Saxea al TrentinoInJazz domenica 27 novembre

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
Autumn Edition: 21 settembre – 11 dicembre 2016

Domenica 27 novembre 2016
ore 19.30
Circolo Operaio Santa Maria
Via Santa Maria, 22
Rovereto (TN)

SAXEA

Diego Mascherpa: sax soprano, alto, clarinetto
Gianni Virone: sax alto
Diego Borotti: sax tenore, soprano, EWI, loop station
Marco Tardito: sax baritono, clarinetto basso

ingresso gratuito (altro…)

“Luys i Luso” di Tigran Hamasyan. Poesia da un mondo lontano

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“Classica” o “concertistica” sarebbe la musica intesa come Pensiero, cristallizzato in quel sudario che prende il nome di Spartito, il quale rimane lettera morta finché un esecutore non decida di infondergli nuova vita. Il ‘nomos’ scritto viene abitualmente considerato superiore per via di un pregiudizio contratto nella notte dei tempi, sul quale non ci dilungheremo. Ma la stessa musica concertistica, nella propria storia, ha notoriamente e non di rado annesso a sé anche l’elemento improvvisativo, la creazione estemporanea, affidandola agli esecutori in una sorta di corpo mistico.
Questa coesistenza di forme alternative del racconto musicale fa tornare alla mente certe luminose parole di Italo Calvino a proposito dell’unione amorosa di Lettore e Lettrice uniti nello stesso letto : ”…reduci da universi separati, vi ritroverete fugacemente nel buio dove tutte le lontananze si cancellano, prima che sogni divergenti vi trascinino ancora tu da una parte e tu dall’altra…”
Il disco che propongo al vostro ascolto (ricordo che questa non è rubrica di recensioni, non sono critico musicale, ma di semplici consigli discografici), “Luys y Luso” ( significa “luce dalla luce”) di Tigran Hamasyan è un’esplorazione della musica sacra armena. Patrimonio di straordinaria bellezza qui riproposto per coro e pianoforte. Diverse orbite s’intersecano: il canto popolare, la scrittura, l’improvvisazione… Diremmo anche: la preghiera. (altro…)

Sonata Islands Trio al TrentinoInJazz 2016

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
Autumn Edition: 21 settembre – 11 dicembre 2016

Sabato 26 novembre 2016
ore 16.00
MART
Corso Angelo Bettini, 43
Rovereto (TN)

TALKING VOICES

Sonata Islands Trio:
Tiziano Popoli: tastiere
Emilio Galante: flauto
Luca Nostro: chitarra elettrica

ingresso gratuito (altro…)

I’m All Smiles: il nuovo disco di Laura Avanzolini

Giovedì 10 novembre è uscito in Italia e all’estero distribuito da Ird e nei migliori store digitali, “I’m All Smiles” della cantante Laura Avanzolini.

Prodotto dall’etichetta Dodicilune nella collana editoriale Koinè, il disco contiene otto standard, firmati tra gli altri da Arthur Altman, Herbert Martin, George e Ira Gershwin, Billy Strayhorn, Paul Quinichette, Thelonious Monk e Duke Ellington, eseguiti da Fabio Petretti (sax tenore) e Daniele Santimone (chitarra 7 corde).

«Per ogni musicista che si confronta con il jazz esiste una questione sempre aperta, vale a dire, come affrontare gli standard. Un terreno tanto esteso e accogliente che diventa però immediatamente infido per chi lo percorre dando per scontato il valore e il significato dei vari brani», sottolinea il critico e scrittore Fabio Ciminiera nelle note di copertina. (altro…)

Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Sonorità sudamericane allo Zingarò Jazz Club di Faenza con il Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet.

Mercoledì 23 novembre 2016. ore 22
ingresso libero

Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Latin Jazz Quartet
Paola Lorenzi. voce, percussioni
Pedro Mena Peraza. chitarra, percussioni
Stefano Travaglini. contrabbasso
featuring: Gendrickson Mena Diaz. tromba, flicorno, pianoforte

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub (altro…)

CHERYL PORTER: LA MIA MINA

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di Angelica Montagna – Quasi due ore di spettacolo, da tutto esaurito. Ed un nome: Cheryl. Basta questo per riconoscere la grandezza di un’ artista eclettica, versatile, una trasformer in piena regola. Cheryl Porter non ha mancato di stupire, emozionare, commuovere una platea di 900 persone giunte da tutta Italia. Una vocalità in grado di raggiungere le schiere celesti, pur non cimentandosi stavolta nello spirituals o nel gospel a lei più congegnali ma riuscendo ad interpretare magistralmente le canzoni di Mina e Mia Martini.
Una sfida importante: anche quella di cantare in una lingua che non le appartiene nonostante l’ artista nata a Chicago viva ormai da anni nella campagna vicentina dove ha messo su famiglia. Ed è proprio l’amore per Vicenza che l’ ha fatta esordire in palco, chiedendosi come fare per essere definitivamente “adottata” dalla città berica. Una serata che ha voluto essere un omaggio a tutte le donne, perché “capiscano il proprio valore, unite sotto i medesimi sentimenti tutti al femminile”. Anche di questo ha parlato Cheryl Porter dal palco, perché le sue non sono semplicemente performance canore ma veri e propri spettacoli dove stabilire un dialogo costante con il pubblico, arrivando a far alzare in piedi tutte le donne della platea e a farle ballare il twist con “Tintarella di Luna”. Autoironica “…noi donne siamo tutte forti, bellissime, di tutti i colori, di tutte le taglie…”, ha saputo regalare momenti di grande commozione anche grazie all’omaggio estemporaneo a Leonard Cohen recentemente scomparso ed interpretando una “Hallelujah” come pochi altri artisti. Di forte impatto emotivo “E penso a te”, da brivido “Almeno tu nell’Universo”. Del tutto originale “Grande grande grande” recitata nella prima parte e cantata in due lingue.
Insomma un’artista stupenda, Cheryl Porter, di quelle personalità che riescono a far dimenticare i minuti che passano e che con tanta generosità è in grado di riempire un intero teatro di energia contagiosa, positiva, facendoti tornare a casa con un bagaglio in più, eppure mai così leggero e piacevole. Ma la Cheryl Porter che ho raggiunto in camerino dopo le prove, soltanto un paio d’ ore prima dello spettacolo, mi era apparsa diversa. Priva di trucco, con una bandana in testa e tanta semplicità in mano. Particolarmente tesa (come lei mi dirà in seguito), perché è una bella sfida quella di interpretare due Donne così grandi. In realtà, mi renderò conto una volta seduta in platea, le grandi Donne sono state tre. Mi guarda con un’aria tenera che mai farebbe presagire ad un personaggio di spettacolo, grande catalizzatrice, oltre che artista dalle rare doti canore. L’ intervista ha inizio. (altro…)