Pino Minafra e la banda di Ruvo di Puglia al Teatro “La Seine Musicale” di Parigi

Vorrei iniziare questo 2018 condividendo con i lettori di “A proposito di jazz” una bellissima notizia: la banda di Ruvo di Puglia diretta da Pino Minafra insieme al figlio Livio e (nella parte classica e tradizionale) a Michele Di Puppo, suonerà domenica prossima – 14 gennaio – in quel di Parigi, al Teatro “La Seine Musicale”, per concludere la rassegna “Ilot la France et l’Italie”.

Più volte, in questo stesso spazio, ho avuto modo di sottolineare l’importanza della bande di paese, non solo come fucina di nuovi talenti, ma anche – e forse soprattutto – come elemento di conservazione dell’identità di una comunità, di un luogo… per non parlare di quanto le bande siano state importanti per la nascita e lo sviluppo del jazz.  In questo ambito oramai da molti anni un ruolo di primissimo piano è ricoperto dal musicista pugliese Pino Minafra che ha cercato in ogni modo di portare all’attenzione degli appassionati e delle pubbliche autorità l’importanza della banda. Di qui il progetto “La Banda” che nasce nel 1993 proprio per cercare di salvare dall’oblio una grande tradizione musicale tipica del Sud Italia che ha prodotto un suono originale e unico al mondo. L’intento del compositore e trombettista ruvese è stato da un canto quello di documentare su supporto sonoro la tradizione musicale classica della banda – arie d’opera, marce sinfoniche e musiche della settimana santa – dall’altro quello di proiettare la banda nel suono contemporaneo, facendola confrontare con i linguaggi musicali più innovativi grazie alla presenza di compositori e solisti di valore internazionale. Il percorso trasversale fra “Tradizione e Innovazione”  fatto dalla Banda di Ruvo di Puglia, ospite dei più importanti festival europei di jazz, musica classica e contemporanea – Londra (Queen Elisabeth Hall), Parigi, Donaueschingen, Monaco di Baviera, Saalfelden, Graz, Les Mans, Lille, Huddersfield, Kendal, Brighton, Basingstoke, Munster, Berlino e altri – ha pienamente dimostrato l’attualità e la freschezza di questo suono caldo, vivo e generoso, ancora tutto da esplorare oltre che proteggere.

Nel 2012, un grandissimo musicista e compositore come David Byrne, fondatore dello storico gruppo Talkin’ Heads, dichiarò di essere stato ispirato, per la realizzazione del disco Love This Giant con la cantante St. Vincent, proprio dal suono della banda, e in particolare dall’ascolto di un disco di «una banda che suonava su una facciata musica operistica e sull’altra jazz e musica di Nino Rota», verosimilmente corrispondente alla Banda di Ruvo di Puglia diretta da Pino Minafra e al doppio “Traditional Italian Banda / Banda And Jazz” (Enja, 1997). Insomma un’iniziativa meritevole e non a caso l’Unesco ha riconosciuto il fenomeno delle Bande al Sud Italia come Patrimonio Immateriale Mondiale dell’Umanità.

A conferma del tutto il concerto di cui in apertura. In scaletta convivranno la Sivigliana di Adolfo Di Zenzo, celebri arie di Giuseppe Verdi, Georges Bizet, Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi, alcune colonne sonore di Nino Rota e il brano originale Pinocchio firmato da Livio Minafra.

La Banda è attualmente composta da Vincenzo Mastropirro, Francesco Di Puppo (flauto), Dominga Damato (oboe), Angelo Giodice (clarinetto piccolo), Giambattista Ciliberti, Leonardo Cattedra, Vito Di Cintio, Gianluigi Caldarola, Giuseppe De Michele, Rocco Di Rella, Vincenzo Di Puppo, Giuseppe Dicorato (clarinetto), Nicola Puntillo (clarinetto basso), Massimo Cianciaruso (sax soprano), Paolo Debenedetto (sax alto), Francesco Loiacono (sax tenore), Michele Marzella (sax baritono), Simone Lovino, Vito Vernì, Vito Lamanna (corno), Vito Francesco Mitoli, Luciano Palmitessa, Pino Minafra (tromba), Luciano Pischetola, Biagio De Michino (trombone), Emanuele Maggiore, Vincenzo Bucci (flicornino), Antonio Cicerone (flicorno soprano), Salvatore Barile (flicorno tenore), Nicola Valenzano (flicorno baritono), Giuseppe Scarati, Pasquale Di Muro, Sebastiano Lamorte, Michele Cantatore (tuba), Vincenzo Mazzone, Giuseppe Tria, Simone Salvatorelli e Tommaso Summo (percussioni), Livio Minafra (fisarmonica).