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Lo Zingarò Club di Faenza ospita Relendo Villa Lobos: la musica brasiliana tra tradizione e rilettura jazzistica

Relendo Villa Lobos
Cristina Renzetti. voce, chitarra, percussioni
Michele Francesconi. pianoforte
Gabriele Zanchini. fisarmonica, arrangiamenti
Emilio Galante. flauto, ottavino
Davide Bernaro. percussioni

Mercoledì 22 Febbraio 2017. ore 22
ingresso libero

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub ; www.ristorantezingaro.com

Mercoledì 22 febbraio 2017, lo Zingarò Jazz Club presenta l'apertura della nuova edizione del festival Fiato al Brasile con il concerto Relendo Villa Lobos. La formazione – composta da Cristina Renzetti alla voce, chitarra e percussioni, Michele Francesconi al pianoforte, Gabriele Zanchini alla fisarmonica, Emilio Galante al flauto e all'ottavino e Davide Bernaro alle percussioni – rilegge in chiave moderna e jazzistica l'opera del compositore brasiliano Heitor Villa Lobos. Il concerto avrà inizio alle 22 con ingresso libero.

Relendo Villa Lobos è uno spettacolo musicale basato sulla rilettura in chiave moderna e jazzistica dell'opera del compositore brasiliano Heitor Villa Lobos, con riarrangiamenti delle composizioni del Maestro. Come scrive Antonio Carlos Jobim, Villa Lobos non ebbe vita facile nel Brasile degli anni Venti dove i programmi dei teatri ospitavano solo musica europea, in particolare l'Opera italiana, e non lasciavano spazio alla sua musica, così rivoluzionaria per l'epoca. Solo negli anni venti, venne riconosciuto il suo valore in patria e divenne il compositore nazionale maggiormente suonato dentro e fuori dal Brasile.

Relendo Villa Lobos si inserisce in questo viaggio a doppio senso tra Europa e Brasile: un rinnovato e moderno dialogo tra la musica colta e la musica popolare, caratteristica peculiare della sua produzione musicale. Il progetto musicale è nato da un'idea di Emilio Galante ed è stato coprodotto da Sonata Islands.

Il programma musicale ruota attorno alla rivisitazione personale delle Bachianas Brasileiras, un insieme di brani ispirati all'atmosfera musicale di Bach, considerato da Villa Lobos come la “sorgente folclorica universale”, intermediario di tutti i popoli. Nel repertorio, la formazione inserisce anche brani di Jobim, guarda allo choro di inizio secolo, il genere di musica strumentale che nasce a Rio de Janeiro a tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento e miscela le danze europee ai ritmi brasiliani, e alla musica popolare nordestina. Il programma si arricchisce infine di alcuni brani originali firmati dai musicisti del gruppo e ispirati liberamente alle melodie e alle armonie di Villa Lobos.

La stagione dello Zingarò Jazz Club è accompagnata dalla nuova installazione fotografica di Lorenzo Gaudenzi dedicata al jazz: gli scatti hanno anche una valenza ecologica, in quanto Gaudenzi ha utilizzato un particolare cartoncino riciclato sia per la stampa che per la confezione della mostra.

Lunedì 27 febbraio, lo Zingarò Jazz Club ospita il concerto finale della sesta edizione di Fiato al Brasile. L'appuntamento tradizionale con il mercoledì, invece, torna il primo marzo con la presentazione del libro “Conversazioni con Steve Lacy”, curata da Francesco Martinelli, e con il concerto del Tino Tracanna Double Cut, formazione composta da Tino Tracanna al sax soprano, al sax tenore e al sax baritono, Massimiliano Milesi al sax tenore e al sax soprano, Giulio Corini al contrabbasso e Filippo Sala alle percussioni.

Lo Zingarò Jazz Club è a Faenza in Via Campidori, 11.

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