2016

Venerdì 11 novembre 2016
ore 20.30
Saletta rossa della Comunità di valle
Piazzetta Ceschi, 1
Borgo Valsugana (TN)

SONATA ISLANDS: RELENDO VILLA LOBOS
Una rilettura in bossanova del grande compositore brasiliano

Cristina Renzetti: voce
Emilio Galante: flauto
Michele Francesconi: pianoforte
Gabriele Zanchini: fisarmonica

ingresso libero (altro…)